Non è argomento tipico di Inno3, ma l’elettronica di consumo – al centro della manifestazione Ifa 2019 in corso a Berlino – gode di buona salute anche se a livello globale non cresce più.
Lo dicono i numeri di Gfk che fotografa il mercato dei Technical Consumer Goods. Vale poco più di mille miliardi di euro (1,01 trilioni, escluso il Nord America), in leggerissima flessione (-0,2%). Non sono in flessione invece le presenze alla fiera tedesca: oltre 240mila i visitatori, 1.800 circa gli espositori e un volume di affari complessivo che sfiora i 5 miliardi di euro.
I numeri sembrano riflettere in modo coerente alcuni trend che analizziamo nel dettaglio. Tra gennaio e giugno nel mondo si sono spesi 210 miliardi di euro per acquistare smartphone, oggetto del desiderio (ma trend in calo anche per l’intervallo di ricambio da un modello ad un altro) che continua a pesare per oltre il 40% nel mercato complessivo dell’elettronica di consumo, ma attende oral’entrata in funzione delle reti 5G e quindi per i consumatori l’occasione valida per un acquisto importante.
Ben altri numeri fa registrare il comparto pc, che vale poco più di 23 miliardi di euro, e nella prima metà dell’anno è in decrescita a valore di circa 1,5%. Mentre in Europa si parla di performance negative sensibili, il mercato cinese marca una crescita del 2%. Saldo globale negativo per il calo dei desktop a doppia cifra, mentre i laptop crescono, anche se di un solo punto percentuale.
Appena dietro al mercato smartphone è quello dei bianchi il più importante e cuba circa 180 miliardi di euro, e cresce di anno in anno del 2%, con l’Italia allineata. Sono lavaggio, e cottura i comparti che fanno registrare i numeri migliori, meno il comparto del freddo sostanzialmente stabile.
E’ in sofferenza invece il mercato dei televisori con un trend negativo di circa 8 punti percentuali dopo i mondiali di calcio del 2018, da sempre manifestazione sportiva volano per le vendite; si parla comunque di 44 miliardi di euro di ricavi. In Italia la flessione è di circa il 4% in volumi e di oltre 1,5% in valore.
Per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici invece, il mercato vale poco più di 24 miliardi di euro, Gfk registra un’ottima crescita, del 9,3%. Grazie all’innesto di alcune funzioni di robotica anche in elettrodomestici tradizionali (gli aspirapolvere) e all’interesse per l’automazione di alcune lavorazioni (preparazione di cibi e bevande).
Gioca un ruolo positivo anche la ricerca di qualità nell’aria e nell’acqua, come di nuovi strumenti per cucinare stando attenti alla salute. Il mercato italiano ne beneficia con una crescita superiore all’8% nei primi sei mesi del 2019.
I trend
Tra le pieghe della macroanalisi è possibile guardare in profondità a quello che accade. Arrivano sul mercato prodotti sempre più sofisticati e in grado di interagire con l’ambiente, tramite i sensori. Siamo solo all’inizio, ma AI e sensori segnano in modo forte l’evoluzione dell’offerta, in tutti i settori, un’evoluzione che sarà definitivamente innescata con il 5G disponibile a tutti.
Questo perché parte proprio dai sensori la possibilità di inserire nei prodotti tecnologie in grado di “semplificare” la vita, che è quello che spinge all’acquisto in questo ambito. La sfida è però offrire servizi concreti e rendere più facile un’idea di casa smart (di cui si parla da circa 15 anni) per realizzare la quale non devono servire competenze tecnologiche, perché il bisogno è che tutto funzioni “out of the box”.
Ecco che in questo contesto l’arrivo di prodotti (non solo gli smartphone) che acquisiscono nuove funzionalità – equipaggiati con una pletora di sensori che comunicano grazie al 5G – è lo scenario più prossimo.
Si tratta anche di televisori con le tecnologie 8K (LG e Samsung) e display Oled con diagonali sempre maggiori e di servizi in collaborazione con i fornitori di contenuti in streaming, mentre per esempio Epson presenta i videoproiettori 4K per un’alternativa al televisore in casa.
Un altro tratto significativo è legato all’idea di poter beneficiare delle potenzialità tecnologiche più innovative, costi quel che costi, se sono ritenute valide. Ecco quindi che il prodotto tecnologico di qualità, con il servizio premium, vince. I consumatori maturano, l’acquisto importante è più frequente e figlio di un più elevato livello di expertise.
L’evoluzione del mercato
Non è quindi un caso che, anche la valutazione di acquisto in questo ambito, sia ponderata. L’e-commerce – in crescita ma non vertiginosa come in altri periodi (circa il 25% di tutti i prodotti di elettronica di consumo è venduto online) – non è l’unica religione; piuttosto è maturata la consapevolezza sulla possibilità di disporre di canali di vendita diversi, ognuno con benefici e limiti.
Così sta ai retailer studiare la migliore formula anche per accontentare diverse categorie di clienti. E’ chiaro come, oltre l‘e-commerce, a pagare sia una strategia di marketing omnicanale, per cui il cliente è seguito (e coccolato) con un’esperienza fluida qualsiasi sia il punto iniziale di contatto.
Per semplificare: non paga necessariamente una proposta di qualità media, al giusto prezzo, nel punto vendita mentre è strategico (e non facile) pensare al corretto assortimento, ingaggiare il cliente sul punto di contatto preferito senza definire a priori quale sarà quello poi della vendita effettiva.
Così è possibile trattenere il consumatore nei casi in cui, per esempio, un prodotto non è disponibile in negozio, attraverso l’esperienza online, ma anche “riportare” in negozio il cliente che preferisce una transazione del prodotto fisica (con la possibilità di ordinare online e ritirare e pagare un bene proprio quando arriva al punto vendita), oppure ritiene che la scelta online possa disorientarlo.
La tecnologia
Il fermo immagine di Ifa 2019 restituisce un’idea di “già e non ancora”, le tecnologie più innovative sono disponibili, ma ancora non “consuete”, e il 5G agli albori. Se Mobile World Congress resta la fiera di riferimento per mobilità e telco, Ifa 2019 è comunque occasione per toccare con mano il display pieghevole di Samsung “rivisitato”, Galaxy Fold, Sony Xperia 5 (smartphone compatto), Huawei Mate X e LG G8X.
Display pieghevole, doppio display e caratteristiche premium sono tratti distintivi delle proposte, perché proprio con le caratteristiche e le funzionalità premium è possibile ottenere una maggiore disponibilità di spesa, incerto però ancora il riscontro.
Ifa 2019 è l’occasione di Huawei per proporre il processore top di gamma Kirin 990 per il 5G (con 10 miliardi di transistor e AI integrata), a sfidare Qualcomm Snapdragon 855, la Cpu più vicina alla proposta cinese.
Un esempio di “già e non ancora” anche l’annuncio dei piani per accelerare la commercializzazione del 5G con i nuovi Snapdragon delle diverse serie da qui al 2020 e la prima soluzione mmWave per gli scenari Fixed Wireless Access 5G.
Lo smartphone resta al centro, ma l’esperienza è abilitata da una serie di estensioni: quindi smartwatch, cuffie e wearable per monitorare la salute e per il gaming senza fili completano l’offerta.
L’esperienza premium nel mondo computing si lega invece all’annuncio dei nuovi notebook basati sui processori Intel Core di decima generazione soprattutto per i pc ultraportatili e i 2 in 1.
Mentre i pc immessi sul mercato verificati in base a Intel Project Athena e contrassegnati dall’identificativo Engineered for Mobile Performance sono la proposta specifica per garantire prestazioni in mobilità (come per esempio in alcuni modelli Dell Latitude 7400 2-in-1, HP EliteBook X360, Lenovo ThinkPad X1 Carbon). Acer declina le novità su diverse linee di prodotto: sui Swift serie 3 e 5 con Intel Core di 10a generazione, ma anche il laptop per il gaming Predator Triton 500, e i nuovi Chromebook (4 modelli con diagonali da 15,6 pollici a 11,6 pollici, i Chromebook Spin), i più vicini all’idea di un’esperienza di produttività in cloud.
Abbiamo accennato al mercato dei bianchi non a caso. Haier in questo settore è il gruppo che registra la crescita maggiore e a Ifa 2019 mostra in concreto l’idea di un ecosistema di interconnessioni tra dispositivi e servizi di terze parti con al centro l’utente che utilizza smart appliance e app e – ovviamente – fornisce dati da lasciare macinare ai sistemi di advanced analytics per generare nuove occasioni di business a partire dai dati familiari su preferenze, abitudini e consumi.
Haier ha già attive partnership con Amazon e Google in relazione agli assistenti digitali (Alexa e Google assistant) integrati negli elettrodomestici, con Amazon che è in grado di fornire tramite il marketplace anche il “refill” dei prodotti mancanti. L’esempio è semplice, a livello di scenario di elettrodomestici intelligenti si parla da tempo, ma oggi anche la tecnologia è matura e soprattutto c’è.
Infine, l’automotive. Ci si aspettava da Bmw lo showcase di un veicolo “reale” a guida autonoma con il 5G, invece di tutto questo c’è solo l’assaggio, con Qualcomm come partner, mentre nei padiglioni più innovativi di Ifa Next (ogni giorno focus su un tema diverso tra cui anche Digital Health, AI, Future Mobility…) è comparsa anche l’idea di un super drone in grado di trasportare due persone, ed evitare così del tutto il traffico. Sembra un futuro lontanissimo ma l’idea sarebbe invece di entrare in produzione nel 2026.
Ifa 2019, la sintesi
Jens Heithecker, vicepresidente esecutivo di Messe Berlin e direttore esecutivo di Ifa, tenta in poche frasi una sintesi estrema delle nuove idee in fiera: “Non è più tempo di inventori solitari in grado di portare innovazione. Oggi è possibile cambiare solo in un contesto di collaborazione e cooperazione.
E un prodotto è buono solo se trova un ecosistema connesso e una catena di approvvigionamento tecnologico globalizzata, per esempio con le materie prime estratte in Africa e Australia, i dispositivi inventati a Seul e in Silicon Valley e i prodotti assemblati in Cina, come in Corea”.
Quanto di futuro ci possa essere nelle attuali dispute politico/commerciali è difficile dirlo. Non apriamo il discorso, ma, appunto… E’ un “già e non ancora”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA