Si allarga il gap tra i reparti IT e i board aziendali. Ed il disallineamento, tra i team chiamati a gestire l’IT nelle organizzazioni ed il management, rallenta l’adozione delle nuove tecnologie. Questo potrebbe vanificare nel lungo termine gli sforzi compiuti durante la pandemia e proprio il periodo di lockdown prolungato ha aiutato ad evidenziare i rischi delle mancate sinergie.
Lo rivelano i dati della ricerca Risolvere il Disallineamento tra IT e Business che Insight ha commissionato a Coleman Parkes. Si tratta di un sondaggio condotto nel terzo trimestre del 2020 su 550 responsabili IT, metà in aziende con un numero di dipendenti tra 500 e 1.000 e metà in aziende con più di 1.000 dipendenti, provenienti da Regno Unito, Francia, Austria e Germania, Italia, Spagna, Belgio e Paesi Bassi, su argomenti quali la trasformazione digitale e gli investimenti nei progetti a lungo termine. 

Circa il 61% delle aziende si dimostra titubante nell’investire in progetti per migliorare l’esperienza dei dipendenti ritenendo che le cose nel lungo periodo torneranno alla normalità e di fatto tenta di rinviare il problema, pensando che prima o poi non sarà necessario cambiare nulla; mentre l’83% dei responsabili IT è consapevole del fatto che le modalità di lavoro si sono trasformate in modo permanente. Il 67% delle imprese quindi sta sì lavorando a progetti volti a migliorare l’esperienza dei dipendenti – e il 55% a progetti per ottimizzare il business – ma proprio le convinzioni sul ritorno alla “normalità” indicano che molti di questi progetti non godono del pieno supporto dell’azienda e che quindi hanno maggiori probabilità di fallire.

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Ricerca Insight – A chi fa riferimento l’IT prima e dopo Covid-19

Il disallineamento tra team IT e management è rischioso, secondo i numeri di Insight, perché “alimenta il rischio di investimenti in progetti senza obiettivi chiari e condivisi, con le aziende che potrebbero perdere di vista il reale impatto delle trasformazione in atto sulle nuove modalità lavorative dei dipendenti”, con la conseguenza di un elevato tasso di fallimento dei progetti di innovazione.
In particolare, evidenziano i numeri, poco meno del 72% delle aziende intervistate considera ancora l’IT come una “commodity”, piuttosto che come un fattore abilitante per il business, e solo un’azienda su cinque del campione riserva a dirigenti delle aree dei sistemi informativi un posto nel consiglio di amministrazione. E così il 55% delle organizzazioni non riesce a sfruttare le nuove tecnologie.

Approfondiamo alcuni dettagli della ricerca: l’81% dei reparti IT è libero di investire nel miglioramento delle proprie competenze e l’82% è impegnato a supportare i progetti aziendali, ma il 59% non viene misurato rispetto ai Kpi aziendali. Ed è sempre attuale proprio il problema relativo alle competenze.

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Insight – Le aziende che hanno indagato l’impatto sui dipendenti del lavoro remoto

Quasi sei aziende su dieci affermano di dover incrementare gli investimenti in formazione e in tecnologia necessarie a supporto della forza lavoro a distanza, una percentuale equivalente alle realtà effettivamente consapevoli che investimenti nelle competenze e nella tecnologia sono necessari anche per ottimizzare il business.

Pietro Marrazzo, Country Manager di Insight
Pietro Marrazzo, country manager di Insight

La pandemia ha determinato cambiamenti profondi e permanenti nel modo in cui molti di noi vivono e lavorano – commenta Pietro Marrazzo, country manager di Insight –Non assisteremo a un ritorno completo allo status quo ed è assolutamente imperativo che le organizzazioni si evolvano. Il rischio di sbagliare le decisioni di investimento è sempre molto alto. Un investimento errato in questo momento potrebbe rivelarsi più dannoso che mai, limitando le possibilità di adattarsi con successo ai nuovi modi di lavorare e fare affari. Colmare il divario tra i team IT e il management deve diventare un’assoluta priorità: occorre collaborare con i dipartimenti IT su una base più strategica e valutarne il contributo rispetto agli obiettivi aziendali”.

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Ricerca Insight – Le aziende che prevedono di investire sulle tecnologie nei prossimi 12 mesi e su quali tecnologie

Costa molto cara l’incapacità di interagire con i team IT. La ricerca valuta il prezzo in una spesa media di oltre 4 milioni di euro per azienda, solo nel biennio 2018-2020: soldi investiti su progetti che non raggiunto gli obiettivi sperati, previsti o addirittura che sono del tutto falliti.

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