Google Workspace è la suite di software e strumenti per la produttività, il cloud e la collaboration che Google propone da anni in abbonamento alle aziende, e che fino a poco tempo fa era meglio conosciuta come G Suite. L’azienda ora estende le possibilità di sottoscrizione a chiunque possiede un account Google.
Nel periodo del lockdown, la suite ha rappresentato un valido strumento a supporto della didattica a distanza e dell’attività di ogni tipo di organizzazione; ora è possibile sottoscriverne l’utilizzo in una nuova modalità individuale e arrivano funzionalità migliorate per Google Meet, per indirizzare i bisogni di “collaboration ibrida”, la sicurezza e la privacy.

Sono circa 3 miliardi gli utenti attivi con almeno un servizio Google e tutti ora possono accedere ai servizi Google Workspace“Il nostro focus – spiega Javier Soltero, vice president e general manager di Google Workspace – è offrire a utenti finali, lavoratori, insegnanti e studenti un equo approccio alla collaboration, ed al contempo la flessibilità che consenta loro di adottare il proprio approccio alla comunicazione e alla collaborazione”. 
La mossa dell’azienda è senza dubbio indirizzata a dare un’ulteriore spallata a Microsoft nella competizione in ambito “office” con Microsoft 365.

Javier Soltero, VP e GM Google Workspace
Javier Soltero, VP e GM Google Workspace

Google Workspace disponibile per chiunque abbia accesso ad un account Google consentirà da una parte un’esperienza di continuità nei casi in cui sia già stato utilizzato in ambito scolastico/aziendale, ma anche di mettere a fattor comune con Google l’ottimizzazione nell’utilizzo dei software, indipendentemente dall’account utilizzato (“business” o personale che sia).

Non solo, con la sottoscrizione Workspace Individual, l’azienda propone (ma inizialmente solo per Stati Uniti, Canada, Messico, Australia, Brasile e Giappone) una soluzione pensata per aiutare singoli imprenditori a far crescere, gestire, e proteggere il proprio business.

Workspace Individual è una nuova modalità di abbonamento che offre funzionalità premium, servizi di prenotazione smart, video meeting professionali e email marketing personalizzate, per cui è prevista un’evoluzione nel corso dei prossimi mesi. Evoluzione che potrebbe rivelarsi interessante per l’Italia, proprio considerato l’elevato numero di liberi professionisti del nostro Paese. Gli utenti che possiedono già un account Google possono gestire inoltre in modo semplice i propri impegni lavorativi e personali da un unico luogo e accedere al supporto offerto da Google per beneficiare al massimo dei vantaggi di questa soluzione.

Tra le novità in arrivo, con l’introduzione di Spaces (ex Rooms che nel corso di questi mesi cambierà nome e diventerà Spaces), l’esperienza delle stanze virtuali in Google Chat diventa un luogo dedicato all’organizzazione di persone, contenuti e progetti all’interno di Google Workspace con una nuova interfaccia utente semplificata e flessibile. Inoltre Spaces rappresenterà uno spazio per la condivisione, dove raccogliere le informazioni rilevanti, le conversazioni e file di un progetto con la possibilità di “appuntare” messaggi visibili a tutti.

Ancora in ambito collaboration le novità introdotte in Google Meet riguardano invece la possibilità per ogni partecipante indipendentemente da dove si trovi, di accedere a feature interattive e strumenti di controllo quali sondaggi, in-meeting chat, alzate di mano, Q&A, sottotitoli live e altro ancora. Con la modalità Companion Mode si ha accesso al proprio riquadro video in Meet, rimanendo connessi con i propri colleghi sia su su Web, sia con la Web app aggiornata di Google Meet (a partire da settembre), e più tardi anche con la app mobile. Inoltre per permettere agli organizzatori di pianificare al meglio meeting in forma ibrida, i partecipanti potranno rispondere indicando se si uniranno al meeting in presenza o da remoto. 

Per quanto riguarda privacy e sicurezza, infine, con le nuove regole di trust per Google Drive diventa possibile controllare in modo più agile come i file possono essere condivisi all’interno e all’esterno di un’organizzazione, è possibile classificare i file e applicare controlli in base al livello di sensibilità. Migliorano le protezioni da phishing e malware. Grazie all’introduzione della crittografia lato client migliorerà anche la riservatezza e si indirizza una serie di esigenze in relazione ai temi della sovranità dei dati e della compliance. La crittografia anche per Google Meet arriverà nel corso del prossimo autunno.

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