L’edizione 2019 del Digital Health Summit ospita quest’anno un importante momento che ne arricchisce il valore dei contenuti. 

Nell’ultima giornata dell’evento, l’11 ottobre, vengono infatti presentati i risultati del primo Healthathon in Italia, incentrato sulla Value Based Healthcare, come concretizzazione del tema chiave della manifestazione. 

L’Healthathon nasce dall’ispirazione di NetConsulting cube ed AISIS e parte dal presupposto che attraverso l’intelligenza artificiale, l’uso della tecnologia, la conoscenza dei processi clinici e le competenze informatiche ed economico-statistiche si possano ottenere miglioramenti nella catena del valore di un processo clinico-sanitario, a vantaggio del sistema sanitario nel suo complesso e del paziente.

Annamaria Di Ruscio, amministratore delegato di NetConsulting cube
Annamaria Di Ruscio, amministratore delegato di NetConsulting cube

“L’Healthathon è stato un sogno e una sfida al tempo stesso  – afferma Annamaria Di Ruscio, Amministratore Delegato di NetConsulting cube -. Un sogno perché volevamo dimostrare che fosse possibile dalla multidisciplinarietà generare valore e al contempo offrire un’opportunità lavorativa per gli studenti partecipanti. Una sfida, perché non si tratta “solo” di sviluppo di codice, perché è necessario il lavoro di gruppo, per la multidisciplinarietà dei gruppi stessi, l’indispensabile condivisione dei dati (seppure, ovviamente, anonimizzati) anche tra enti diversi, per lo sguardo territoriale più ampio che ci consente di proiettare ragionamenti oltre il confine dell’azienda ospedaliera. Per cui dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno avuto il coraggio e la voglia di provare a superarla”.

Approccio value based, team a confronto 

Nell’Healthathon sono individuati dal Centro Cardiologico Monzino e dall’Istituto Clinico Humanitas quei processi clinico-amministrativi ritenuti particolarmente interessanti da affrontare nell’ambito dell’approccio Value Based.
Durante la due giorni di lavoro, autonomamente posizionata dai gruppi nel mese di settembre, vengono condivisi i dati e le attività funzionali ai processi, insieme alle idee su come la tecnologia possa supportarli. Ciascun gruppo ha lavorato in autonomia, presso le sedi ospedaliere. 

L’obiettivo dei gruppi guidati da clinici – ne fanno parte studenti universitari, informatici, economisti, data scientist – è quello di realizzare un progetto (Prototipo, Mock-Up, Slide) di ottimizzazione dell’outcome del processo identificato che possa essere successivamente implementato dalla struttura interessata. Ciascun gruppo lavora in autonomia, presso le sedi ospedaliere. 

Il supporto di AReSS (Agenzia Regionale Strategica per la Salute ed il Sociale) della Regione Puglia consente di disporre di dati utili alla proiezione dell’impatto Value Based Healthcare dei processi ottimizzati sul sistema regionale.

“Quella dell’Healthathon – commenta Giovanni Gorgoni, Direttore Generale -, è stata un’opportunità che AReSS Puglia ha voluto cogliere subito per la convinzione che la più ampia ed eclettica integrazione di skill professionali attorno all’immenso capitale informativo sanitario di cui la Regione Puglia dispone potesse fornire strade e soluzioni inattese rispetto a quelle che si potrebbero ottenere con la quotidiana e abitudinaria metodologia di problem solving. E d’altra parte la multiprofessionalità di approccio nell’innovazione per la salute è stato uno di quegli aspetti che hanno fatto guadagnare alla Regione Puglia il recente riconoscimento europeo di Reference Site per l’European Innovation Partnership on Active and Healthy Ageing”.

Impegno sulla formazione

L’Healthathon nasce anche per offrire opportunità di lavoro agli studenti partecipanti.

“La conoscenza del mondo sanitario coniugato agli aspetti tecnologici ci ha consentito di
instaurare un utile dialogo con i clinici per la definizione dei processi da ottimizzare e di definire il set di competenze necessarie all’interno di ciascun team”, aggiunge Paolo Zilioli, socio AISIS e forte contributore alla riuscita dell’iniziativa.

L’Università degli Studi Milano-Bicocca, il Politecnico di Torino, l’Università Cattolica di Roma hanno aderito all’idea della particolare metodologia sottesa all’Healthathon oltre che al desiderio di fornire agli studenti un possibile sbocco occupazionale. 

Con questo obiettivo, anche Reply, oltre ad essere Main Sponsor del Digital Health Summit, è sponsor unico dell’Healthathon ed offre colloqui per stage e assunzioni agli studenti coinvolti.

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