Il futuro della medicina di emergenza passa da Pisa. Nell’Area della Ricerca del Cnr, presso l’Istituto di Fisiologia Clinica (Cnr-Ifc), si è da poco conclusa la sperimentazione del progetto pilota Smart Ambulance, un’iniziativa che si inserisce nel più ampio contesto del programma europeo TrialsNet e che vede l’ambulanza diventare un nodo clinico intelligente, connesso in tempo reale con specialisti ospedalieri grazie a tecnologie avanzate, alla realtà aumentata ed alle reti mobili Beyond 5G.

Il contesto

La sperimentazione si è svolta in un ambiente reale, operativo, con il coinvolgimento diretto della Pubblica Assistenza di Pisa che ha messo a disposizione ambulanza e personale sanitario per la simulazione di un’emergenza cardiologica. L’obiettivo: testare in campo una nuova modalità d’intervento, nella quale le potenzialità della connettività ultraveloce si combinano con strumenti diagnostici e tecnologie immersive, consentendo di anticipare la presa in carico specialistica del paziente già durante il trasporto. Un’ambulanza, quindi, che non si limita più alla funzione di trasporto e prima assistenza, ma che diventa protagonista attiva del processo clinico, in un sistema sanitario sempre più distribuito, interconnesso e in tempo reale.
Tutta la sperimentazione rientra nello Use Case 8 – Smart Ambulance del progetto europeo TrialsNet (Trials Supported by Smart Networks Beyond 5G), iniziativa finanziata dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon-JU-Sns-2022 e coordinata da Ericsson Italia. L’obiettivo generale del progetto è quindi quello di sperimentare, in ambito reale, le applicazioni e le potenzialità delle reti mobili di nuova generazione –appunto, le reti cosiddette Beyond 5G – nei contesti più critici, tra cui sanità, sicurezza e pubblica utilità. Lo Use Case 8 si concentra in particolare sull’ambito dell’e-health in mobilità e indaga come l’integrazione tra rete, dispositivi intelligenti e piattaforme immersive possa supportare diagnosi e interventi in ambienti dinamici e complessi come l’ambulanza. Un contesto in cui latenza, qualità della trasmissione, affidabilità e interoperabilità sono requisiti non negoziabili. A Pisa, questo scenario è diventato realtà grazie alla collaborazione tra diversi attori istituzionali e tecnologici, ciascuno con un ruolo chiave nella progettazione, implementazione e verifica del sistema.

Smart Ambulance, gli attori in campo

Il progetto pilota Smart Ambulance rappresenta un caso concreto di cooperazione tra soggetti scientifici, industriali e sanitari. Ericsson Italia, in qualità di coordinatore di TrialsNet, ha messo a disposizione la propria infrastruttura tecnologica, con soluzioni avanzate di orchestrazione end-to-end delle reti Beyond 5G. L’architettura di rete progettata è in grado di garantire la stabilità della connessione anche in mobilità e in contesti geografici potenzialmente disagiati, come quelli che spesso caratterizzano le aree di intervento delle ambulanze. A supporto di questa rete Tim, che ha fornito le infrastrutture di rete mobile e la connettività necessaria per i test. La presenza di un operatore nazionale ha permesso quindi di verificare la compatibilità e la robustezza del sistema anche in condizioni di reale esercizio. Il contributo scientifico è stato fornito dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr, che ha collaborato alla progettazione clinica del trial, e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, specializzata nella progettazione di sistemi di realtà aumentata. Proprio questa tecnologia ha avuto un ruolo centrale nella sperimentazione, permettendo agli operatori sanitari a bordo dell’ambulanza di interagire in tempo reale con specialisti ospedalieri grazie all’uso di visori immersivi. Sul fronte clinico, la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, eccellenza italiana nel trattamento delle patologie cardiologiche, ha curato la validazione delle soluzioni adottate, verificandone l’efficacia diagnostica e terapeutica nel caso simulato di un paziente affetto da Stemi cardiaco (ST-Elevation Myocardial Infarction), una grave forma di infarto.

A rendere possibile il trial in condizioni operative reali è stata infine, come già accennato, la Pubblica Assistenza di Pisa che oltre a mettere a disposizione i mezzi, ha portato in campo i suoi operatori e le competenze necessarie per simulare il soccorso in un contesto realistico. Una sinergia tra mondi diversi che ha consentito di testare l’intero flusso: dall’intervento sul paziente, alla trasmissione dati, fino alla ricezione ospedaliera.

Il ruolo delle tecnologie

Il cuore tecnologico della sperimentazione è rappresentato da un’infrastruttura di rete avanzata, capace di sostenere la trasmissione in tempo reale di grandi volumi di dati clinici, immagini diagnostiche e video ad alta definizione, con una latenza estremamente bassa. Questo requisito è fondamentale per garantire che la collaborazione tra il personale sanitario a bordo e lo specialista remoto sia fluida e immediata.
All’interno dell’ambulanza sono stati installati dispositivi audio-video di nuova generazione, tra cui visori di realtà aumentata e virtuale, in grado di integrare il campo visivo del soccorritore con elementi digitali. L’operatore sanitario, indossando il visore, può così ricevere istruzioni, visualizzare dati in overlay, e condividere in tempo reale il proprio punto di vista con il medico a distanza.

Smart Ambulance - L'utilizzo della realtà aumentata da remoto a supporto del personale in Smart Ambulance
Smart Ambulance – L’utilizzo della realtà aumentata da remoto a supporto del personale in Smart Ambulance

Durante il trasporto del paziente, l’ambulanza trasmette segnali vitali, immagini ecografiche e altre informazioni diagnostiche, che vengono analizzate in tempo reale da specialisti in sede ospedaliera. Gli operatori, grazie al feed video bidirezionale e alla bassa latenza garantita dalla rete Beyond 5G, possono fornire indicazioni operative immediate, accelerando la diagnosi e suggerendo i primi interventi terapeutici. Nel caso specifico simulato a Pisa, è stato possibile avviare una prima diagnosi cardiologica avanzata già a bordo, grazie all’utilizzo di strumenti diagnostici per patologie cardiache. Un salto qualitativo che trasforma il trasporto in un momento clinico attivo e potenzialmente salvavita.

Benefici e vantaggi

La sperimentazione della Smart Ambulance offre una dimostrazione tangibile dei vantaggi che la sanità connessa può offrire in contesti di emergenza.
Il primo beneficio riguarda la riduzione dei tempi di intervento. La possibilità di avviare una valutazione clinica specialistica durante il tragitto verso l’ospedale consente di anticipare decisioni critiche e predisporre l’accoglienza del paziente con informazioni aggiornate. In scenari come l’infarto Stemi, dove ogni minuto può fare la differenza, la tempestività può tradursi direttamente in vite salvate.

Un secondo vantaggio è rappresentato dalla maggiore precisione e sicurezza delle operazioni. La presenza costante dello specialista remoto, che può osservare e guidare in tempo reale l’operatore a bordo, riduce il margine di errore e aumenta l’aderenza ai protocolli, anche in condizioni di stress.

Smart Ambulance
Smart Ambulance – Una fase del soccorso nella sperimentazione 

Terzo punto di forza è la continuità assistenziale. La trasmissione continua dei dati clinici permette di mantenere il paziente al centro del processo, evitando interruzioni o duplicazioni di esami, e garantendo una gestione più efficiente delle risorse ospedaliere. Infine, il progetto rappresenta un modello replicabile. Le soluzioni adottate possono essere estese ad altri scenari di emergenza sanitaria, anche in contesti rurali o geograficamente complessi, contribuendo a superare le disuguaglianze di accesso ai servizi sanitari avanzati.

Sanità digitale distribuita

La sperimentazione condotta a Pisa nell’ambito del progetto Smart Ambulance dimostra come la combinazione tra reti di nuova generazione e tecnologie immersive possa ridefinire in profondità il concetto stesso di intervento sanitario in mobilità. Un’ambulanza connessa, attrezzata e intelligente è in grado di offrire un primo livello di cura specialistica già prima dell’arrivo in ospedale, aprendo la strada a un modello di sanità distribuita, proattiva e interconnessa. La medicina di emergenza del futuro passa da qui ed il caso d’uso Smart Ambulance dimostra che è possibile trasformare i veicoli di soccorso in nodi intelligenti della rete clinica, anticipando diagnosi e migliorando la qualità della risposta anche nei contesti più critici. L’esperienza di Pisa nell’ambito dei TrialsNet si candida a diventare un benchmark europeo per l’evoluzione della sanità digitale applicata all’emergenza. Un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, tra ricerca scientifica e industria, in cui la tecnologia è al servizio della vita.

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