L’idea è di rendere disponibile la simulazione quantistica attraverso un’offerta cloud in modalità As a Service; per questo OvhCloud e Atos hanno stretto una partnership ad hoc. In questo modo le applicazioni di simulazione quantistica saranno più accessibili alle aziende, e sarà possibile ampliare l’ecosistema di realtà europee impegnate a sperimentare le tecnologie di quantum computing.

Proprio il respiro “europeo” dell’iniziativa rappresenta una caratteristica importante della partnership, così come l’apertura di altrettante possibilità di ricerca per aziende, università, startup che potranno progettare software quantistico o semplicemente tentare lo sviluppo di applicazioni pioneristiche, con l’opportuno anticipo rispetto alla commercializzazione, e senza caricarsi dei costi e degli investimenti necessari per dotarsi di un’infrastruttura interna adeguata allo scopo. 

Concretamente Atos mette a disposizione le risorse di calcolo del server BullSequana X800, come Quantum Learning Machine (Atos ha proposto la prima Qlm addirittura nel 2017) in grado di raggiungere elevate capacità di simulazione e di coprire fino a tre diverse modalità di programmazione quantistica (modello gate, modello annealing e modello analogico).

Atos Quantum Learning Machine
Atos Quantum Learning Machine

La risorsa, resa disponibile all’interno della proposta di servizi OvhCloud, permette di emulare circuiti fino a 38 qubit in doppia precisione e di risolvere problemi di annealing quantistico fino a oltre 5mila qubit.

La Quantum Learning Machine di Atos, scalabile e interoperabile, consente lo sviluppo di livelli software quantistici indipendenti dall’hardware in modalità programmatica sulla base dell’unicità della tecnologia di compilazione quantistica adottata che apre la strada alle applicazioni Nisq (Noisy Intermediate Scale Quantum), quelle ottimizzate per i processori di prima generazione.

Emmanuel Le Roux
Emmanuel Le Roux, Svp e director of Hpc AI e Quantum in Atos

Lo spirito dell’iniziativa ed i relativi vantaggi sono espressi così da Emmanuel Le Roux, Svp e director of Hpc, AI and Quantum in Atos: “Questa partnership è un’importante pietra miliare nella preparazione della rivoluzione quantistica. Grazie a OvhCloud possiamo offrire una versione cloud “as a service” per democratizzare e condividere maggiormente le nostre tecnologie di emulazione quantistica, così da prepararci al futuro. Siamo convinti che il futuro del calcolo ad alte prestazioni risieda nell’ibridazione delle nostre tecnologie, tra il calcolo tradizionale e l’integrazione di co-processori, acceleratori, tecnologie quantistiche e cloud“.
Si allinea, in particolare per quanto riguarda l’importanza di rendere accessibili le tecnologie avanzate al maggior numero di persone, anche Thierry Souche, Cto, OVHcloud, che inoltre specifica: “La rivoluzione quantistica e la diffusione dei primi casi d’uso non possono essere realizzate senza il cloud, la cui modalità di consumo e la libertà d’utilizzo sono in grado di unire in modo unico le comunità di esperti”.  

Thierry Souche
Thierry Souche, Cto di OvhCloud

L’iniziativa di Atos e OvhCloud favorisce l’adozione del nuovo paradigma in linea anche con i progetti sovranità tecnologica dell’Europa e di sviluppo delle eccellenze che sarà facilitato dalla semplicità di accesso ad un ambiente disponibile ovunque e idoneo al testing delle componenti software, prima del lancio effettivo dei primi computer quantistici.

Le soluzioni di calcolo quantistico sono offerte agli sviluppatori attraverso Jupyter Notebook (applicazione di riferimento tra i data scientist) progettata secondo standard liberi e aperti ed in grado di offrire un livello di prestazioni variabile a seconda dell’infrastruttura sulla scorta del lavoro già svolto in precedenza dai team di intelligenza artificiale di OvhCloud

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