Da una parte i dati sull’utilizzo del cloud computing confermano il consolidamento dei trend per cui il cloud si propone come abilitatore digitale irrinunciabile nei processi di trasformazione digitale, allo stesso tempo le aziende esprimono come solo l’utilizzo di più piattaforme cloud, scelte tra quelle proposte da diversi fornitori, e una corretta gestione dei workloaddal cloud, al data center all’edge – siano fondamentali per fare bene e spremere appieno il valore di questa architettura. Anche se questo innalza il livello di complessità operativa. Lo dice anche l’ultima survey di EquinixTech Trends and Strategies, che analizza le prospettive dei responsabili IT per quanto riguarda le più importanti tendenze tecnologiche.

Equinix Tech Trends, i numeri

Rispondono allo studio quasi 2.500 responsabili IT da 23 Paesi nel mondo. La ricerca si è conclusa, l’estate scorsa, ben prima dell’arrivo di Covid-19 ma ben documenta già le esigenze di efficienti interconnessioni tra i cloud e i DC, e le relative difficoltà. L’approccio multicloud, desiderato, tuttavia è già una realtà solo per due aziende su dieci, ed in Italia questa proporzione si riduce ancora sensibilmente (14%). Entriamo nei dettagli. 

Cloud Deployment - Lo stato attuale
Cloud Deployment – Lo stato attuale

Prioritario risulta per circa il 50% degli intervistati lo spostamento dell’infrastruttura verso il digital edge, dove avvengono di fatto i reali interscambi tra gli ecosistemi digitali ed aziendali del territorio. Il cloud si conferma, in ogni caso, scelta inevitabile per un numero sempre maggiore di workload – il 71% del campione vorrebbe trasferirvi un numero maggiore di funzioni IT – ed in questo senso i due terzi degli intervistati prevedono di farlo già nei prossimi 12 mesi. Anche l’Italia in questo caso si trova allineata, con una percentuale addirittura superiore (79%) di responsabili IT pronti a spostare sempre più workload in cloud (siano essi relativi all’utilizzo dei database, il 62%, o agli strumenti di produttività, il 50%), mentre al momento è in cloud solo il 42% dell’infrastruttura.

 

Cloud deployment - Le intenzioni per il futuro
Cloud deployment – Le intenzioni per il futuro

Proprio perché nessuna proposizione sulla nuvola è ritenuta best of breed si arriva al dato più importante, e cioè la tendenza ad orientarsi verso un approccio multicloud. Vale per il 45% dei responsabili IT che afferma che la propria strategia tecnologica prevede questo approccio per il futuro. Si parla ancora più che altro di strategia perché invece l’adozione del multicloud è solo agli inizi: meno di 2 responsabili IT su dieci contano già sviluppi su più cloud. Più diffuso invece (34%), già nella realtà, l’approccio ibrido, cioè l’utilizzo di una combinazione di uno o più fornitori di cloud pubblici con la propria piattaforma di cloud privato o l’infrastruttura on-premise.

Emmanuel Becker, managing director Equinix Italia
Emmanuel Becker, managing director Equinix Italia

Propone una lettura specifica dei numeri Emmanuel Becker, managing director Italia di Equinix: Quello che emerge da questa indagine, è che c’è ancora un divario significativo tra le ambizioni delle aziende e l’implementazione dell’adozione del cloud e in questo momento di crisi, innescato dal Covid-19, le aziende italiane avranno sempre più bisogno di accelerare i propri servizi digitali, e quindi le infrastrutture]…[“.

Quello dello scenario multicloud futuro resta un tema complesso perché l’effettiva interoperabilità delle applicazioni su diversi cloud e lo spostamento trasparente dei workload, rappresentano task per nulla semplici, le possibilità offerte sono al riguardo in continua evoluzione. Riusciamo a pensare alla maturità del comparto in questo momento solo nei prossimi 2/3 anni. 

Equinix opera a più livelli per agevolare questo shift: ha appena acquisito Packet, che opera nell’ambito dell’automazione bare metal, ed ovviamente propone la sua piattaforma di connettività cloud Equinix Exchange Fabric (Ecx Fabric) a supporto delle strategie multicloud aziendali ibride. Ecx permette di collegare le infrastrutture distribuite e gli ecosistemi digitali a livello globale; il servizio consente alle aziende di bypassare la rete internet pubblica e di passare al digital edge, evitando inutili rischi legati alla cybersicurezza.
In proposito, il 49% dei responsabili IT intervistati a livello globale ritiene che i rischi percepiti per la sicurezza informatica legati all’adozione del cloud siano una minaccia considerevole per la propria attività.

Questo dato sale al 56% in Italia, con l’83% dei responsabili IT che indica il miglioramento della sicurezza informatica della propria organizzazione come una priorità chiave della propria strategia tecnologica.
E sappiamo quanto la complessità mal si coniuga con la cybersecurity. L’obiettivo è quindi di semplificare la complessità dell’IT ibrido; eliminando sulla rete i problemi di agilità e scalabilità il vendor lavora per assicurare interconnessione integrata tra le risorse in cloud, nei data center e fino all’edge.

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