La Commissione Europea pone obiettivi sfidanti anche al nostro Paese per rendere gli edifici più sostenibili, sicuri e connessi. Una scommessa che non riguarda solo le abitazioni ma anche tutti gli spazi di coworking e che è strettamente correlata al tema dell’efficientamento, nel senso più esteso del termine. Per questo il tema smart building è sempre più oggetto di attenzione con un valore stimato per tutta la filiera, che già ora ogni anno genera circa 130 miliardi di euro di fatturato. Nello specifico, quando si parla di coworking, si stima che il settore registrerà una crescita annua del 17% (fonte: Industry Research) fino al 2028, e avrà un valore di 24 miliardi di dollari entro il 2030, rispetto ai 6,9 miliardi del 2021. Solo quest’anno si contano 41mila spazi di coworking attivi a livello globale (fonte: Statista). 

La domanda di spazi di coworking segue la traiettoria del lavoro ibrido, che incontra la soddisfazione sia dei datori di lavoro, sia dei dipendenti. Aggiungiamo altri numeri su alcune delle evidenze più interessanti: secondo un recente studio di Cipd, l’83% delle aziende in UK adotta già pratiche di lavoro ibride. E la Francia è in testa alla classifica dei Paesi che adottano il lavoro ibrido, seguita dal Canada. Negli Usa, invece, si stima che il 40% dei dipendenti remote capable (quelli il cui ruolo non è legato a una sede specifica) lavori da remoto almeno un giorno alla settimana (fonte: Gallup). Arriviamo all’Italia: sono 3,6 milioni i lavoratori da remoto. Il 44% ha sperimentato luoghi diversi da casa propria come gli spazi di coworking. Allo stesso tempo il numero crescente di lavoratori a distanza chiede di emulare l’esperienza collaborativa digitale e sociale che otterrebbe da uno spazio di lavoro tradizionale e ha bisogno di uffici iperconnessi ed efficienti dal punto di vista energetico.

Cresce l’esigenza quindi anche di rimodellare gli spazi e architetti e progettisti alimentano l’evoluzione dello smart building per massimizzare l’efficienza energetica, adattare gli ambienti ai cambiamenti di comportamento e consentire la connessione a infrastrutture digitali sicure. Juniper Research in proposito prevede che, entro il 2026, 150 milioni di edifici adotteranno tecnologie per gli edifici intelligenti (+150% tra il 2022 e il 2026). Insieme a queste esigenze saranno da considerare quelle di socialità. I lavoratori manifestano il bisogno di contatti sociali, di non sentirsi disconnessi e soli. E lo spazio di coworking ben strutturato offre opportunità di networking, collaborazione, concentrazione e aumento della produttività, promuovendo al contempo un forte senso di comunità. Questi spazi devono presentare altri vantaggi fondamentali: l’accesso alle più recenti tecnologie digitali di rete, collaborazione e connettività – senza la necessità di investire direttamente – e l’esperienza di un’infrastruttura verde e sostenibile. La connettività mobile 5G gioca quindi un ruolo chiave.

Per questo Colt Technology Services propone soluzioni di rete privata 5G in grado di fornire prestazioni e sicurezza a supporto delle applicazioni, anche quelle più impegnative come AR e VR e quelle di video collaboration, fondamentali all’interno degli spazi di coworking. Le stesse soluzioni indirizzano inoltre anche il tema della sostenibilità degli edifici, del real estate. Si tratta in questi casi di sfruttare il potenziale di Internet of Things e i dati generati dagli apparati all’edge, per un’esperienza automatizzata e connessa. Servono reti strutturate e applicazioni digitali in grado di sfruttare l’AI. E serve raccogliere e analizzare dati significativi in tempo reale su una serie di fattori, dalle emissioni all’utilizzo dell’acqua, disponendo della larghezza di banda necessaria e della bassa latenza per misurare e comunicare i risultati in tempo reale.

Colt, il progetto private 5G a Parigi per il coworking

Un caso concreto di quanto spiegato è il progetto che Colt ha realizzato a Parigi con l’azienda immobiliare di coworking Icade e un consorzio di partner. Lo introduce così Carlo Azzola, Ceo Colt Technology Services Italia: “Colt lavora sul tema degli smart building, non solo supportando le imprese nel rendere i propri edifici ]…[ performanti ed efficienti nel connettersi tra loro, ma sviluppando anche innovativi progetti in ambito smartworking”.

Carlo Azzola, AD di Colt Italia
Carlo Azzola, AD di Colt Italia

A Parigi, nel quartiere finanziario La Défense, si sono sperimentati vantaggi e opportunità di una rete privata standalone 5G end-to-end. L’esperienza, riuscita, ha rappresentato il banco di prova per portare la connettività digitale 5G sicura e ultra-affidabile a bassa latenza. Nel progetto Colt ha guidato il consorzio ed è stata responsabile della connettività Wan, compresi i servizi di temporizzazione 5G e di piattaforma edge per l’implementazione di reti Open Ran (Radio Access Network, architettura che consente a diversi fornitori di interconnettersi e fornire i propri componenti, servizi e competenze specifiche) e di reti virtuali 5G standalone core.

Nel 5G privato la sicurezza è componente intrinseca: crittografia e autenticazione basata su Sim nelle reti cellulari private consentono misure che eliminano efficacemente gli attacchi basati sulle credenziali. Inoltre, l’architettura si basa sulla tecnologia private edge computing, presso il cliente come nell’infrastruttura centrale di Colt. E le applicazioni e le funzioni Open Ran sono tutte distribuite sulla piattaforma Private Edge. Non serve quindi ricorrere a soluzioni sul cloud pubblico che aprirebbero in un certo senso il fronte da proteggere. Concretamente, l’infrastruttura così pensata è stata testata su diversi casi d’uso: connettività 5G indoor, l’uso di robot nell’ambiente d’ufficio, AR/VR al servizio dei gestori delle strutture.

Chi ha utilizzato gli spazi di coworking, insieme ai gestori, ha beneficiato di connettività 5G erogata tramite hotspot Airspan Airspot 7621 Indoor 5G, della possibilità di utilizzare una soluzione di telepresenza mobile negli uffici per fornire accoglienza e assistenza a distanza ai clienti che possono utilizzare il robot di telepresenza installato nei locali per interagire con i team di ricezione e assistenza remota. Oltre a questo soluzioni di collaboration e videoconferenza Ultra HD ed infine la possibilità di visitare, configurare e proiettarsi nei futuri siti in affitto utilizzando una piattaforma 3D.

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