Si sono ufficialmente aggiudicati le frequenze a 700 MHz per il 5G i tre operatori Iliad, TIM e Vodafone fino a 2037, con la possibilità di proroga al 2045.
Si tratta delle frequenze più importanti per la diffusione dei servizi IoT e la penetrazione della banda ultra larga anche nelle zone più lontane dalle città, che gli operatori potranno però usare dal 2022.

“Dopo la sesta tornata di rilanci si è chiusa la procedura di gara per la banda 700 FDD per i blocchi generici con un introito totale di 1.363.436.396,00 euro a cui si aggiunge il blocco riservato già aggiudicato alla società Iliad Italia S.p.A. per un importo pari a 676.472.792,00 euro” fa sapere in una nota il ministero dello Sviluppo economico, per un totale di 2.039.909 miliardi di euro.

Restano esclusi Fastweb, Wind 3, Open Fiber e Linkem, operatori ammessi alla gara ma che non hanno presentato alcuna offerta per la banda a 700 MHz, nonostante sia quella più ambita per le area di sviluppo legate a IoT, smart city, Industria 4.0.

Ora si attende l’assegnazione delle bande 3,7 GHz e 26 GHz, che saranno le prime frequenze a essere disponibili per il 5G, il 31 dicembre di quest’anno: per il primo lotto si sono fatte avanti Telecom Italia e Iliad per un totale di 277 milioni di euro; per la banda a 26 GHz si prevede invece una battaglia commerciale allargata tra Telecom Italia, Fastweb, Iliad, Wind Tre e Vodafone, con oltre 163,3 milioni di euro, mentre non hanno lanciato alcuna offerta Linkem e Open Fiber.  “E’ apparsa ancora molto vivace la competizione sulla banda 3700 MHz, che ad oggi ha raggiunto un ammontare complessivo di 786.130.000,00 euro” aggiunge in un comunicato il Mise.

Ad oggi, l’ammontare totale delle offerte vincenti è di quasi 3 miliardi di euro (2.989.732.258 euro) superiori alle attese del 5,2% rispetto alle offerte iniziali, grazie ai miglioramenti competitivi (+508.729.454,00 euro).

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PROCEDURA PER L’ASSEGNAZIONE DI DIRITTI D’USO DELLE FREQUENZE

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