Alberto Ronchi, vice presidente di AISIS, approfondisce due aspetti di rilievo della Value Based Healthcare, che saranno i temi di altrettante tavole rotonde del Digital Health Summit: il primo relativo al valore dei dati per la ricerca e la prevenzione, il secondo all’innovazione e al valore nella value based healthcare con il contributo delle aziende in house.

Perché la VBHC nel DHS?

“Una delle criticità principali dei sistemi sanitari del mondo occidentale è la gestione dei costi crescenti, a fronte dell’invecchiamento della popolazione e dell’aumento delle cronicità.

Tra i nuovi modelli gestionali che stanno emergendo la VBHC mette l’accento sul valore che il processo di cura genera principalmente per i pazienti.

Chiaramente vanno affrontate delle difficoltà tecniche per realizzare il modello della VBHC, tra le quali le più importanti sono la definizione e la misurazione del corretto concetto di valore”.

Quali sono i temi che saranno approfonditi all’interno delle due sessioni?

Alberto Ronchi, vice presidente di AISIS
Alberto Ronchi, vice presidente di AISIS

“La prima sessione ha per titolo Big e Small Data a supporto della ricerca, della prevenzione e della medicina di precisione.
Si approfondisce il concetto di Big Data e la necessità di Big Data contrapposti agli Small Data; si approfondiscono anche le potenzialità contenute nei grandi dataset regionali e nazionali e le sfide tecnologiche da superare per ricavare informazioni preziose da essi, anche con l’uso di tecniche di AI o di ML.

La seconda sessione, VBHC, innovazione e valore nei modelli sanitari regionali, mirerà ad esplorare come le aziende ICT in generale e le in house regionali in particolare riescano ad aggiungere valore ai Sistemi Sanitari delle Regioni in cui operano; si cercherà anche di capire lo scenario evolutivo di queste aziende (in un periodo di 5 anni) date le spinte alla centralizzazione e al ricorso a fornitori “di mercato”, come ad esempio per il cloud”.

Quali sono i contributi che AISIS porta con la VBDHC per il sistema salute?

“Invece di parlare solo di VBHC, sarebbe più corretto parlare di VBDHC (D=digital), cioè di una sanità digitale basata sul valore. Questo perchè uno dei pilastri strategici su cui si fonda la VBHC è costituito dai sistemi informativi che abilitano e permettono questo modello.

Già nel 2015 AISIS ha pubblicato un lavoro sui PDTA e sulla loro gestione e informatizzazione; ed era chiaro allora come il digitale non fosse solo un fattore abilitante, ma addirittura un fattore strategico per la buona riuscita di un progetto/modello di quel tipo.
A maggior ragione è chiaro oggi come la VBHC non possa esistere senza una infrastruttura tecnologica abilitante e una gestione digitale di tutto il processo di cura, compreso il follow up.

Abbiamo allora cercato di definire un modello di riferimento per i sistemi informativi, per dare delle linee guida al sistema informativo “ideale” per la VBDHC”.

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