La logistica è l’elemento vitale dell’e-commerce, leva per la crescita, la digitalizzazione e la competitività delle imprese a livello nazionale e internazionale. Alla base, il ruolo cruciale del consumatore, sempre più esigente nella relazione con il venditore e sempre più attento alla sostenibilità lungo tutte le attività della filiera. Oggi, grazie soprattutto ai device mobili, è infatti il cliente a guidare l’evoluzione della logistica, dove l’accessibilità al prodotto fisico è un derivato dell’accessibilità alle informazioni sul prodotto. Il tema è al centro dell’evento Netcomm Focus Logistics & Packaging nel quale l’associazione porta a fattor comune i risultati della propria osservazione sui nuovi modelli di omnicanalità del retail, valutandone anche la portata.
e-commerce italiano, cresce oltre la crisi
In Italia, nel 2022, l’e-commerce supera i 48 miliardi di euro di acquisti complessivi, con una crescita annua del 20%. Un trend proseguito anche nel post pandemia, a differenza di quanto si potesse immaginare. Se i servizi sono infatti ritornati sostanzialmente sui ritmi del periodo pre-covid, per i prodotti il valore dell’acquistato da parte dei consumatori italiani nel 2022 è aumentato dell’8%, pari a 33 miliardi di euro. Crescono tutti i settori merceologici con tassi composti importanti negli ultimi tre anni, mentre a livello geografico, quasi il 60% delle spedizioni è concentrata nel Nord Italia, il 23% al Centro e il 20% nel Sud.
Il peso dell’e-commerce sul totale acquistato dagli italiani nel 2022 è complessivamente del 12% (11% in prodotti e 14% in servizi), il che per le spedizioni e-commerce significa un aumento del 2% in volumi, con 565 milioni di spedizioni effettuate nell’anno in tutti i settori.
E’ questa la fotografia scattata da Riccardo Mangiaracina, professore associato di logistica, Co-founder&Director B2c Logistic Center del Politecnico di Milano, su uno scenario nel quale, in definitiva, “la logistica è oggi centrale e impatta sull’efficienza, e quindi sul fatturato; sull’efficacia, e quindi sui costi; e sulla sostenibilità ambientale, quest’ultimo un fattore che sta diventando determinante per la competitività delle imprese e che lo sarà sempre di più”.
“Anche nell’ambito della logistica, l’e-commerce si conferma un driver per l’evoluzione digitale delle imprese del nostro Paese – commenta Roberto Liscia, presidente di Netcomm –. La logistica applicata al commercio online, infatti, costituisce la punta di diamante del comparto: è veloce, moderna, avanzata tecnologicamente e, una volta sviluppata, può essere sfruttata anche in ottica multicanale, con enormi vantaggi ed efficienze. Si tratta quindi di un elemento di modernizzazione e di profonda trasformazione digitale non solo per il proprio comparto, ma per tutte le attività commerciali”.
Sostenibilità nella logistica
Carlo Mario Montalbetti, direttore generale di Comieco, Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi cellutosici, interviene sul tema: “Ci confrontiamo tutti i giorni con questo cambiamento dell’e-commerce e con l’aumento di volume dei pacchi consegnati. Abbiamo raggiunto da due anni una quota dell’85% di riciclo di carta e cartone di imballaggio, in largo anticipo rispetto alla scadenza del 2030 prevista dalla comunità europea. Se guardiamo alla sola città di Milano, si parla di 1 milione di pacchi mediamente consegnati ogni mese; la gran parte sono raccolti dalle famiglie, presi dall’Amsa e portati nelle piattaforme, consegnati a Comieco e infine riciclati. Non dico che siamo a chilometro zero ma le cartiere non sono poi molto distanti da dove questi imballaggi arrivano. E la cosa incoraggiante è che la presenza dell’imballaggio delle famiglie, nell’arco di 12 anni ma sostanzialmente negli ultimi quattro anni, è passata dal 25% al 44%”.
Sempre in quest’ottica deve essere interpretato il nuovo regolamento europeo sull’etichettatura del packaging ai fini dello smaltimento e del riciclo, recentemente entrato in vigore e pensato per agevolare comportamenti più sostenibili tra i consumatori, ma che comporta anche alcune necessarie modifiche nella gestione delle scorte di magazzino e l’eventuale sviluppo di nuovi imballaggi che soddisfino i requisiti normativi. Anche il reso, quale servizio fondamentale per il consumatore, impatta oggi in modo significativo sulla filiera, anche in termini di sostenibilità e movimentazione delle merci.
Nuovi player e modelli di vendita
Nella logistica, l’uso dell’intelligenza artificiale, degli algoritmi e dei modelli basati sulla conoscenza dei dati sta portando una trasformazione fondamentale sia per quanto riguarda i processi di ottimizzazione dei vettori, sia per la destinazione del parceling, sia per quanto riguarda il picking e l’automazione dei magazzini, spiega Liscia: “Qui si stanno concentrando investimenti sempre più importanti in asset fisici e digitali, di controllo e di marketing effectiveness che passano attraverso il tema dell’informazione che non riguarda più solo un problema di sostenibilità in termini di costi ma diventa un elemento centrale per ottimizzare la catena e gli elementi informativi verso una migliore customer satisfaction”.
In questo scenario, entrano nel mercato operatori con nuovi modelli di business, che ampliano il ruolo degli intermediari nelle consegne. Si affermano operatori di magazzino specializzati in e-commerce, grandi retailer e marketplace che diventano operatori logistici. Si diffonde di conseguenza la strategia degli e-fulfillment provider, che riescono ad offrire gran parte dei servizi assieme, come magazzino delivery, customer service e software gestionale. Un contesto nel quale prevale oggi una forte competizione tra i grandi player del delivery, quella che Liscia definisce la “guerra dell’ultimo miglio”, innescata dalla concorrenza sui volumi e quindi sui prezzi, mentre i player minori della logistica giocano una partita diversa e più sfaccettata, in cui prossimità, dimensione, investimenti e specializzazione sono aspetti cruciali per la propria competitività.
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