Il settore sanitario è sottoposto alla creazione di nuovi modelli di servizio orientati al benessere e alla prevenzione della salute, abilitati dalla convergenza dei diversi protagonisti in gioco e con la digital transformation al centro dei processi. Tutti temi che saranno al centro del Digital Health Summit, con il coinvolgimento delle aziende che in quest’ambito giocano un ruolo strategico.
Ne parliamo con Lorenzo Montermini, Direttore Strategies, Corporate Communication & Marketing Gruppo GPI che spiega come il perimetro dei processi da digitalizzare si stia oggi progressivamente estendendo dall’ospedale al territorio, in un confine non facilmente tracciabile che richiede competenze tecnologiche e di servizio, che GPI può mettere al servizio del settore con un’offerta ampliata.

Dal vostro osservatorio privilegiato quali sono le evoluzioni in ambito sanità digitale?

Lorenzo Montermini, Direttore Strategies, Corporate Communication & Marketing Gruppo GPI
Lorenzo Montermini, Direttore Strategies, Corporate Communication & Marketing Gruppo GPI

Il mercato della sanità digitale in Italia sta vivendo una fase di graduale, ma rilevante trasformazione. Tale evoluzione non è trainata da nuovi paradigmi tecnologici come si potrebbe pensare (cloud/mobie, AI, blockchain, 3D printing,…), ma da una radicale ridefinizione del perimetro dei buyers.  In meno di un decennio si è passati dalle ULSS alle Aziende Provinciali ed ora alle Centrali di Acquisto Regionali se non ai Contratti Quadro CONSIP.  Il mercato è quindi caratterizzato da una progressiva concentrazione della domanda e – conseguentemente – dell’offerta. E questo non solamente nell’ambito pubblico, ma anche privato con la costituzione di Gruppi imprenditoriali in ambito clinico-sanitario sempre più rilevanti e distribuiti territorialmente. Tale trasformazione del contesto di mercato sta determinando una crescente richiesta non più di prodotti, ma di soluzioni digitali fondate su diffuse competenze di system integration. Il perimetro dei processi da digitalizzare si sta progressivamente estendendo dall’ospedale al territorio, dalla gestione dell’acuzia alla gestione della cronicità ed alla prevenzione/promozione della salute. Un confine molto fluido e non facilmente tracciabile che richiede – per poter essere affrontato – competenze in ambito tecnologico e di servizio che possono essere fornite da un numero sempre più ristretto di player tra i quali si colloca certamente GPI.

Come supportate le diverse realtà della sanità, con quale offering e servizi? Quali sono i vostri punti di forza e la vision per i prossimi anni?

GPI nel corso dell’ultimo decennio ha costantemente ampliato la propria offerta di prodotti e servizi per il mercato della Sanità. Tale percorso è stato condotto attraverso costanti investimenti in R&D ed attraverso mirate acquisizioni in ambito nazionale ed internazionale. L’offerta del Gruppo in ambito healthcare si articola nelle seguenti linee strategiche di business:

  • Sistemi Informativi (Area Amministrativa, HR, Ospedaliera, Territoriale, Prevenzione, Socio-Sanitario, Trasfusionale);
  • Servizi di Business Process Outsourcing (CUP, Sportelli Amministrativi, Segreteria, ). In questo segmento GPI è leader in Italia con oltre 26 milioni di contatti gestiti all’anno;
  • Automazione in Ambito Farmaceutico (Ospedali e Farmacie del Territorio);
  • Servizi Professionali ICT (Desktop Managament, Servizi Sistemistici);
  • Servizi Socio-Sanitari attraverso il netowrok di poliambulatori Policura;
  • Sistemi di pagamento

Con oltre 4.500 dipendenti, 30 sedi e più di 300 cantieri attivi in Italia ed una presenza sul mercato healthcare di 30 anni GPI si propone come partner dei provider socio-sanitari supportando la digital-transformation e l’efficientamento dei processi di business per garantire al cittadino-paziente servizi innovativi, di qualità e universalmente accessibili.

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