Una quarantennale attività dedicata alla produzione di pompe a pistoni professionali nell’oleodinamica fanno di Interpump una realtà di primo piano nel proprio settore e in costante crescita.
L’incremento di fatturato e dipendenti e la conseguente strategia di espansione sui mercati internazionali portano l’azienda ad acquisire lo scorso anno le attività di GS‐Hydro, gruppo finlandese operativo a livello globale nella progettazione e realizzazione di sistemi piping nei settori industriale, navale e offshore.
Una strategia di ampliamento del business che spinge Interpump a consolidare in un’unica struttura i data center di GS‐Hydro presenti in Finlandia e Giappone. Decisione che si inserisce in un’ottica di semplificazione dell’infrastruttura IT del gruppo, ma mirata contestualmente ad ottenere l’aumento delle performance e la riduzione dei costi di esercizio.
Puntando verso questi obiettivi, Interpump si affida ad una partnership strategica: il connubio tra la consulenza di Skybackbone Engenio e la tecnologia OVH in un progetto associato alla migrazione del cliente verso tecnologie VMware.
3 datacenter e 12 filiali da consolidare
Una sfida complessa, poiché i tre data center da consolidare gestiscono le operazioni IT di dodici filiali tra Europa, Usa, America Latina e Asia. Ma che si rivela efficace e capace di rispondere ai requisiti del gruppo di Reggio Emilia con impatti minimi sull’operatività dell’azienda.
“L’obiettivo che ci si poneva era duplice – spiega Giuseppe Nale, Cto di Skybackbone Engenio -; rispettare gli obiettivi con un orizzonte temporale molto ridotto e garantire la minima invasività possibile, trovando la modalità migliore per connettersi all’infrastruttura preesistente. Semplicità ed efficienza sono stati i due capisaldi che ci hanno permesso di dar vita a un progetto che ha fatto fronte a tutte le esigenze del cliente”.
OVH provider Cloud
Le performance del backbone mondiale di interconnessione di cui dispone OVH e la relativa offerta di cloud dedicato determinano la scelta di Interpump rispetto ai competitor.
La possibilità di scegliere le risorse hardware e sapere in ogni momento dove reperire i dati, cosi come la compliance alla normativa GDPR e la flessibilità nell’uso di tecnologia VMware, sono gli elementi più apprezzati da Interpump.
Dopo una valutazione delle applicazioni implementate e la selezione tra quelle da migrare e quelle da rimuovere, OVH interviene con la fornitura della propria tecnologia software defined SSDC vSan 512, che include la piattaforma di virtualizzazione vSphere 6.5 di VMware, 2 Datastore da 1,2 TB e 4000 vLan.
“Aver portato a termine questo progetto per un player come Interpump Group ci ripaga dell’impegno – commenta Dionigi Faccenda, sales manager EMEA, LatAm e Nord America di OVH -. La perfetta sinergia tra il nostro cloud dedicato, la tecnologia VMware e il design di progetto a cura di Skybackbone Engenio ha consentito al cliente di ottenere il consolidamento dei propri Datacenter in tempi rapidi e con un impatto minimo sull’operatività del gruppo, conseguendo al contempo un rilevante incremento delle performance del sistema. Il tutto a fronte di una riduzione dei costi complessivi”.
“La proficua collaborazione con Skybackbone Engenio e OVH ci ha consentito di consolidare l’infrastruttura in un nuovo datacenter e conseguentemente dismettere i tre precedentemente utilizzati. Il tutto è stato realizzato con fermi di servizio attuati durante i fine settimana, minimizzando in tal modo l’impatto per gli utenti. Inoltre, le performance complessive sono migliorate a fronte di una ottimizzazione dei costi di gestione”, dichiara Maurizio Montanari, ICT manager di Interpump Group.
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