“L’Italia ha una sua agenda digitale innovativa e Cisco è un partner di fiducia per il Paese. Siamo pronti con iniziative che migliorino la qualità della vita, creino lavoro, stimolino la crescita economica e affrontino problemi di natura sociale, come quello delle persone senza dimora”, così Chuck Robbins, Ceo e chairman di Cisco, conferma il suo impegno a supporto della digitalizzazione del Paese, in occasione dell’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

Iniziative e progetti si innestano nel piano di investimenti Digitaliani avviato già nel 2016. Cisco ora annuncia l’apertura a Milano di un Centro di Eccellenza e Co-Innovazione dedicato alla cybersecurity e alla privacy che sarà inserito nella rete mondiale degli Innovation Center. Nel centro, l’azienda collaborerà con clienti, partner di settore, startup, sviluppatori, enti pubblici e con la comunità accademica per risolvere problematiche di business e sociali. 

Chuck Robbins, Ceo di Cisco
Chuck Robbins, Ceo di Cisco

Il centro, attivo dal 2020, si focalizzerà su temi come la sicurezza in ambito supply chain, IoT, reti e utility (quindi smart grid e 5G), oltre che sui servizi pubblici digitali. E connetterà il mondo delle aziende con Cisco DevNet, la piattaforma che conta oltre 500mila sviluppatori.

L’azienda americana inoltre è tra le sostenitrici della Laurea Magistrale in Cyber Risk cui contribuisce con diverse borse di studio, per formare figure professionali altamente specializzate di cui le imprese hanno bisogno. 

Nella visione Cisco, la tecnologia è uno strumento con cui promuovere l’inclusione. Questo assunto fa parte della filosofia di responsabilità sociale d’impresa dell’azienda ed è per questo che Cisco promuove dal 2000 la creazione di Cisco Networking Academy negli istituti detentivi italiani, per offrire ai detenuti le competenze che il mondo del lavoro richiede, in ottica di reinserimento sociale. Durante la visita di Robbins annunciata anche la nuova Academy che sarà attivata a breve presso la sezione femminile del Carcere di Bollate.

L’attenzione per la crescita delle competenze digitali del Paese prevede infine anche la formazione nei prossimi tre anni di 200mila persone. Nei primi tre anni di Digitaliani, Cisco si è concentrata sul mondo della scuola. Oggi è prioritario sostenere anche il processo di riqualificazione di chi è già attivo nel mondo del lavoro, o di chi sta cercando un lavoro, facendo leva sui contenuti e sui percorsi del Programma Cisco Networking Academy.

Intanto da aprile è attiva una piattaforma online per il reskilling rivolta in particolare a Pmi e professionisti, e l’impegno su questi temi si estende anche alla relazione con i clienti. Parliamo, per esempio, del protocollo di intesa che Cisco ha siglato con Snam.

Riguarda lo studio di soluzioni IoT per digitalizzare la gestione della rete nazionale del gas con i relativi impatti sul territorio legati ai nuovi possibili servizi di economia circolare. Insieme le aziende promuoveranno percorsi di rafforzamento delle competenze digitali e generali rivolti sia al mondo dei professionisti sia alle scuole.

Cisco ha annunciato anche la donazione di un milioni di dollari e la fornitura di tecnologie utili alla Comunità di Sant’Egidio e alla Federazione Italiana degli Organismi per Persone Senza Dimora con cui la Comunità lavorerà per dare alloggio alle persone senza dimora a Roma, introducendo l’approccio Housing First

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