Gestire l’esperienza multimodale dei dipendenti che lavorano da remoto, proteggere l’edge, automatizzare lo spazio di lavoro.

E’ sulla base di queste tre esigenze che Vmware porta sul mercato Anywhere Workforce come soluzione per abilitare l’operatività della forza lavoro nei nuovi contesti operativi che prevedono l’utilizzo del lavoro distribuito.
Ora che le aziende hanno toccato con mano i benefici del lavoro a distanza, chiedono la possibilità di operare, anche con la forza lavoro da remoto, in un ambiente coerente, che sia in grado di offrire esperienze migliori e sicure.

Ne parla così Sanjay Poonen, chief operating officer, customer operations, Vmware: “Il lavoro è quello che si fa, non importa dove. Le aziende stanno quindi ripensando i luoghi e le modalità con cui i team collaborano e innovano, e non devono limitarsi ad un semplice cambio di approccio. Devono cambiare mentalità per creare una cultura digital-first che metta al primo posto l’esperienza dei dipendenti. Abbiamo sviluppato Vmware Anywhere Workspace in funzione di questo nuovo modo di lavorare. La soluzione giocherà un ruolo importante nella creazione di aziende più forti, più focalizzate e più resilienti”.

Vmware Anywhere Workspace

Sanjay Poonen, Coo VMware
Sanjay Poonen, Coo customer operation di Vmware

Vmware Anywhere Workspace consente alla forza lavoro di operare ovunque, eliminando l’attrito che può esistere tra i sistemi IT e i dipendenti. La proposizione comprende: Vmware Workspace One, che fornisce una gestione unificata degli endpoint, la virtualizzazione di desktop e applicazioni e una varietà di soluzioni relative all’esperienza dei dipendenti, alla produttività e alla sicurezza; Vmware Carbon Black Cloud, che assicura la protezione gli endpoint e dei carichi di lavoro cloud-native; Vmware Sase, che combina le capacità SD-Wan con le funzioni fornite dal cloud, tra cui la sicurezza Web, l’accesso alla rete zero trust e il firewalling. Queste funzionalità sono fornite in modalità As a Service da una rete globale di punti di presenza (PoP).

Per quanto riguarda l’esperienza multimodale, la proposta offre accesso e prestazioni coerenti su qualsiasi dispositivo, da qualsiasi luogo, con qualsiasi rete. Inoltre, migliora il modo in cui l’IT può fornire servizi agli utenti. L’azienda beneficia della protezione anche all’edge e gli utenti possono quindi accedere a qualsiasi app da qualsiasi dispositivo.

L’approccio Zero Trust di Vmware combina la sicurezza della rete all’edge con la sicurezza e la gestione degli endpoint. E per quanto riguarda l’automazione dello spazio di lavoro la soluzione permette alle aziende di concentrarsi sui risultati che desiderano raggiungere invece che sui compiti che devono svolgere. Il tutto alimentato da una gestione intelligente dei flussi di lavoro, della compliance e delle prestazioni.

Florian Mösch, senior executive program manager Deutsche Telekom
Florian Mösch, senior executive program manager Deutsche Telekom

Per assicurare invece l’integrazione tra le soluzioni, Carbon Black Cloud e Workspace One si integrano per unificare la gestione degli endpoint fisici e virtuali e le capacità di sicurezza; Workspace One e i servizi Sase (Vmware SD-Wan, Work from Home networking, Vmware Secure Access) sono integrati per fornire un accesso di rete zero trust (Ztna) su Pop distribuiti a livello globale. Tra le aziende che già utilizzano la soluzione, interessante l’esperienza di Deutsche Telekom

“Non mi aspetto di vedere un drastico cambiamento nell’attuale situazione di lavoro distribuito – spiega Florian Mösch, senior executive program manager dell’aziendami aspetto invece che vengano apportati degli aggiustamenti. Per esempio, è molto probabile che i dipendenti non torneranno in ufficio cinque giorni alla settimana, ma una volta alla settimana, o ogni due. Soluzioni come Vmware Anywhere Workspace renderanno più facile per le organizzazioni sostenere la scelta dei dipendenti, mantenendo la loro produttività e preservando la cultura collaborativa”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Condividi l'articolo: