Nfon conferma il proprio impegno verso una strategia basata sulla unified communication e sul cloud che supporti le imprese nella business continuity in un momento delicato. La mission si concretizza attraverso l’acquisizione di una quota del 24,9% di Meetecho e l’avvio di una collaborazione che trae valore dalle sinergie tra le rispettive aziende e dalle potenzialità della piattaforma Janus Webrtc. Ce ne parlano i diretti responsabili, Marco Pasculli, managing director di Nfon Italia e Simon Pietro Romano, co-founder e Rtc Evangelist di Meetecho, raccontando le strategie alla base dell’operazione.
Esordisce Marco Pasculli inquadrando lo scenario nel quale si inserisce l’acquisizione: “Oggi, le aziende chiedono applicazioni multimediali completamente integrate all’interno dei loro servizi di telefonia, un’unica interfaccia cloud che permetta di fare sia telefonia che videoconferenza e collaboration online. Durante la pandemia, le aziende si sono dotate di questi servizi potendo gestire le chiamate attraverso dei client web disponibili su pc e smartphone; in parallelo tutti abbiamo utilizzato strumenti di videoconferenza disponibili in versione free, come Google Meet, Zoom e Teams. Quando però le aziende hanno la necessità di una qualità di banda garantita devono accedere a risorse a pagamento, che comunque rimangono disaggregate dalla telefonia aziendale.
Da queste considerazioni – prosegue Pasculli – scaturisce la decisione di Nfon di collaborare con Meetecho, una realtà nata dall’idea di alcuni professori dell’Università Federico II di Napoli con una forte attenzione al mondo dell’IT e delle Tlc. Un’azienda di giovani che ha costruito competenze specialistiche intorno alla soluzione Janus, un sistema operativo che permette la comunicazione multimediale e lo streaming video attraverso un browser web. La società è cresciuta nel tempo arrivando a detenere delle digital skill qualificate, ricercate da aziende del calibro di Alcatel-Lucent Enterprise, Twitter e Alibaba Cloud, che utilizzano le soluzioni Meetecho per migliorare e valorizzare i loro prodotti”.
Quando nasce il rapporto tra Meetecho e Nfon, come si sviluppa e quali sono gli asset che Meetecho porta nella partnership?
“La relazione tra Meetecho e Nfon – risponde Simon Pietro Romano – è nata per collaborare nella comune area di interesse, la comunicazione multimediale basata sullo standard Webrtc (Web real-time communication), resa disponibile come tecnologia open source. Nfon fornisce servizi di comunicazione e collaborazione in cloud alle imprese in tutta Europa e, grazie alla partnership con Meetecho, sarà in grado di accedere alle competenze e all’esperienza sviluppate dalla nostra azienda sul mercato e arricchire rapidamente il proprio portafoglio con servizi innovativi e particolarmente performanti.
Meetecho è infatti conosciuta a livello mondiale per la sua esperienza nel campo della real-time collaboration. In qualità di autore del Janus Webrtc Server, Meetecho si concentra da sempre sulla consulenza e sul supporto della soluzione. Facendo leva sulla collaborazione con Nfon, Meetecho compirà passi in avanti nello sviluppo congiunto del Janus Webrtc Server e della sua roadmap. Inoltre, le prossime valutazioni mostreranno in che misura le soluzioni di Meetecho potrebbero eventualmente ampliare il portafoglio prodotti di Nfon, a vantaggio di entrambe le aziende”.
Qual è la leva strategica della nuova alleanza nell’ambito della unified communication. Come si arricchisce il vostro portfolio?
Pasculli: “Il mercato italiano della telefonia in cloud era ad oggi il più immaturo in termini di adozione. L’urgenza di lavorare da remoto e di mantenere la normalità, nel 2020, ha portato però ad una maggiore sensibilità e consapevolezza sul tema, nonostante non sia ancora materia corrente nelle agende delle imprese. Nel settore si registrano due trend fondamentali: il primo vede Microsoft come piattaforma più adottata per la multimedialità con metà delle aziende italiane che già la utilizzano e stanno pensando di estenderne le capacità; il secondo trend è quello del mondo delle soluzioni integrate di terzi. La partecipazione in Meetecho ci consente di andare sul mercato con una doppia proposta di UC as a service che fa fronte ad entrambe le esigenze: la prima, ormai consolidata, garantisce l’integrazione dei sistemi Nfon con il mondo Microsoft Teams; la seconda opzione si rivolge invece al resto delle aziende con la possibilità di dotarsi da oggi del nostro client che fa anche videoconferenza e collaboration.
Da questa nuova intesa ci aspettiamo un ulteriore miglioramento del portfolio, con il perfezionamento e l’arricchimento di funzionalità sempre più avanzate. La possibilità di portare le competenze di Meetecho ai nostri clienti e ai partner (quasi 3.000 in Europa) ci prospetta una grande capacità di crescita del nostro potenziale di business“.
Quali sinergie si creano dalla collaborazione?
Romano: “Sin dall’inizio, l’indipendenza di Meetecho è stato un elemento fondamentale nel confronto tra le due aziende. L’investimento supporterà l’implementazione della strategia di Unified Communications, indipendente da tecnologie di terze parti, assicurando a Nfon l’accesso al know-how Webrtc e accelerando l’implementazione della sua strategia video. Inoltre, la partnership assicurerà lo sviluppo continuo del Janus Server, creando accesso diretto agli autori di una tecnologia che è anche un componente fondamentale per molti altri partecipanti del mercato.
Nfon ha inoltre un’ampia base clienti e una potente organizzazione commerciale e marketing, elementi che fanno di questa azienda un partner ideale per noi. Meetecho, al contrario, attualmente non dispone di una propria rete di vendita e marketing, dunque sfrutterà questa partnership strategica con l’obiettivo di commercializzare direttamente gli sviluppi dei prodotti esistenti, ottenendo l’accesso alle risorse, alla base clienti e alla rete di partner di Nfon”.
Cambia l’azienda target che Nfon va a intercettare? A quali esigenze delle aziende la nuova acquisizione risponde?
Pasculli: “La nostra strategia di vendita rimane invariata, così come il mercato al quale ci rivolgiamo. Ma se fino a pochissimi mesi fa il nostro target ideale era rappresentato dalle Pmi, numerosissime tra i nostri oltre 40.000 clienti, oggi registriamo un maggiore interesse da parte della media e grande impresa. In aziende dove i Crm sono gestiti da centinaia di dipendenti, l’integrazione non è infatti solo sentita ma mandatoria per mantenere l’efficienza e la competitività delle risorse interne, così come la videoconferenza integrata nei servizi telefonici con qualità di banda garantita e sicura sono i temi base per le aziende di dimensioni corpose”.
Romano: “Qualunque azienda di qualunque settore merceologico può beneficiare delle soluzioni Nfon e Meetecho. Le nostre soluzioni congiunte si rivolgono infatti a chiunque necessiti di un client telefonico e video integrati da poter utilizzare su qualunque dispositivo e da qualunque luogo grazie al cloud”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA