Nel difficile momento legato all’emergenza sanitaria, sono emersi non pochi elementi critici del nostro sistema sanitario che tuttavia ha subito anche una forte accelerazione per alcuni processi ed ha dovuto “fare i conti” con il bisogno di trasformazione digitale che le organizzazioni di ogni verticale sanno di dover interpretare per sostenere le sfide imminenti e continuare ad operare in modo efficiente nel mercato. Ora il Pnrr offre “ossigeno” attuare le strategie e per il sistema sanitario, che oggi si muove in un contesto più ampio, quello del lifescience e di dinamiche complesse con ambiti come la ricerca ed i servizi di cura, che vedono affacciarsi oltre alle aziende farmaceutiche anche nuovi operatori e realtà con modelli di business diversi (per esempio i medical devices provider e le aziende che operano nell’ambito dell’health insurance). Servono quindi competenze nuove e portare anche in questi mercati o almeno confrontarsi con le best practice di successo, e le buone esperienze, già sperimentate in altri verticali. In occasione della presentazione di Sanità Digitale – Report Italia – iniziativa che aiuta a comprendere a fondo le caratteristiche del mercato, i trend e le dinamiche che stiamo vivendo nei progetti IT e nella digital transformation nella filiera del lifescience – il confronto con Carlo Malgieri, Associate Partner di Laife Reply.
Sanità Digitale – Report Italia delinea una situazione relativa al settore magmatica e in evoluzione, caratterizzata però ancora da luci e ombre. Secondo il vostro punto di vista quali sono le leve su cui occorre operare per fare un vero salto nella digital transformation della sanità e quale ruolo vi sentite di giocare in questo contesto?
L’aspetto a mio avviso più rilevante è la sinergia che dovrebbe esserci tra le amministrazioni al fine di implementare per quanto possibile soluzioni centralizzate, riusabili e che offrano un reale valore aggiunto sia al cittadino che all’amministrazione. Sicuramente noi come tech company che opera in maniera verticale su questa industry ormai da anni potremmo mettere a disposizione asset, esperienze e competenze anche di altri contesti analoghi con l’obiettivo di contaminare la sanità e la pubblica amministrazione con le best practice migliori.
Il Pnrr destinerà fondi consistenti al mercato complessivo dell’Ict e dei dispositivi medicali della sanità. Quali i vostri commenti e come affiancherete i vostri clienti nell’utilizzare al meglio i fondi che dovessero arrivare, con quale visione?
Purtroppo sul tema Pnrr ad oggi non c’è ancora abbastanza chiarezza per poter definire una strategia concreta di supporto. Sicuramente valgono alcune delle considerazioni fatte alla domanda del punto precedente.
Dal vostro punto di vista quali ambiti della sanità e del lifescience in generale risulteranno trainanti nella digital transformation nei prossimi anni e quali le strategie e i modelli di offerta che proporrete a sostegno?
A mio avviso nei prossimi anni una chiave strategica potrebbe essere lo sviluppo in maniera importante degli accordi di partenariato pubblico/privato per aumentare le capacità di trasformare il mercato con soluzioni usabili e centrate sulle esigenze dei cittadini e delle amministrazioni.
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