Internet è composta da migliaia di reti pubbliche e private di tutto il mondo. Da quando ha visto la luce nel 1984, sulla rete è transitato una quantità di traffico di dati enorme, pari a oltre 4,7 zettabyte. Eppure, in base alle previsioni delineate da Cisco nel suo studio Visual Networking Index (VNI), siamo solo all’inizio. Entro il 2022, infatti, sulle reti globali transiterà più traffico IP di quanto ne sia passato nei 32 anni di Internet precedenti messi insieme. 

Jonathan Davidson, Senior VP and General Manager, Service Provider Business, Cisco
Jonathan Davidson, Senior VP and General Manager, Service Provider Business, Cisco

Le dimensioni e la complessità di internet continuano ad aumentare in modi che non si sarebbero potuti immaginare. Da quando abbiamo iniziato a produrre le previsioni VNI nel 2005, il traffico è aumentato di 56 volte, con un tasso di crescita annuale composto pari al 36%: una crescita travolgente, prodotta dal numero sempre crescente di persone, device e applicazioni che accedono alle reti IP”, dichiara Jonathan Davidson, Senior Vice President and General Manager, Service Provider Business, Cisco.

 

I driver della crescita esponenziale 

Paolo Campoli, Sales Senior Director, Global Service Provider di Cisco
Paolo Campoli, Sales Senior Director, Global Service Provider di Cisco

Ci sono quattro trend chiave che spiegano la crescita inarrestabile del traffico internet, spiega Paolo Campoli, Sales Senior Director, Global Service Provider di Cisco: Ci sono più persone che usano la rete e in parallelo la digitalizzazione in tutti i settori dell’economia fa aumentare in modo esponenziale il numero di device connessi; la larghezza di banda continua a espandersi a fronte di un traffico che per la maggior parte è generato da contenuti video, i più “esigenti” in termini di uso della rete”.

Le stime di Cisco a livello globale prevedono, infatti, che nel 2022 gli utenti internet saranno 4,8 miliardi (il 60% della popolazione mondiale), contro i 3,4 miliardi del 2017 (corrispondenti al 45% della popolazione mondiale).

I driver dell'aumento del traffico dati
Visual Networking Index (VNI) Cisco – I driver dell’aumento del traffico dati

Inoltre, le velocità di connessioni in banda larga, Wi-Fi e mobile raddoppieranno o più e saranno online più di 28 miliardi tra device e connessioni (erano 18 miliardi nel 2017), di cui oltre la metà saranno machine-to-machine.

La crescita del numero di device e connessioni a livello globale (2017 – 2022)
Visual Networking Index (VNI) Cisco – Crescita numero device e connessioni a livello globale (2017-2022)

Ma il vero motore di questa impennata di traffico IP sarà rappresentato dai contenuti video: il traffico IP video infatti quadruplicherà entro il 2022 arrivando a pesare l’82% del traffico totale, rispetto al 75% registrato nel 2017. Questo dato include tutte le forme di IP video, tra cui Internet video, IP VoD, scambio di video tramite file sharing, gaming e applicazioni di video conferencing.

Da evidenziare come una spinta significativa al traffico IP video deriverà in particolare dal settore del gaming: i download di videogiochi rappresenterà il 4% di tutto il traffico IP entro il 2022.

La crescita del traffico IP Video per tipologia di applicazione a livello globale (2017 – 2022)
Visual Networking Index (VNI) Cisco – Crescita traffico IP Video per tipologia di applicazione a livello globale (2017–2022)

Il trend in Italia

Le stime di Cisco prevedono che la popolazione italiana connessa ad Internet passerà dal 71% nel 2017 all’84% nel 2022. Inoltre, il traffico IP che transiterà sulla Rete crescerà del 25% tra il 2017 e il 2022 e ci saranno 513,5 milioni di device connessi, di cui il 72% saranno machine-to-machine. Per lo stesso periodo, le previsioni sull’andamento del traffico IP Video in Italia vedono una crescita del 28% tra 2017 e 2022, per un peso complessivo sul totale del traffico IP pari all’80% (era il 70% nel 2017).

“Per gestire tutta questa domanda e le conseguenze che comporta in termini di sicurezza e gestione della rete dobbiamo cambiare radicalmente approccio: cercare nuove soluzioni, con intelligenza all’Edge della rete e con reti dotate di sicurezza intrinseca, che non richiedano ai clienti l’uso di software o competenze particolari ma forniscano la sicurezza in maniera nativa, riducendo le barriere e stimolando ulteriormente l’adozione dei servizi digitali” conclude Campoli.

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