E’ un quadro positivo quello che emerge dalla ricerca Sme Pulse condotta da American Express su circa 3.000 Pmi europee (12 i Paesi coinvolti). Se il presente è infatti caratterizzato da instabilità economica e politica, principale incognita per crescere, lo studio registra però anche il clima di ottimismo per il prossimo anno. 

I numeri relativi alle Pmi italiane dicono che da una crescita del fatturato per il 65% delle Pmi tra lo 0,1% e il 2% nello scorso esercizio si stima per il 2020 un incremento dei ricavi tra il 2 e il 5% (per il 69% delle aziende campione). Positiva anche la previsione in merito agli utili netti, per il 55% fino al 2% del fatturato, e con miglioramenti nei prossimi tre anni sul margine netto di profitto tra il 2 e il 5% del fatturato per il 58% delle Pmi analizzate.

American Express individua sempre nell’instabilità politica e normativa (70%), in quella economica del mercato locale (69%) e nei rischi legati al costo del debito (44%) le incognite più pericolose al raggiungimento dei risultati previsionali. Allo stesso tempo riconosce le Pmi come il vero cuore pulsante del sistema produttivo nazionale, con la capacità di sapersi confrontare con i fattori di incertezza e di reagire in uno scenario sempre più frammentato.

Il report evidenzia inoltre come le imprese abbiano idee chiare su come realizzare i  progetti, ponendo come base l’applicazione di nuove tecnologie, per confrontarsi a livello globale e la convinzione che sia necessario sviluppare prodotti e servizi innovativi ma anche “reinventarsi il modo di lavorare” delineando nuovi modelli di business. E le Pmi riconoscono l’importanza di rispondere tempestivamente alle esigenze di mercato e che questo sia possibile cambiando internamente, anche tra il personale la mentalità attuale e attirando nuovi talenti.

Davide Grassani, Sales Director Sme Global Commercial Services Italia, American Express
Davide Grassani, Sales Director Sme Global Commercial Services Italia, American Express

Non deve stupire più di tanto quindi che le previsioni emerse dal questionario proposto da American Express, risultino “affidabili e ottimistiche” anche per il contesto imprenditoriale. Addirittura l’81% delle imprese prevede un aumento della produttività entro il 5% e più della metà di queste (51%) considera in ogni caso la situazione economica, globale e domestica, positivamente. Solo il 4% esprime un giudizio negativo sulla produttività.

Tasse, normativa complessa e crescita dei costi saranno invece i principali ostacoli esogeni all’impresa che potrebbero frenare il raggiungimento dei risultati sperati.
In ogni caso la crescita avrà bisogno di finanziamenti e tra le diverse soluzioni l’89% delle aziende continua a prediligere il circolante, solo il 65% i prestiti bancari e il 58% quelli su garanzia con un trend invariato anche nei prossimi tre anni.

Questo è da leggere in relazione anche all’indice di gradimento elevato riguardo le attuali opzioni offerte dal mercato finanziario. I processi decisionali sulle future opzioni saranno influenzati dalla propensione per le possibilità di rimborso flessibile (per il 53%), basse commissioni (45%) e dalla semplicità di accesso.

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