La possibilità di utilizzare le Sim virtuali, conosciute anche come eSim, – in sostituzione delle Sim tradizionali, costituite da un chip su un supporto da inserire negli smartphone – rappresenta un’opportunità da cogliere vantaggiosa sia per gli utenti, sia per i vendor di device, sia per gli operatori.
Gli utenti possono gestire nuovi abbonamenti e spostare quelli in corso tra i dispositivi senza dover accedere ai punti vendita; i vendor possono pensare a nuovi design, guadagnando spazio prezioso nell’ingegnerizzazione dei device; gli operatori possono semplificare e digitalizzare ulteriormente la gestione delle Sim in uno scenario che nei prossimi anni vedrà il numero di queste crescere esponenzialmente. Allo stesso tempo telco e aziende potranno erogare una serie di servizi aggiuntivi che permetteranno di approdare a nuovi modelli di business, tanto più in uno scenario IoT. Ne abbiamo parlato in dettaglio in un recente contributo.
Il report Ericsson ConsumerLab documenta quanto i servizi eSim siano già richiesti anche se non ancora conosciuti. Il 94% degli intervistati sarebbe disposto anche a pagare un costo extra per connettere più dispositivi all’attuale piano di abbonamento. E l’interesse tra l’altro è condiviso appieno anche da chi è del tutto soddisfatto della connettività di cui dispone. Con quasi nove intervistati su dieci disposti a sperimentare offerte di tipo try and buy.
Per esempio, gli utenti scaricano un abbonamento eSim temporaneo aggiuntivo, valido per un tot di tempo. Durante questo periodo possono provare gratuitamente le nuove offerte (il pacchetto attuale per cui paghi ancora).
Se al consumatore piace il servizio, si può trasformare l’abbonamento temporaneo in permanente. Oppure ancora, un dipartimento di marketing potrebbe pensare ad un sondaggio, per esempio su un nuovo prodotto, offrendo connettività temporanea con caratteristiche di interazione dedicate agli utenti che interagiscono lasciando feedback puntuali, ma allo stesso tempo beneficiano di un’esperienza migliore, magari sfruttando connettività dedicata, realtà aumentata etc.
La eSim su Samsung Galaxy S20 e Galaxy Z Flip
Ericsson a questo proposito, in collaborazione con Samsung, introduce una soluzione server che permetterà di attivare gli abbonamenti sulle eSim direttamente sullo smartphone e nello specifico sui modelli Samsung Galaxy S20 e Galaxy Z Flip, per iniziare. La nuova modalità di attivazione permetterà di concludere la procedura senza nemmeno l’utilizzo di QR code, e di gestire da remoto i servizi previsti sulla eSim.
La proposta è composta, nello specifico da Ericsson Secure Entitlement Server e da Ericsson eSim Manager. Il primo permette l’attivazione degli abbonamenti ed il secondo permette l’orchestrazione automatizzata del dispositivo e dell’abbonamento. Già a gennaio Ericsson aveva lanciato la soluzione eSIM Ericsson per consentire agli operatori di migliorare la digital experience dei propri clienti con la gestione automatica degli abbonamenti eSim, ora Monica Zethzon, head of Solution Area Communication Services, specifica la concretezza del progetto che vede già testate le soluzioni Ericsson sui top di gamma Samsung: “Insieme a Samsung, stiamo introducendo una soluzione per attivare abbonamenti on-device direttamente su smartphone. La soluzione è già realtà su Samsung Galaxy S20 e Galaxy Z Flip“.
Restano tutte le incognite relative alla pervasività di questa tecnologia ed all’effettiva accoglienza da parte degli operatori e da questo punto lo scenario sembra non muoversi proprio alla velocità a cui dovrebbe.
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