Lavora da oltre 30 anni nell’ambito dei servizi qualificati ed è già accreditata come Certification Authority e come service provider Spid. Parliamo di Intesa, a Kyndryl Company, che in questi giorni ottiene un’altra autorizzazione da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid). Si tratta del consenso a integrare il riconoscimento mediante Carta d’Identità Elettronica (Cie) all’interno dei propri servizi, come service provider accreditato.

La carta di identità elettronica è uno dei sistemi di identità digitale che l’Italia ha notificato all’UE e grazie alle sue caratteristiche di sicurezza per quanto riguarda il processo di riconoscimento potrà dare accesso all’European Digital Identity Wallet, che permetterà a tutti i cittadini UE, entro il 2024, di poter spendere la propria identità digitale in modo interoperabile e internazionale.

Matteo Panfilo
Matteo Panfilo, Cso di Intesa

Un aspetto importante che Matteo Panfilo, chief solution officer di Intesa, collega direttamente alle tante funzionalità che nel tempo la Cie potrebbe coprire: “Un aspetto da non sottovalutare nell’evoluzione di CIE è per esempio la sua integrazione con l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente. Questa caratteristica è un primo passo verso l’integrazione con banche dati nazionali sempre aggiornate, che potrebbe rendere ancor più agevoli i controlli di sicurezza in merito all’utilizzo del documento”.

Con l’autorizzazione ottenuta da Agid, ora Intesa rientra tra le prime aziende private a offrire servizi accessibili tramite carta di identità elettronica. Infatti ad oggi, si contano solo quattro service provider privati Cie a fronte ci circa 27,5 milioni di Cie emesse, mentre solo l’8,3% degli utenti (fonte: Osservatorio Digital Identity, Politecnico di Milano), utilizza già abitualmente la Cie per l’accesso ai servizi online.

Numeri destinati a crescere. Intesa si aspetta, infatti, che  la percentuale di utenti che utilizza abitualmente la Cie aumenti sensibilmente nei prossimi mesi e anni. Un rilievo che chiama l’azienda in prima linea nel riuscire ad anticipare i tempi del cambiamento.

Giuseppe Mariani
Giuseppe Mariani, general manager, Intesa

“Integrare il sistema di identificazione Cie all’interno dei nostri servizi – spiega Giuseppe Mariani, general manager dell’aziendaconsentirà a sempre più utenti un accesso veloce e sicuro”.

L’identificazione attraverso la carta di identità elettronica, finalizzata all’erogazione dei servizi, rappresenta poi un passaggio importante in termini di semplificazione per il pubblico degli utenti che tramite un documento di comune utilizzo, l’utilizzo di un dispositivo digitale, e i codici Pin e Puk possono avere accesso ad un ampio numero di servizi anche senza Spid.

L’integrazione di Cie nelle soluzioni proprietarie consente inoltre di semplificare l’identificazione finalizzata all’erogazione dei servizi della stessa Intesa, insieme alle modalità di onboarding che Intesa già offre ai propri clienti. Dettaglia così questi aspetti Panfilo: “L’autorizzazione per Intesa arriva in un momento di ]…[ attenzione nei confronti della Cie, che ci aspettiamo potrà avere importanti evoluzioni nel prossimo futuro, dal punto di vista della user experience e delle modalità di autenticazione – mobile e desktop- ma anche delle nuove possibilità offerte da questo strumento, che nei prossimi anni sarà nelle mani di tutti i cittadini italiani”.

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