Compie passi in avanti la partnership tra Retelit e Huawei, nata per accompagnare le imprese nei processi di digital transformation, e questo grazie alla nuova proposta di una piattaforma multicloud da parte di Retelit.
Riavvolgiamo il nastro. Circa un anno fa, Federico Protto, amministratore delegato di Retelit, e Thomas Miao, Ceo di Huawei Italia annunciarono un accordo tecnologico e commerciale per sfruttare al meglio le potenzialità del multicloud, grazie anche a un mix di servizi di cloud privati, pubblici e di connettività.
Retelit offre oggi, oltre alle soluzioni di infrastruttura, anche servizi Paas per governare la complessità connessa con queste scelte. Per Protto è “un cambio di approccio in modo da ottenere il migliore equilibrio tra costi e funzionalità offerte, con i servizi al centro e superando la logica dei silos“ che poi sono gli obiettivi per cui si arriva a scegliere un approccio multicloud.
Ora Retelit sviluppa la sua proposta multicloud in Openstack per permettere ai clienti di beneficiare di un ambiente aperto, flessibile e scalabile. La gestione delle risorse – fisiche e non – è dinamica per assecondare le logiche on demand, pay per use e as a service. Sono i clienti a pianificare la combinazione ideale, gestire i picchi di carico e modulare come preferiscono il proprio software defined data center.
La proposta infrastrutturale è caratterizzante perché si tratta di una offerta di public cloud italiana, con due data center sul territorio, in grado di integrare con una logica end to end soluzioni di hybrid cloud, servizi cloud nei data center, possibilità di outsourcing infrastrutturale tradizionale e l’offerta di cloud pubblico di Aws e Microsoft Azure.
Si affianca ora il marketplace di prodotti e soluzioni denominato Multicloud Marketplace su cui è possibile scegliere e acquistare risorse infrastrutturali, applicazioni virtuali, soluzioni dei partner in ambito sicurezza, networking, analytics, big data, Cms, Crm ed e-commerce, con la logica di fondo di voler integrare le soluzioni SaaS prediligendo le partnership italiane open source e cloud native.
Scelta logica secondo Luca Cardone, marketing manager di Retelit che sottolinea: “Il cloud ]…[ cambia il modello di business delle aziende che lo introducono e innova le modalità di relazione con i clienti e i modelli per generare ricavi, da qui la scelta di integrare nel nostro multicloud una rete di partner specializzati per sviluppare progetti di digital transformation“.
Retelit offre pacchetti di offerte specifici, per esempio per chi vuole sviluppare progetti Sap Hana. In questo caso ci si trova con una piattaforma certificata e un’offerta per approdare su Sap S/4 Hana. Sono disponibili soluzioni verticali integrate anche per sfruttare le smart application per 5G, IoT, machine learning e artificial intelligence.
Nell’ambito dell’utilizzo del cloud, per gestire e sfruttare le applicazioni containerizzate, sulla piattaforma Retelit è possibile sfruttare la suite Cloud Container Engine (Cce) che permette la configurazione e la gestione dell’ambiente di runtime dei contenitori in cloud sfruttando le applicazioni e gli strumenti Docker e Kubernetes.
Per lavorare con i big data è invece disponibile la piattaforma Isaac, creata da Sogetel, che raccoglie e gestisce i dati, e offre un framework web completo di tool per installazione, configurazione, gestione e monitoraggio di Cluster Apache Cassandra + Apache Sparc.
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