Opentext World Europe 2021 in questi giorni ha riunito online gli esperti di tecnologia dell’informazione. L’evento europeo cade in un momento cruciale per le aziende. In relazione all’emergenza, rispetto anche solo ad alcuni mesi fa, esse oggi sono molto più consapevoli di come la possibilità di individuare nuove occasioni di business e di riuscire a rendere profittevoli i progetti di trasformazione digitale dipendano dalla capacità di approdare ad un modello di “intelligent” and connected enterprise”, di digitalizzare processi e supply chain e riuscire a dare valore alle informazioni sfruttando analytics e AI.

E’ l’ambito operativo di Opentext che propone gli strumenti necessari per prendere decisioni di business “informate“, grazie alla possibilità di acquisire, gestire e proteggere le informazioni on-premise come in cloud. Da qui l’offerta di soluzioni di business networking; tool di analisi dei dati, i servizi professionali di consulenza e training per l’implementazione e l’integrazione delle soluzioni offerte direttamente presso i clienti, sui loro sistemi e – alla luce proprio degli annunci di questi giorni – nuovi servizi per consentire alle aziende di sfruttare i vantaggi della proposizione Opentext su qualsiasi cloud.

Una proposizione, quella specifica di Opentext in ambito Ecm (Enterprise Content Management), collocata da Gartner nel quadrante in alto a destra nell’ambito delle Content Services Platform 2020 per il 17esimo anno consecutivo, proprio in relazione alla capacità di innestare tecnologie di content management integrate con le applicazioni di business per migliorare la gestione dei record di dati e favorire l’automazione dei processi, con privacy e sicurezza come criteri primi di riferimento. Sono anche i temi toccati nella nostra chiacchierata a ruota libera con Muhi Majzoub, Evp e chief product officer di Opentext.

Muhi Majzoub, Evp e chief product officer di Opentext
Muhi Majzoub, Evp e chief product officer di Opentext

L’azienda oggi opera con quattro business unit principali: content management, digital experience, digital supply chain e cybersecurity. In particolare – esordisce Majzoubper quanto riguarda la proposta cloud, questa struttura si riverbera in cinque pilastri propositivi: Content Services, Business Network (cloud platform per la connessione e la gesitone di tutti i dati dalla supply chain al messaging), Security & Protection (anche dell’endpoint), Digital Experience, ed infine Developer Cloud per consentire ai clienti di estendere le potenzialità delle soluzioni e personalizzarne l’utilizzo secondo le proprie esigenze”. Un portfolio arricchito nel tempo attraverso una serie importante di acquisizioni, soprattutto negli ultimi anni, “a supporto del viaggio per approdare ad un’effettiva gestione completa delle informazioni” possibile anche nel contesto di lavoro ibrido attuale.

Opentext, due mesi dopo il passaggio al lavoro da remoto, ha deciso di chiudere gli uffici, ha scelto un modello di lavoro ibrido e si è impegnata per aumentare la flessibilità e soddisfare la crescente domanda di soluzioni da parte delle aziende “a supporto di uno scenario in cui le organizzazioni sono sempre più distribuite e connesse. Si tratta in particolare di disporre di una vera e propria supply chain per cui qualsiasi sia il canale di ingresso dell’informazione, ne sia possibile la gestione e la valorizzazione digitale, nel rispetto delle policy di ruolo, ma anche di quelle relative a privacy e sicurezza e a tutto il lifecycle dell’informazione, anche in cloud (Azure, Aws, Google Cloud, ovviamente nel cloud Opentext, come anche on-premise)”.

In sicurezza, appunto. Gli ultimi 12 mesi hanno visto un aumento esponenziale degli attacchi informatici, tendenza determinata dalla diffusione del lavoro virtuale e conseguentemente di nuovi endpoint e la cyber resilienza è balzata ai primi posti nelle agende dei Cio. Per questo Opentext ha acquisito poco più di un anno fa Carbonite e Webrootper il backup delle informazioni sugli endpoint in tempo reale, la possibilità di ripristinare le informazioni in modo agile, ma anche la protezione dell’endpoint stessa (anche attraverso la rimozione completa dei dati ed il ripristino del device per l’utilizzo), “sulla scorta, per quanto riguarda la protezione delle minacce, della Brightcloud Threat Intelligence, fiore all’occhiello di Webroot”

Con un business network di 33mila clienti connessi ed un milione di partner, per un volume d’affari complessivo quantificabile in oltre 9mila miliardi di dollari l’anno, Opentext, come hybrid cloud company, in un futuro che di suo sarà sempre più cloud dipendente, si trova quindi al centro di questa trasformazione, e supporta le aziende, di ogni verticale, nello sviluppo di modelli resilienti, nonché supply chain più localizzate, anche attraverso lo sviluppo di content services cloud ready, ma con attenzione specifica anche nell’utilizzo dei dati dai device IoT”. Tra i clienti, per esempio, Opentext annovera in Italia anche A2A, ma“le soluzioni dell’azienda canadese interessano inoltre le PA in relazione ai progetti legati alle smart city, e sono in grado di adattarsi alle esigenze anche delle Pmi, proprio in relazione ai vantaggi tipici dei servizi cloud”. Di fatto Opentext è l’unica azienda oggi a coprire l’intero stack che va dalle soluzioni di information management, ai content services, al supporto della supply chain, fino all’estensione alle piattaforme di AI e di machine learning.

Per esempio, proprio in questo ultimo ambito, Opentext Magellan si propone come piattaforma di analisi dei dati flessibile in grado di combinare apprendimento automatico e l’AI con predictive analytic e analisi “self-service” anche su grandi moli di dati strutturati e non strutturati archiviati in piattaforme di gestione dei dati aziendali come su fonti esterne. Magellan sfrutta l’intelligenza artificiale per offrire quindi soluzioni specifiche incentrate sul miglioramento del processo decisionale, dell’automazione e dell’ottimizzazione aziendale. Con Magellan, Opentext vuole abitare la possibilità di riconoscere e distinguere con l’analisi dei documenti quali di essi propongono per esempio contenuti offensivi, dati sensibili, informazioni sull’identità e quindi meritano di essere trattati in modo specifico. La possibilità di farlo in modo automatizzato rappresenta un vantaggio molto importante per le aziende e in occasione dell’evento sono arrivati importanti annunci al riguardo. Li ripercorriamo. 

Opentext Cloud Editions 21.2

Al centro la proposizione Opentext Cloud Editions 21.2 per fornire ai clienti opzioni di implementazione flessibili e soluzioni sicure e specifiche. Opentext Cloud Editions offre quindi ai clienti la possibilità di eseguire il proprio software ovunque: off-cloud, nel cloud privato, nella piattaforma cloud pubblica preferita o tramite le Api cloud. In particolare Opentext Core Content e Opentext Core Case Management sono proposte come piattaforme tenant multicloud per consentire ai clienti di catturare, integrare e gestire i contenuti nei processi aziendali digitali. Offrono una solida gestione dei record, case management e le Api necessarie per l’integrazione nelle principali applicazioni di business. Per esempio Sap S/4Hana Public Cloud Edition. La combinazione tra la gestione dei contenuti, la gestione dei casi e l’integrazione nelle applicazioni principali, consente un approccio unificato alla gestione del ciclo di vita dei contenuti stessi di un’organizzazione nel contesto dei suoi processi aziendali formali e informali.
Per ognuno dei pilastri cloud inquadrati da Majzoub sono disponibili specifici aggiornamenti.

In ambito Opentext Content Cloud, per esempio, arrivano nuovi strumenti per estendere la governance con Microsoft 365 in modo da aiutare le organizzazioni a gestire i criteri dei record e la conformità tra i repository Opentext e Microsoft contemporaneamente, e quelli per migliorare la produttività degli utenti con la creazione di profili intelligenti per la classificazione automatica dei contenuti.

Opentext Business Network Cloud
 vede l’introduzione in Cloud Editions 21.2 di decine nuovi connettori Api Sap S/4 Hana, strumenti per soddisfare la conformità alle normative fiscali e aziendali specifiche del paese di fatturazione elettronica con la convalida necessaria ed il provisioning dei dispositivi mobili per un rapido onboarding dei dispositivi IoT, quindi nuove dashboard di gestione delle eccezioni per segnalare eventi in tempo reale e semplificare la gestione di grandi gruppi di dispositivi.

Opentext Experience Cloud guadagna nuovi servizi AI che supportano la conformità, la razionalizzazione e l’efficienza semplificando la manutenzione dei modelli, la razionalizzazione e la migrazione di modelli di documenti e contenuti da altre soluzioni, mentre con Opentext Media Management vengono introdotte nuove funzionalità per la collaborazione senza interruzioni, tra cui annotazioni e annotazioni video. 

Le innovazioni chiave in CE 21.2 per quanto riguarda Opentext Security & Protection Cloud riguardano, per esempio, i miglioramenti a Opentext Encase Forensic che aiuta gli investigatori e gli esaminatori a identificare più rapidamente prove difficili altrimenti da individuare e include il supporto per gli artefatti dei social media e il riconoscimento ottico dei caratteri (Ocr), mentre abbiamo già accennato a Opentext BrightCloud Threat Intelligence che sfrutta i dati storici e contestuali raccolti da oltre 283 milioni di endpoint del mondo reale per aiutare gli utenti a identificare e correggere rapidamente e accuratamente minacce e siti Web dannosi.

L’evoluzione di Opentext Developer Cloud all’interno di CE 21.1 prevede infine il potenziamento delle funzionalità amministrative per la gestione dei tenant e l’autenticazione semplificata delle chiamate ai servizi Api. Ciò include funzionalità di sicurezza e facilità d’uso che continuano a migliorare l’esperienza complessiva dello sviluppatore. Alla base, Opentext Magellan che fornisce componenti AI e ML predefiniti che possono essere distribuiti individualmente e la piattaforma Opentext Appworks che consente agli utenti aziendali e tecnici di creare rapidamente applicazioni per migliorare l’efficienza.
Per quanto riguarda Magellan, due a nostro avviso le novità più interessanti. Ora Magellan Data Science Notebook offre AI aumentata con modelli ML, che possono essere costruiti tramite il framework Scikit-Learn, poi pubblicati come servizio Api Rest ed infine gestiti tramite un nuovo e intuitivo strumento Magellan ML Model Management. La seconda è Magellan Text Mining che introduce l’AI composita, consentendo a più modelli di sfruttare i metadati l’uno dall’altro per fornire un’analisi più accurata delle annotazioni basate sull’intelligenza artificiale, come il riconoscimento delle informazioni personali o la classificazione dei contenuti sensibili.

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