Il blocco delle attività e le limitazioni agli spostamenti imposti dalla pandemia producono un doppio shock di domanda e offerta con effetti dirompenti sull’economia, ridisegnando il panorama di molti settori di mercato. Le conseguenze sono gravi soprattutto per l’industria, che risente della cancellazione di ordini dal mercato interno ed estero, e per molte attività del terziario come il turismo, i trasporti, le attività ricettive e la ristorazione.
A non essere minimamente intaccato dall’emergenza è invece il mondo dell’e-commerce che, al contrario, nell’anno che ci siamo lasciati alle spalle registra un boom delle vendite, beneficiando dell’improvviso afflusso online di nuovi utenti, con volumi di transazioni aumentati in modo consistente e spesso persino in difficoltà nel gestire l’impennata della domanda. Le restrizioni sociali e la necessità di distanziamento spingono infatti i consumatori ad individuare nuove modalità di acquisto a vantaggio delle piattaforme di commercio elettronico, accelerando una tendenza già in atto tra i consumatori negli ultimi anni e destinata a rafforzarsi ulteriormente nel tempo.
Online, Amazon guida i 25 top vendor
A beneficiare di questo trend sono naturalmente i colossi dell’e-commerce, che vedono crescere costantemente il loro business a livello globale. Lo confermano i dati presentati da TradingPlatforms.com, che stila la classifica dei primi 25 rivenditori globali del 2020.
Al primo posto, Amazon chiude l’anno con una capitalizzazione di mercato di 1.634,2 miliardi di dollari, consolidando la propria posizione di leader nella vendita al dettaglio a livello globale.
Il gigante del web è cresciuto enormemente nel 2020 come risultato diretto della pandemia. La capitalizzazione di mercato di Amazon ha infatti registrato una crescita del 78,4% su base annua dal 2019-2020, rallentando poi la crescita ad un 3,6% dal terzo trimestre del 2020 al quarto trimestre del 2020.
La seconda più alta capitalizzazione di mercato appartiene all’altro colosso dell’e-commerce, Alibaba, seppure con un risultato che si distanzia molto dalla prima posizione, pari ad un valore di capitalizzazione di 629,7 miliardi di dollari. Sul trend del gruppo Alibaba hanno influito in parte le vicende politiche e i conflitti con le autorità cinesi, controversie che hanno coinvolto l’azienda e il suo fondatore Jack Ma. Anche in relazione a ciò, il gruppo ha registrato un calo della crescita del 20,8% su base trimestrale rispetto al terzo trimestre del 2020. Nel complesso, Alibaba registra comunque una crescita del 10,6% su base annua dal 2019 al 2020.
Nella classifica dei 25 top retailer, a seguire, si trovano aziende del calibro di Walmart (al terzo posto), ma anche Nike (al quinto posto) che continua ad investire in partnership forti e distintive con diversi retailer e piattaforme per servire al meglio i consumatori a livello globale. La profonda evoluzione del commercio e lo spostamento online dei processi apre infatti nuovi spazi di business e le aziende intensificano gli sforzi per sviluppare le proprie capacità di vendita digitali. A seguire, ancora, Lowe’s, Fast Retailing, Target e Dollar General . Tutte aziende che registrano una crescita di oltre il 20% su base annua della capitalizzazione di mercato.
Il rivenditore brasiliano Magazine Luiza è l’unica new entry nella lista dei 25 migliori rivenditori globali oltre a ebay, che registra una forte crescita della capitalizzazione di mercato per il 2020, pari al 60,2%. Una performance dovuta anche in questo caso al miglioramento e al rafforzamento delle offerte online da parte del rivenditore omnicanale.
Guardando al settore nel complesso, va evidenziato come il 77% della capitalizzazione di mercato combinata dei primi 25 rivenditori globali provenga dall’online. L’ennesima conferma dell’effetto diretto dei problemi legati al Covid-19 e ai blocchi dei mercati in tutto il mondo, quando la vendita al dettaglio digitale è diventata parte integrante della nuova normalità.
Da segnalare infine come su questi trend influisca anche il capacità di attrarre investimenti. Lo sottolinea Keshav Kumar Jha, business fundamentals analyst di GlobalData: “La capacità di queste società di capitalizzare la loro forza di distribuzione e di offrire un servizio ininterrotto e tempestivo durante la pandemia le ha anche aiutate a conquistare la fiducia degli investitori”.
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