La realizzazione di suite complete di applicazioni per il business, pensate in modo specifico per i diversi verticali e per essere utilizzate in modalità cloud: è lo snodo centrale della proposizione di Infor. L’azienda, relativamente giovane, è vicina al ventesimo compleanno; è tempo di bilanci e di nuovi impegni, facendo leva sulla specializzazione per settori verticali, nell’ambito di una proposizione Erp in cloud che rappresenta il suo punto di forza.
Gartner definisce il mercato Erp Cloud per le imprese “product-centric” come mercato di tecnologie applicative in grado di supportare l’automazione delle attività operative e finanziarie per la produzione, distribuzione, consegna e assistenza di merci e prodotti. Parliamo quindi di Erp operativi, di tutte le funzionalità di gestione finanziaria e, per quanto riguarda le funzionalità accessorie, delle applicazioni per la gestione delle richieste e degli ordini, delle risorse ed infine, ultimo ma non meno importante – proprio nel caso di Infor – delle soluzioni specifiche per settore con caratteristiche tali da indirizzare la configurazione su ordinazione, la produzione, la gestione dell’assistenza sul campo ma anche di soluzioni applicative “estese”, come quelle per il product lifecycle management (Plm).
E’ questo il contesto entro cui Infor compare nel quadrante in alto a destra di Gartner. Gli analisti prevedono che entro il 2023, le organizzazioni che avranno saputo rinnovare le proprie piattaforme Erp proiettandole in cloud otterranno un miglioramento almeno del 40% nell’agilità IT nel fornire i risultati di business ed il 60% delle imprese product-centric utilizzerà funzionalità Erp standardizzate su una piattaforma configurabile.
In particolare, secondo gli analisti, con Infor Cloudsuites l’azienda ha saputo proporre prima soluzioni single-tenant su licenza, per crescere poi e prepararsi all’offering multi-tenant per la media e grande impresa. Il solido Erp, facilmente integrabile con le altre applicazioni aziendali di pianificazione e analisi finanziaria, è tra gli elementi differenzianti, insieme alla capacità di estendere ed integrare le potenzialità delle Cloudsuites e delle altre soluzioni Infor tramite l’uso della piattaforma applicativa Infor OS, sfruttando le funzionalità low-code.
Sono i punti di forza evidenziati anche da Kevin Samuelson, Ceo di Infor e Soma Somasundaram, Cto e president of Products, che sottolineano, ognuno per i propri ambiti, ma di fatto in modo coerente con l’analisi di Gartner, la capacità dell’azienda di supportare scenari di produzione complessi, i relativi processi e progetti digitali ad alta intensità, all’interno di un’unica suite Erp. E, soprattutto, la capacità di fornire funzionalità per supportare i diversi casi d’uso e i verticali, come i settori delle apparecchiature industriali, l’automotive, il settore aerospaziale e della difesa, ma anche il comparto alimentare, la moda, la distribuzione all’ingrosso e, ultimo ma non meno importate l’health.
Lo scenario in cui si marca la differenza è conosciuto. Nella realizzazione di un progetto IT il Time to Value è un parametro importante per la percezione della buona riuscita dell’iniziativa. E’ il tempo necessario tra la percezione di una esigenza in azienda e la realizzazione del progetto IT che la soddisfa. Spiega il Ceo: “Nessuna organizzazione può permettersi di lasciare che preziose risorse di dati rimangano intrappolate in sistemi legacy privi dell’agilità necessaria nel mondo self-service di oggi. Le applicazioni aziendali devono essere in grado di supportare rapidamente i cambiamenti, in modo che un’organizzazione possa stare al passo con le aspettative dei clienti e le pressioni competitive”.
E la componente più importante nell’ottimizzazione dei processi consiste nel ripensare ai dati: dove risiedono, come si accede e come vengono utilizzati per creare un vantaggio competitivo e massimizzare il time to value. I sistemi Erp “stand-alone” sono inadeguati ai nuovi scenari, mentre i Cfo sono invece giustamente attratti dall’economicità e dalla scalabilità delle soluzioni di gestione aziendale connesse, così come dalla funzionalità delle soluzioni Erp ed Epm unificate. Da qui anche l’apprezzamento della propost di Infor. L’expertise verticale, la possibilità di deployment veloce ed il lavoro sulla piattaforma per trasformare le operations ed accelerare i percorsi di trasformazione sono i punti della proposizione che determinano la vicinanza ai clienti.
Si traduce tutto nei numeri di Matt Flamini: “Infor cresce anno su anno complessivamente del 20% nei ricavi sulla proposizione SaaS – con un SaaS run-rate, di oltre un miliardo, mentre quelli complessivi sono superiori ai 3 miliardi di dollari”. La crescita maggiore è registrata nell’ambito della distribuzione, e dell’automotive (rispettivamente 59% e 52%, ma crescono in modo importante anche la proposta per il manifatturiero industriale e la difesa (42 e 40%), meno il settore food e l’healthcare (ambito, quest’ultimo, in cui la proposizione è ancora giovane). La regione Emea, è quella che cresce di più (+32%).
Tutte le region crescono a doppia cifra e a crescere di meno è proprio quella del Nord America, dove l’azienda è nata ed è stata conosciuta prima ed ora la penetrazione nel mercato è più matura e compiuta.
E’ interessante, e Flamini lo sottolinea in modo particolare, notare come negli anni siano proprio i ricavi da licenze Saas a crescere in modo marcato, a scapito delle licenze perpetue, di pari passo con lo shifiting delle aziende verso il paradigma cloud basato sul modello a subscription.
Ora sono tre di fatto i mantra su cui Infor basa la sua tech strategy: una visione sempre più estesa per ridurre il time to value di ogni specifica industry (1); la valorizzazione delle potenzialità di Api, dati a vantaggio dei processi (2); un’esperienza utente migliorata in funzione della produttività (3). Secondo il “design blueprint” delineato da Somasundaram che riprendiamo nell’immagine qui sotto.
Torna il tema della centralità dei dati. La proposizione Infor, a valle degli eventi tipici dei processi aziendali (vendite, invii, pagamenti, etc.) consente di raccogliere ad un primo livello i dati raw, renderli “masticabili” grazie all’utilizzo dell’ AI (Coleman AI) e quindi riportarli a un livello industriale di utilizzo fino a sfruttarli per il miglioramento dei processi, con funzionalità di automatizzazione anche nel ridisegnare le procedure in base agli eventi.
Da qui l’idea di “iper-produttività”. Infor punta ad offrire alle industry processi, workflow ed esperienze orchestrate, lavorando sulla user experience a partire dal semplice livello grafico, con interfacce spogliate dei menu superflui, per esempio, utilizzabili “on the go” e con la disponibilità di insights immediati sui vari scambi con i clienti a vantaggio della customer experience.
La strategia secondo John Frank, president Customer Experience, ora richiede una serie di sforzi ulteriori proprio nell’indirizzare la trasformazione della CX.
Lo schema di committment nei confronti dei clienti che Infor illustra e che riportiamo di seguito sembra, correttamente applicato, voler indirizzare anche i rilievi che la stessa Gartner indica come aree di miglioramento per Infor. Le interazioni di Gartner con i clienti Infor mostrano che, sebbene migliorato, il supporto del prodotto “non si è rivelato in passato costantemente al livello atteso da un provider SaaS cloud”.
Infor inoltre può crescere ancora nell’ecosistema partner per servizi applicativi, per supportare la sua crescita globale, a partire dal buon lavoro svolto già con i system integrator. Infine, considerata la ricchezza del portfolio e l’effettiva disponibilità di “specializzazioni” nell’offering per i diversi verticali e le specifiche esigenze – frutto anche della capacità di integrazione in Infor Cloudsuites delle acquisizioni compiute in ambito Erp – sarà importante per l’azienda puntare sulla flessibilità delle licenze per mantenere il vantaggio competitivo acquisito sul campo.
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