Oggi i nemici sono oltre i perimetri tradizionali, oltre terra, mare e cielo. E’ Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, che a Cybertech Europe 2018 affronta il tema della cybersicurezza, parlando di resilienza e collaborazione. “La protezione del dominio cibernetico è un aspetto fondamentale per garantire la resilienza delle infrastrutture critiche, la sicurezza della pubblica amministrazione, delle imprese e del singolo cittadino, la crescita economica di un Paese”. Un settore che richiede la cooperazione di tutti perché conta 1.127 attacchi gravi nel 2017, prevalentemente rivolti verso target economici e statali che hanno generato una spesa totale in investimenti in sicurezza informatica, per proteggersi dal cybercrime, superiore ai 100 miliardi di dollari. Una vera economia. “Il cyberspazio e la cybersecurity hanno una rilevanza strategica – precisa -. Una scenario in cui il ruolo dei system provider e dell’industria è cruciale per frenare gli attacchi non solo nei confronti di aziende private ma anche del public sector e dell’ambito governativo, mettendo in pericolo la sicurezza nazionale”.

Cybertech Europe 2018 - Alessandro Profumo, Ceo di Leonardo
Cybertech Europe 2018 – Alessandro Profumo, Ceo di Leonardo

Per Profumo si deve essere proattivi, creare un ambiente in grado di anticipare le minacce, facilitare la diffusione dei dati e la conoscenza tra le parti, collaborare. “Per garantire un cyberspazio sicuro e resiliente non dobbiamo semplicemente proteggere il perimetro in modo tradizionale, ma essere utilizzare nuove tecnologie, analisi comportamentalo, algoritmi automatizzati, creando un framework in cui tutti si ritrovano per collaborare, con stesse linee guida e priorità”.

Europa e Nato

Un percorso in cui Profumo sottolinea strategico sia l’impegno dei singoli governi sia quello dell’Europa nel formare nuovi profili e competenze. Un buon segnale il nuovo European Cybertech Accord varato ad aprile, così come la proposta a metà settembre della nascita dell’European Cybersecurity Research & Competence Network con risorse del mondo industriale e non, aperto al contributo di centri nazionali e startup per creare una community per contrastare in modo coordinato il cybercrime, in ottica open innovation, collaborativa con  pubblico e privato.

“L’Europa ha un ruolo chiave nel definire regole e buone pratiche per la creazione di un unico mercato europeo in grado di alzare il livello di sicurezza. Ad oggi la commissione europea con il nuovo programma destinato alla cybersecurity ha già messo in campo 2 miliardi di euro dei 9,2 miliardi del Digital Europe Program. Bisogna accelerare anche sulle competenze in materia di sicurezza e noi giochiamo un ruolo in questo scenario, traversale su più aree di intervento” precisa Profumo. Non da meno è il ruolo della Nato che ha affiancato ai perimetri tradizionali da proteggere – aria, terra e mare – anche il cyberspazio. “Sarà strategico ora che la Nato inserisca investimenti in cybersecurity tra i suoi obiettivi di spesa, andando ad attingere investimenti dalla quota di Pil che i paesi membri dell’alleanza dedicano alla sicurezza nazionale” precisa.

La strategicità del tema cybersecurity – che ha radunato a Cybertech Europe 2018 per due giorni esponenti da 40 paesi – ha portato Leonardo a fare confluire nella sua Divisione Cyber Security, ubicata a Genova, la LoB Cyber Security & ICT Solutions e la LoB Homeland Security & Critical Infrastructures della Divisione Sistemi per la Sicurezza e le Informazioni (SSI). Una divisione, ad interim sotto la responsabilità di Norman Bone, a diretto riporto dell’amministratore delegato.

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