Quando si parla di sanità nazionale è più facile commentare quanto resta ancora da fare piuttosto che non guardare ai passi già compiuti. Certo il momento attuale vede gli attori di un sistema complesso trovarsi a fare fronte ad una serie di urgenze. Ne parliamo con Fabio Tigani, Direttore Vendite di Dedalus Italia che mette a fuoco quali esse siano, sottolinea come, per migliorare l’efficienza complessiva, sia necessario e prioritario facilitare la relazione tra tutti gli interlocutori e semplificare la “vita” ai pazienti, e mette in evidenza il contributo di Dedalus Italia.
La sanità sta vivendo una forte fase di accelerazione (e attenzione) legata anche ai fondi del Pnrr dedicati alla Missione Salute. Dal vostro osservatorio, quali sono le urgenze che devono essere ancora sanate e quanto è stato fatto in questo ultimo anno.
Molte urgenze sono ancora sul tavolo, non sempre del tutto indirizzate.
Interoperabilità dei sistemi: garantire che i sistemi informatici possano comunicare in modo efficace e sicuro è essenziale per una gestione dei dati clinici a supporto della continuità delle cure.
Sicurezza dei dati: proteggere i dati dei pazienti è fondamentale. La sicurezza informatica è una preoccupazione costante, che richiede investimenti tecnologici ma anche formazione e modifiche comportamentali in ciascuno di noi.
Telemedicina: la pandemia ha accelerato l’adozione della telemedicina, ma è importante affrontare questioni imprescindibili come l’esperienza degli utilizzatori (tanto i professionisti sanitari quanto i pazienti ed i loro caregiver), l’analisi dei processi attuali ed il loro adattamento alle nuove tecnologie, la formazione dei professionisti della salute al nuovo modo di prendersi cura dei pazienti attraverso le tecnologie digitali.
Intelligenza artificiale e analisi dei dati: l’uso dell’AI e dell’analisi dei dati può migliorare la diagnosi, la prevenzione e la gestione delle malattie, ma è necessaria una regolamentazione chiara nonché il superamento della attuale frammentazione.
Un ecosistema complesso ruota attorno al mondo della Sanità. In che modo è possibile facilitare, grazie alle tecnologie digitali, la relazione tra tutti gli interlocutori (pazienti, medici, presidi, enti)? Quali competenze servono e in che modo accrescerle?
Facilitare la relazione tra tutti gli interlocutori nel settore sanitario attraverso le tecnologie digitali è fondamentale per migliorare l’efficienza, l’accessibilità e la qualità dell’assistenza sanitaria.
Un fattore certamente fondamentale è rappresentato dalle soluzioni di “patient engagement”, sia su dispositivo portatile che su Web: in questo settore si sono fatte diverse cose, probabilmente fin troppe… I pazienti hanno a disposizione decine di app e portali online, fra cui non è facile destreggiarsi: esperienze di navigazione diverse, profili e password diverse… Abbiamo lasciato questa complessità crescere ed ora ci aspettiamo che sia il paziente a gestirla. Certamente la scarsa interoperabilità dei dati e dei sistemi ha contribuito a questa situazione, ma credo sia davvero giunto il momento di un’armonizzazione per dare al paziente uno strumento unico, affidabile e sicuro, chiaro e facile da usare, in grado di essere il front-end per qualunque servizio o necessità legata al mondo della salute. È necessario coinvolgere i pazienti nella progettazione e nell’implementazione delle soluzioni digitali per assicurarsi che soddisfino le loro esigenze e aspettative.
Per quanto riguarda gli interlocutori clinici è fondamentale che essi possano utilizzare soluzioni certificate come dispositivo medico, sicure, facili da usare affinché ci sia più tempo della cura dei pazienti.
Quali sono le strategie della vostra azienda in questo scenario complicato di trasformazione? Come si rimodella la vostra offerta?
L’offerta di Dedalus è vasta, modulare e unica sullo scenario italiano ed internazionale, in grado di supportare tutti i diversi momenti del continuum of care: dalla prevenzione alla diagnosi precoce, dalla diagnosi multisettoriale al trattamento, dalla riabilitazione al follow-up, al fine-vita.
Negli ultimi anni ci siamo focalizzati su una nuova generazione di soluzioni cliniche, in grado di affiancare i clinici nel loro complesso lavoro quotidiano grazie ad una progettazione basata sulla “user experience“ e alla loro certificazione come dispositivi medici secondo la più recente normativa. Abbiamo inoltre rafforzato le nostre soluzioni per l’ambito prevenzione e diagnosi precoce al fine di renderle ancora più efficaci in una società in continua e profonda trasformazione. Sulla parte diagnostica, il nostro impegno è stato indirizzato verso soluzioni in grado di integrare le diverse tecniche diagnostiche per ottimizzare e migliorare l’efficacia e l’efficienza. I nostri investimenti sono anche andati a rafforzare l’offerta “oltre l’ospedale” in una logica di risposta unitaria ed integrata ai dettami del DM 77. Per finire, una recente acquisizione ci rafforza anche nel campo delle soluzioni per il coinvolgimento del paziente.
Dedalus, dunque, continua ad investire in Italia e nel mondo, per fornire soluzioni sempre allineate ai diversi bisogni degli ecosistemi sanitari.
Leggi tutti gli approfondimenti del Digital Health Summit 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA