Apre Dell Technologies World a Las Vegas davanti ai 15.000 partecipanti da tutto il mondo, provenienti da 122 paesi, con più di 4.000 channel partner, 250 analisti e giornalisti. Tecnologia pura è il tema della tre giorni, che non preclude però tematiche di impatto più ampio, dai temi della sostenibilità al connubio tra Diversity & Technology, in materia di inclusione.
Michael Dell (ceo dell’azienda) e Pat Gelsinger (ceo di Vmware) animano insieme la plenaria. Non solo ripercorrono il valore dell’intero portfolio – Dell, Dell Emc, Pivotal, Rsa, Secureworks, Virtustream e Vmware – ma ribadiscono che proprio l’integrazione fra le diverse anime (ereditate negli anni) permette a Dell Technologies oggi di presentarsi come vendor “essenziale” di infrastruttura (fonte Michael Dell).
Un approccio che ha subìto un’accelerazione dall’acquisizione di Emc nel 2016 (ormai digerita) ridefinendo alla fine il modello di business della nuova Dell Technologies, che mantiene una forte presenza sia nel mondo enterprise sia nel segmento commercial delle aziende di fascia media e piccola. E che oggi in ottica di integrazione annuncia due importanti novità: la nascita della piattaforma cloud di casa (Dell Technologies Cloud) a testimoniare che ormai il cloud è la scelta assodata per chi trasforma il proprio business e la nuova importante partnership con Microsoft che permette ai clienti di spingere l’integrazione nel mondo hybrid multi cloud. Andiamo per passi.
Il punto di vista del Ceo
Cambia il claim del Dell Technologies World – da “Make it Real” del 2018 a “Real Transformation” del 2019 – anche se il filone dei contenuti si riconferma lo stesso. Uomo al centro, spinta su AI, machine learning, deep learning, data, storage e infrastruttura.
Lo scorso anno era stato ribadito il percorso dell’offerta di Dell al 2030 partendo dai quattro pilastri che accompagnano la trasformazione delle aziende oggi – Digital Transformation, IT Transformation, Security Transformation e Workforce Transformation – quest’anno Michael Dell ritorna sul tema della digital transformation a 360 gradi, in un momento che definisce “propizio” per la trasformazione del business delle aziende (spinto dall’IT) in una sorta di “ottimismo tecnologico”.
“Oggi la tecnologia accelera non solo la trasformazione delle aziende ma anche il cambiamento della società – esordisce il Ceo –. Negli ultimi decenni sono stati fatti progressi significativi in termini di Gdp globale e umano (vaccini, aspettative di vita, sanità) ma nelle prossime tre decadi i progressi saranno ancora maggiori e innalzeranno i livelli raggiunti precedentemente, grazie all’intelligenza artificiale applicata nei vari ambiti. Noi siamo tecnologicamente responsabili degli sviluppi futuri dell’umanità e possiamo creare un digital twin della realtà grazie a AI, machine learning, data e analyics che assicura alla tecnologia il ruolo di capire, studiare e amplificare i benefici per l’uomo. La tecnologia migliora la nostra vita sotto tutti i punti di vista”.
Grandi esempi, come l’americana Draper che, elaborando la quantità di dati ricavati dalle emissioni di un incendio disastroso in California, ha saputo arginare le sostanze tossiche post incendio e portare beneficio al pianeta. “La tecnologia può definire nuovi modelli e nuovi servizi, deve lavorare per il progresso. I dati sono esplosi e crescono velocemente più di qualsiasi altra risorsa. Bisogna tradurre i dati in azione”. Ovunque siano, nell’edge, nel core o nel cloud.
E questo valore deriva sia dall’integrazione tra le tecnologie (come vedremo con Dell Technologies Cloud) ma anche dalle partnership con aziende storicamente rivali (Microsoft) che spingono i clienti a spostarsi verso il cloud, facendo tesoro degli investimenti fatti in passato.
Il punto di vista del Cfo
Il valore dell’integrazione è sicuramente un aspetto che ha coinvolto tutte le linee di business di Dell Technologies, come racconta Tom Sweet, Cfo dell’azienda, in un incontro a porte chiuse con giornalisti e analisti. “Abbiamo lavorato in questi anni sulla parte di integrazione tra le tecnologie – precisa Sweet – e siamo soddisfatti dei risultati dell’anno fiscale appena chiusosi (90,6 miliardi di dollari, con un incremento del 15%, ndr). Mettendo insieme le nostre diverse tecnologie riusciamo ad avere un’unica posizione forte sul mercato, confermandoci partner strategici per molti nostri clienti nel loro processo di trasformazione. Anche per la comunità finanziaria questa capacità di integrare le diverse tecnologie è un differenziatore importante dai nostri competitor. Dobbiamo trarre vantaggio da questa posizione”.
I cambiamenti societari negli ultimi anni – il tira e molla tra essere azienda pubblica e privata che si è concluso con il ritorno in borsa e la quotazione di Dell Technologies al Nyse lo scorso dicembre – sono stati altalenanti come i comportamenti delle aziende clienti. Oggi la direzione verso il public cloud è più marcata, lo confermano dati di Gartner e Idc. “In base a come i nostri clienti consumano e utilizzano la tecnologia abbiamo modificato il nostro business model – continua il Cfo -. I clienti guardano sempre più motivati le dinamiche di public cloud, non acquistano più server come in passato, questo ci ha spinto a re-indirizzare il nostro business. Resettare le aspettative dell’azienda, trasformando il business pc e server verso qualcosa di più rilevante, strategico, per innalzare le capacità dei nostri clienti. E’ un viaggio anche per noi, non un punto di arrivo, ma sono ottimista, convinto che i clienti capiscano i vantaggi di questo approccio”.
Legame forte con Vmware
Si innesta qui il primo annuncio tecnologico della giornata. Nasce Dell Technologies Cloud, una nuova famiglia di soluzioni di infrastruttura cloud per semplificare lo sviluppo e la gestione di ambienti di cloud ibridi, che combina le infrastrutture di Vmware e di Dell Emc. Il nuovo portfolio si compone della Dell Technologies Cloud Platform e di Vmware Cloud on Dell Emc, per offrire un’infrastruttura cloud as a service, semplice, sicura e scalabile.
Sviluppato congiuntamente e offerto da Dell Technologies, Vmware Cloud on Dell Emc (dotato delle soluzioni di VMware vSphere, vSAN e NSX su infrastruttura iperconvergente VxRail di Dell Emc) sarà un servizio completamente gestito da Vmware e consentirà alle aziende di usufruire dell’infrastruttura in ambienti data center ed edge on-demand come un servizio di cloud pubblico tramite un pannello di controllo hybrid cloud. “VMware Cloud on Dell Emc combina la semplicità, l’agilità e il risparmio del cloud pubblico con la sicurezza, il controllo e le prestazioni dell’infrastruttura on-premise. Questo approccio unico semplificherà l’esperienza dei clienti consentendo loro di usufruire del servizio in modo rapido, con la massima agilità ed efficienza” precisa Pat Gelsiger, ceo di Vmware.
In pratica, la Dell Technologies Cloud Platform propone ai clienti di gestire la complessità di più cloud, con una infrastruttura consistente, senza doversi preoccupare di dove siano accasati i workload, se in cloud pubblici o privati. “Secondo Idc, oltre il 70% delle aziende utilizza più ambienti cloud vivendo una complessità nel gestire i diversi cloud, mentre l’83% degli utenti vorrebbe una infrastruttura più semplice da gestire – precisa Jeff Clarke, vice chairman of products and operations di Dell Technologies -. Per molte aziende la crescente complessità degli ambienti cloud è un problema e con Dell Technologies Cloud, che mette insieme le soluzioni Dell Emc e Vmware, siamo in grado di offrire una esperienza unica di gestione unificata di un’ambiente di cloud ibrido, permettendo ai clienti di mantenere ampio controllo nel loro viaggio verso il multicloud”. Un approccio garantito da integrazione di hardware, software, servizi (sicurezza, data proection, lyfecycle management, supporto, formazione) e opzioni di consumo.
Secondo Dell, i benefici per le aziende che adottano Dell Technologies Cloud Platform saranno diversi. Potranno essere più agili (nelle fasi di provisioning, gestione a orchestrazione delle applicazioni in ambiente multicloud, con la flessibilità di allocare i workload dove preferiscono), potranno innovare più velocemente (dal momento che Vmware Cloud Foundation è ora disponibile nativamente per Dell Emc VxRail), potranno migliorare gli economic (gestendo le applicazioni seamless nei vari cloud, eliminando le ridondanze e pagando secondo il modello IT as a service attraverso i Dell Financial Services), infine potranno ridurre i rischi per il business (con la sicurezza by design integrata e la gestione automatizzata del lifecyle management).
Partnership con Microsoft
A sorpresa sul palco del Dell Technologies World arriva Satya Nadella, ceo di Microsoft, accanto a Michael Dell e Pat Gelsinger per annunciare la partenrship tra Dell Technologies e Microsoft (dopo quella già rafforzatata tra Vmware e AWS, allo scorso Vmworld 2018) per aiutare i clienti ad osare in modo più deciso la trasformazione cloud.
Le nuove Azure Vmware Solutions oltre ad allargare l’offerta rafforzano la collaborazione tra Vmware e Microsoft nel digital workspace nell’ottica dell’integrazione cloud, spingendo produttività, sicurezza, opportunità di nuovi sviluppi legati a cloud, AI e Iot.
“Il cloud aiuterà la trasfomazione di qualsiasi industry” è l’approccio dei tre manager: il retail sta diventando sempre più personalizzato, la banca sempre più seamless, la sanità predittiva e preventiva. Una rivoluzione digitale che richiede ai vendor di essere più flessibili per indirizzare maggiori esigenze dei clienti e creare soluzioni che siano customer centriche in ottica di migliorare il business, ottimizzando gli investimenti in soluzioni già presenti nei loro ambienti.
La partnership con Dell Technologies fornisce ai clienti una esperienza nativa e certificata Vmware su Microsoft Azure e prevede che le due aziende svilupperanno e supporteranno in modo nativo le infrastrutture Vmware su Azure e che i clienti di Microsoft 365 e di Vmware Workspace One potranno gestire Office 365 su tutti i device ottimizzando il digital workspace. In questo modo Vmware Workspace One entra nell’ecosistema di Microsoft 365 e clienti potranno gestire e mettere in sicurezza la propria produttività attraverso l’integrazione tra Microsoft Intune e Azure Active Directory.
Tecnicamente le Azure Vmware Solutions saranno costruite su Vmware Cloud Foundation e sviluppate in Azure. In questo modo i clienti capitalizzano lo sviluppo fatto con Vmware sull’infrastruttura Iaas di Microsoft: potranno gestire lo spostamento di workload di Vmware da qualsiasi ambiente on premise ad Azure senza dovere riscrivere applicazioni e operation.
Una partnership che vede allienati i tre ceo. Secondo Michael Dell questo impegno congiunto “semplifica l’intero ambiente tecnologico dei clienti” e conferma l’obiettivo di fornire “una singola vista dall’edge, al core, fino al cloud con una piattaforma integrata per il futuro di clienti”. Per Pat Gelsinger “l’espansione della collaborazione con Microsoft in ambito cloud permette ai clienti di trarre vantaggio e flessibilità da ambienti ibridi gestiti anche da multi-device”. Per Satya Nadella permette di accompagnare i clienti nel loro viaggio di trasformazione senza chiedere loro cambiamenti radicali: “Insieme con Dell Technologies e Vmware possiamo offrire ai nostri rispettivi clienti un’esperienza integrata cloud con soluzioni di digital workplace che possono attivare nuove opportunità e rispondere al cambiamento delle loro esigenze di business”.
Visione a medio termine, peso del 5G
La direzione intrapresa per i prossimi 5-7 anni, con investimenti in ricerca e sviluppo verso una piattaforma che fa leva su AI, machine learning, storage, sicurezza, vedrà nel 5G una leva potente per accelerare la velocità in cui viaggiano i dati.
“Negli ultimi 5 anni abbiamo investito in ricerca e sviluppo 20 miliardi di dollari e abbiamo in azienda 20.000 ingegneri e scienziati – precisa Michael Dell -. Stiamo lavorando per attrarre talenti e creare valore per dipendenti e clienti, coltivando un ambiente inclusivo dove le differenze e il rispetto sono alla base dello spirito d’innovazione e di una forza di lavoro preparata”.
Gli annunci tecnologici non si fermano alla prima giornata. Ma la portata delle novità odierne dà l’impronta a tutta la convention.
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