Il bilancio 2019 di Esprinet si chiude “con eccellenti risultati economici e con una struttura patrimoniale solida”. È Alessandro Cattani, Ceo di Esprinet, a sintetizzare così il percorso di crescita del gruppo nell’ultimo anno finanziario e a spiegare le strategie adottate per il raggiungimento del risultato, insieme a quelle in campo per fronteggiare l’attuale crisi legata al Covid-19: “Il Gruppo ha mantenuto la piena operatività in tutto il periodo di lock-down grazie alle procedure di smart working avviate negli ultimi due anni ed ai forti presidi tecnologici ed operativi sviluppati nel tempo. Operando in una filiera strategica per il funzionamento delle nazioni in cui è attiva, Esprinet è ben posizionata per gestire questo periodo di crisi ma anche per cogliere le eventuali opportunità di crescita di medio-lungo termine, sia per linee interne che tramite acquisizioni.

I risultati: ricavi +10%, utili +66%

Ma veniamo al dettaglio dei dati. Il bilancio chiuso al 31 dicembre 2019 evidenzia un miglioramento strutturale dei principali indicatori di performance.

I ricavi da contratti con clienti si attestano a 3.945,4 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto a 3.571,2 milioni di euro nel 2018. Sulla base dei dati Context, che attribuiscono al mercato italiano un valore di 8.022 milioni di euro, in crescita dell’8% sul 2018, e a quello spagnolo un valore di 15.561 milioni di euro (+6%), Esprinet sovraperforma il mercato e si conferma leader nell’Europa meridionale, con una market share del 26% circa. In particolare, i ricavi in Italia ammontano a 2.494,7 milioni di euro, in crescita del 13% anno su anno, e in Spagna sono pari a 1.378,0 milioni di euro, in aumento del 6% sul 2018. 
L’Ebit consolidato è di 41,1 milioni di euro, in crescita del 73% rispetto al 2018, che scontava oneri non ricorrenti per 17,2 milioni di euro. L’esercizio si chiude con un utile netto pari a 23,6 milioni di euro, in crescita del 66% sul 2018.

Alessandro Cattani
Alessandro Cattani, amministratore delegato di Esprinet

In ottica prudenziale, dopo 20 anni consecutivi di generazione di utili e distribuzione di dividendi, Esprinet propone la destinazione di tutto il risultato d’esercizio a riserva e chiude i programmi di buy-back. 

Commenta a questo proposito Alessandro Cattani:Affrontiamo il 2020 con una politica di gestione del rischio di liquidità improntata alla massima prudenza e con flessibilità finanziaria adeguata sia a sostenere i nostri piani di sviluppo che ad affrontare l’instabilità del mercato.
In questa situazione contingente la nostra priorità è garantire il proseguimento dell’attività assicurando la massima tutela della salute dei dipendenti del Gruppo e misure di protezione nella logistica centralizzata e nei cash&carry Esprivillage”.

Linee di prodotto, i trend

L’analisi dei risultati per linee di prodotto evidenzia un significativo incremento del segmento consumer electronics, che raggiunge un valore complessivo di 1.393,3 milioni di euro, in aumento del 15%. Tra le sue componenti, si registra una crescita dell’11% degli smartphones e performance positive per segmenti ad alto margine come elettrodomestici (in crescita del 50%) e gaming (43,4 milioni di euro,  in crescita del 47% rispetto al 2018 anche grazie alla acquisizione di 4Side).

Il segmento degli IT clients registra un valore di 2.036,0 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto ai 1.843,8 milioni di euro dell’anno precedente. Il comparto è trainato sia dalla positiva performance dei PC – notebook, tablet, desktop, monitor – che crescono del +13%, sia dalla crescita del mercato di stampanti e consumabili che registrano ricavi pari a 418,3 milioni di euro,  in aumento del 6% sull’anno precedente.

L’andamento sostanzialmente flat dell’hardware e la crescita del 5% di software, servizi e cloud, portano il settore degli Advanced Solutions ad una crescita dell’1%, con ricavi pari a 561 milioni di euro.

Cresce l’impegno sul cloud

In particolare, nel progetto XaaS  Everything As A Service  i volumi di fatturato registrati nel 2019 si attestano a 19,7 milioni di euro, in crescita del 42% rispetto al 2018 e si riferiscono quasi esclusivamente alle vendite di soluzioni Cloud.
Nel medio periodo, Esprinet prevede la progressiva espansione del modello di vendita a consumo rispetto al tradizionale modello transazionali. Il Gruppo sta anche pianificando la creazione di un presidio strutturale non solo dei mercati del cloud ma anche dei servizi di stampa (MPS -Managed Print Services) e della gestione del posto di lavoro (device as a service).

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