Il parterre è quello delle grandi inaugurazioni, con pubblico e privato che ufficializzano la nascita di un’alleanza e tagliano il nastro. E così anche a Milano, apre le porte il nuovo hub di Huawei alla presenza di Abraham Liu, vice presidente di Huawei Europa e Thomas Miao, Ceo d Huawei Italia, accanto alle istituzioni lombarde e nazionali (Giuseppe Sala, sindaco del capoluogo lombardo e Alan Cristian Rizzi, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia).

Un momento in cui l’impegno nel mostrare le soluzioni integrate nelle quattro aree di competenza di Huawei   infrastrutture di rete, IT, dispositivi intelligenti e servizi cloud – si concretizza in una nuova sede, al Lorenteggio Village (parte del Vodafone Village), definita dal management “un vero e proprio smart office e un Innovation, Experience and Competence Center (Iecc), per conoscere e sperimentare le soluzioni più avanzate per la digitalizzazione del settore pubblico e privato” .

Da sinistra: Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia - Giuseppe Sala, sindaco di Milano - Thomas Miao, Ceo di Huawei Italia
Da sinistra: Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia – Giuseppe Sala, sindaco di Milano – Thomas Miao, Ceo di Huawei Italia

Collaborazione su più fronti

E’ Abraham Liu, vice presidente di Huawei Europa, a ribadire la posizione dell’azienda, in un momento in cui Huawei si trova a difendersi dalle prese di posizione di Trump che hanno ripercussioni a livello mondiale. “Negli ultimi 18 anni, Huawei e l’Europa sono cresciuti insieme – precisa -. L’Europa è ora il nostro più grande mercato al di fuori della Cina: nell’ultimo decennio Huawei ha fornito prodotti e servizi nel Vecchio Continente per circa 40 miliardi di dollari, creando posti di lavoro per decine di migliaia di persone. Inoltre, in Europa sono stati creati 23 istituti di ricerca e sviluppo, con un investimento di oltre 1 miliardo di dollari e abbiamo realizzato OpenLabs per potenziare gli ecosistemi in cui operiamo con un investimento nei prossimi tr anni di ulteriori 50 milioni di dollari negli OpenLabs europei”.

In Italia l’azienda impiega oltre 800 persone, con “la volontà di continuare a contribuire alla digitalizzazione del Paese” incalza Miao, Ceo italiano. “Per questa ragione il nostro Iecc è un elemento simbolo della collaborazione con tutto l’ecosistema, all’insegna dell’apertura e della trasparenza”.

Un ecosistema che guarda ai partner, alle aziende alle università. “Siamo oggi uno dei maggiori investitori esteri in Italia – continua il Ceo – e a Milano, in particolare, abbiamo aperto il nostro primo ufficio nel 2004, con una decina di dipendenti, e oggi con la partecipazione al trial 5G, contribuiamo al percorso verso una smart city all’avanguardia, ben oltre i confini nazionali”.  In quindici anni nel nostro Paese, Huawei ha avviato collaborazioni con i diversi operatori di tlc e laboratori propri: nel 2008 il centro di competenza di ricerca e sviluppo dedicato alle tecnologie microwave e alle alte frequenze (nel 2011 con valenza europea), nel 2016 il Joint Innovation Center dedicato alle smart city (in collaborazione con la Regione Sardegna), nel 2019 l’hub di Milano al quale seguirà un secondo centro globale di ricerca e sviluppo dedicato al design nel corso dell’anno.

“Ringrazio Huawei per questo atto di fiducia su Milano – precisa il sindaco Giuseppe Salacittà che raccoglie il 30% degli investimenti stranieri nel nostro Paese. L’evoluzione della nostra società e il cambiamento del vivere sociale sono testimoni della crescita della città. C’è oggi una grande disponibilità degli strumenti digitali per i cittadini che permettono di valorizzare il nostro tempo, e minimizzare le inefficienze, in un percorso di semplificazione del rapporto tra PA e cittadini. Nella competizione tra Usa e Cina l’Europa deve essere il terzo elemento che valorizza la collaborazione, impostando politiche comunitarie laddove possibile”.

Inaugurazione nuovi uffici Huawei a Milano
Inaugurazione nuovi uffici Huawei a Milano

Tecnologie in vista nell’Iecc

Non c’è dubbio che il 5G rivesta un ruolo importante all’interno del nuovo Innovation, Experience and Competence Center con la possibilità di vedere le trial 5G di Milano, Bari e Matera ma di impatto anche le aree dedicate alle tecnologie per le smart city: le aree Intelligent Operation Center, Smart transportation o Smart grid mostrano esempi di gestione in tempo reale del traffico, il monitoraggio climatico-ambientale, l’ottimizzazione dei trasporti e dei parcheggi, la raccolta intelligente dei rifiuti, la gestione smart dell’energia che si traducano in qualità di vita e migliore gestione delle risorse pubbliche.

L’attenzione agli aspetti smart si ritrova anche nel design degli uffici improntati al concetto di smart office con arredi di design trasformabili ed essenziali, con attenzione specifica sia alle postazioni di lavoro sia alle zone di ristoro e di socialità. Progettati dalla società Progetto CMR, i nuovi uffici confermano attenzione alle certificazione Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) e ai temi di  sostenibilità degli edifici, risparmio energetico (pari a circa il 25% grazie all’utilizzo della luce naturale), qualità dell’ambiente di lavoro, comfort visivo e acustico.

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