Giunti alla fine dell’anno, fioccano le previsioni per il 2024 su tutti i trend topic dello scenario digitale. L’intelligenza artificiale, tra questi, la fa da padrona, dibattuta per i suoi impatti disruptive sull’economia e per le questioni che lascia aperte sul fronte etico e non solo. Nonostante il crescente interesse intorno a questa tecnologia innovativa, ci sono infatti ancora preoccupazioni e critiche che ne frenano lo sviluppo.
Come realtà coinvolta nel settore (è di 1 miliardo di dollari il valore degli investimenti in soluzioni aziendali AI-based), Sas si è occupata di analizzare questo scenario prendendo spunto dall’esperienza dei propri executive ed esperti interni che hanno delineato alcune previsioni sui principali sviluppi dell’AI per il nuovo anno. Ne sono scaturiti in particolare 12 trend, che sintetizziamo:
AI, impatti su PA, sanità e industria
GenAI, parte di una strategia integrata – “La tecnologia dell’AI generativa può molto, ma non tutto – sostiene Bryan Harris, chief technology officer di Sas prevedendo per il 2024 che “le organizzazioni passeranno dal considerare l’AI generativa come una tecnologia a sé stante all’integrarla come complemento alle strategie di AI specifiche del proprio settore di riferimento”. A questo proposito, sui settori coinvolti, dichiara: “In ambito bancario, i dati di simulazione per gli stress test e l’analisi degli scenari aiuteranno a prevedere i rischi e a prevenire le perdite; nell’health care assisteremo alla creazione di piani di cura personalizzati; nel comparto manifatturiero, l’AI generativa potrà simulare la dinamica produttiva per individuare miglioramenti in termini di qualità, affidabilità, manutenzione, efficienza energetica e rendimento”.
AI strategica nella PA – “L’impatto dell’AI sulla forza lavoro comincerà a diventare evidente nella pubblica amministrazione – afferma Reggie Townsend, vice president Data Ethics Practice di Sas –. Oggi le istituzioni hanno difficoltà ad attrarre e trattenere i talenti dell’ambito dell’AI, soprattutto a causa degli alti stipendi che gli esperti del settore percepiscono, e si concentreranno quindi su un alto numero di assunzioni di figure competenti per supportare le azioni normative. E come le imprese, anche le istituzioni si rivolgeranno sempre più all’AI e agli analytics per aumentare la produttività, automatizzare i compiti basilari e mitigare la carenza di talenti”.
AI generativa per l’assistenza medica – “Per migliorare la salute e l’esperienza dei pazienti, nel 2024 le organizzazioni svilupperanno ulteriormente strumenti generativi basati sull’AI per la medicina personalizzata, come la creazione di avatar specifici per i pazienti da utilizzare negli studi clinici e la generazione di piani di trattamento personalizzati. Inoltre, si assisterà all’emergere di sistemi generativi basati sull’AI per il supporto alle decisioni cliniche, in grado di fornire indicazioni in tempo reale a fornitori e organizzazioni farmaceutiche”, sostiene Steve Kearney, Global Medical director di Sas.
Sanità pubblica, sostegno dal mondo accademico – “La sanità pubblica si sta modernizzando tecnologicamente a un ritmo senza precedenti. Che si tratti di esaminare un’overdose o di monitoraggio dell’influenza, l’utilizzo dei dati per anticipare gli interventi di salute pubblica è essenziale – commenta Meghan Schaeffer, National Public Health advisor and Epidemiologist di Sas –. La previsione e la modellazione stanno rapidamente diventando la base del lavoro della sanità pubblica, ma il governo ha bisogno di aiuto e questo può provenire dal mondo accademico. Assisteremo a un aumento dei ricercatori accademici che eseguono modelli e previsioni basati sull’AI per conto del governo”.
Cresce l’uso del digital twin, come spiega Jason Mann, vice president of IoT di Sas: “Tecnologie come l’AI e l’IoT analytics sono alla base di importanti settori dell’economia, tra cui l’industria manifatturiera, energetica e la pubblica amministrazione. Tanto gli operai quanto i dirigenti utilizzano queste tecnologie per trasformare enormi volumi di dati in decisioni migliori e più rapide. Nel 2024, l’adozione dell’AI e degli IoT analytics accelererà grazie a un uso più ampio della tecnologia dei digital twin, che analizzano i dati operativi e dei sensori in tempo reale e creano duplicati di sistemi complessi come fabbriche, smart city e reti energetiche. Con i gemelli digitali, le organizzazioni possono ottimizzare le proprie operazioni, migliorare la qualità dei prodotti, aumentare la sicurezza, incrementare l’affidabilità e ridurre le emissioni”.
Focus su finance e assicurativo
AI, cresce l’uso nel finance contro le frodi – “Anche se i consumatori segnalano una maggiore vigilanza sulle frodi, l’AI generativa e la tecnologia deepfake stanno aiutando i truffatori ad affinare il loro business – dichiara Stu Bradley, senior vice president of Risk, Fraud and Compliance Solutions di Sas –. I messaggi di phishing sono più curati; i siti web fake sembrano legittimi; un truffatore può clonare una voce con pochi secondi di audio utilizzando semplici strumenti online. Stiamo entrando nell’era oscura delle frodi, in cui le banche e le cooperative di credito cercheranno di recuperare il tempo perduto nell’adozione dell’AI, venendo incentivate da cambiamenti normativi che costringono le società finanziarie ad assumersi una maggiore responsabilità per l’aumento delle truffe App (authorized push payment) e altre frodi”.
Assicurazioni: l’AI contro il cambiamento climatico – Le perdite assicurate per disastri naturali hanno superato nel 2022 i 130 miliardi di dollari a livello mondiale. Le aziende assicurative ne risentono, come quelle statunitensi, sono sotto esame per aver aumentato i premi ed essersi ritirate da Stati duramente colpiti come la California e la Florida, a danno di decine di milioni di consumatori. “Per sopravvivere a questa crisi, gli assicuratori adotteranno sempre più spesso l’AI per sfruttare il potenziale dei loro archivi di dati, al fine di rafforzare la liquidità ed essere competitivi – sostiene Troy Haines, senior vice president of Risk Research and Quantitative Solutions di Sas –. Al di là dei vantaggi che otterranno nella tariffazione dinamica dei premi e nella valutazione del rischio, l’AI li aiuterà ad automatizzare e migliorare l’elaborazione dei sinistri, il rilevamento delle frodi, il servizio clienti e altro ancora”.
Sempre nel campo assicurativo, un corretto impiego dell’AI sarà determinante – Le previsioni di Franklin Manchester, Global Insurance Strategic advisor di Sas lo sottolineano: “In questo momento, gli assicuratori stanno introducendo sistemi autonomi in modo consistente, senza adattarli ai loro modelli di business, sperando che l’utilizzo dell’AI per liquidare rapidamente i sinistri possa compensare gli ultimi anni di scarsi risultati commerciali. Tuttavia, dopo i licenziamenti del 2023, il personale rimanente sarà troppo esiguo per poter esercitare la supervisione necessaria a implementare l’AI in modo etico e su scala. Il mito dell’AI come panacea scatenerà una serie di decisioni aziendali sbagliate che porteranno a un collasso aziendale, che potrebbe danneggiare irrimediabilmente la fiducia dei consumatori e delle autorità di vigilanza“.
Sfide digitali e impatti occupazionali
Shadow AI, la sfida per i Cio – “I Cio hanno lottato con lo shadow IT in passato e ora si troveranno ad affrontare la shadow AI, ovvero soluzioni utilizzate o sviluppate all’interno di un’organizzazione senza un’autorizzazione ufficiale o un monitoraggio da parte dell’IT. Alcuni dipendenti continueranno a utilizzare strumenti di AI generativa per aumentare la produttività e i Cio si interrogheranno quotidianamente su quanto debbano implementare questi strumenti di AI generativa e su quali siano le barriere da mettere in atto per salvaguardare le loro organizzazioni dai rischi associati”, dichiara Jay Upchurch, chief information officer di Sas.
AI per il marketing responsabile – Anche il marketing deve essere responsabile, lo sostiene Jennifer Chase, chief marketing officer di Sas. “Se da un lato l’AI offre la promessa di migliorare i programmi di marketing e pubblicità, dall’altro sappiamo che dati e modelli distorti generano risultati distorti. Se create o utilizzate l’AI, siete responsabili delle conseguenze della sua applicazione – ribadisce il manager -. Ecco perché tutti i marketer, a prescindere dalle conoscenze tecniche, possono esaminare model card (una sorta di elenco degli ingredienti per l’utilizzo dell’AI che Sas sta implementando), verificare che i loro algoritmi siano efficaci e corretti, e modificarli se necessario”.
AI multimodale e simulativa – “L’integrazione di testo, immagini e audio in un unico modello è la prossima frontiera dell’AI generativa. Conosciuta come AI multimodale, è in grado di elaborare simultaneamente una vasta gamma di input, consentendo applicazioni più consapevoli del contesto per un processo decisionale efficace – dichiara Marinela Profi, AI/Generative AI Strategy advisor di Sas parlando ad esempio la generazione di oggetti, ambienti e dati spaziali in 3D. “Questo avrà applicazioni nella realtà aumentata, realtà virtuale e nella simulazione di sistemi fisici complessi come i gemelli digitali”.
AI, fonte di nuova occupazione – Tutto questo avrà un forte impatto sul mondo lavorativo. “Nel 2023 ci si preoccupava dei posti di lavoro che l’AI avrebbe potuto eliminare. Nel 2024 la conversazione si focalizzerà invece sui posti di lavoro che l’AI può creare – afferma Udo Sglavo, vice president of Advanced Analytics di Sas, portando l’esempio della prompt engineering, che mette in relazione il potenziale di un modello con la sua applicazione nel mondo reale. “L’AI aiuta i lavoratori di tutti i livelli e ruoli a essere più efficaci ed efficienti. Sebbene le nuove tecnologie dell’AI nel 2024 e oltre possano causare alcune interruzioni a breve termine nel mercato del lavoro, esse daranno anche vita a molti nuovi posti di lavoro e a nuovi ruoli che contribuiranno a guidare la crescita economica”.
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