In occasione di Intel Experience Day 2020, l’azienda ridelinea strategia, visione, novità di prodotto. Due anni fa Intel ha inaugurato il suo percorso “data centrico”, mettendo al centro il valore delle informazioni che una volta generate per portare valore devono essere movimentate e lavorate ma il cui vero valore emerge solo in relazione alla capacità di elaborazione per produrre informazioni utili per azioni mirate. La missione di Intel è quindi diventata quella di fornire tecnologie hardware e software lungo tutta la “catena del valore” del dato. Nel 2019 l’azienda ha focalizzato gli annunci sul cambiamento di paradigma nello sviluppo dei pc, con Project Athena, mettendo al centro l’esperienza delle persone a guidare l’innovazione e quindi cercando la collaborazione di antropologi e sociologi per aiutare lo sviluppo.
“Se si vuole trovare un elemento caratterizzante di questo momento – esordisce allora Nicola Procaccio, Emea Territory Marketing director e country lead Italia Intel – si può concordare con gli analisti che vedono proprio nell’esplosione dei dati la vera forza trasformativa; e Intel, nel suo percorso evolutivo, oggi ha il ruolo di catalizzator e abilitatore tecnologico. Porta il silicio all’interno dei dispositivi, realizza software, è operativa sui principali digital enabler, AI, 5G, IoT, e si attiva per scandire il processo tecnologico secondo il metronomo della legge di Moore ancora attuale, con l’obiettivo di offrire prodotti e servizi per soddisfare le esigenze ambiziose di un mondo in evoluzione ed introdurre tecnologie e potenza di calcolo per ottenere valore sfruttando proprio i digital enabler”.
Accessibilità diffusa alle informazioni, disponibilità di risorse tecnologiche per i bisogni di didattica integrata e smart working, strumenti migliori per la creatività, potenza di calcolo per facilitare tutte le attività produttive sono quindi al centro della proposizione e degli aggiornamenti tecnologici. E “frutto dello sforzo di Intel nell’ambito della ricerca e dello sviluppo per un impegno da 13 miliardi di dollari in un anno mentre sono stati investiti 16 miliardi di dollari per migliorare la produzione”.
Impegno è per Procaccio “la parola chiave che deve ispirare la strategia aziendale e che ha ispirato anche gli obiettivi relativi alla corporate shared responsibility da raggiungere entro il 2030 su responsabilità, sostenibilità e inclusione”. Intel ha ridotto già del 39% le emissioni di Co2, risparmiati in produzione 166 miliardi di litri di acqua, innalzato la capacità di riciclo di rifiuti al 93%. Sono stati investiti 300 milioni di dollari per incrementare diversity e inclusività nel settore tecnologico ed ovviamente all’interno dell’azienda. Ora gli obiettivi riguardano le pratiche di approvvigionamento delle materie prime in modo responsabile, l’informatica ad emissioni zero, e la riduzione dell’impatto aziendale utilizzando da qui a dieci anni il 100% dell’energia da fonti rinnovabili.
Sul tema dell’inclusione, interviene da un’altra prospettiva anche Morena Castellani, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Foligno 2, che sottolinea: “Siamo di fronte a un momento di passaggio e di cambiamenti irreversibili. Le disuguaglianze sociali saranno sempre maggiori per chi non disporrà delle necessarie competenze digitali, che dipendono sempre di più dalla possibilità di accedere effettivamente alla rete e di disporre di una dotazione hardware efficace per consentire l’accesso alla conoscenza e quindi raggiungere qualsiasi obiettivi ovunque ci si trovi”.
Mentre Leopoldo Freyrie, architetto e honorary member dell’American Institute of Architects, sottolinea come nell’emergenza “si sono accelerati processi di trasformazione già in atto ed oggi si assiste ad una sorta di ibridazione degli spazi, ad un’elaborazione nell’utilizzo dello spazio pubblico per aiutarci a vivere nelle nuovi situazioni in un contesto in cui la differenza tra vita pubblica, privata, domestica e del lavoro è sempre più liquida e serve rivalutare gli spazi e utilizzare la tecnologia per consentire di approdare ad un ideale per cui sia possibile, in città, accedere a tutti i servizi in uno spazio misurabile nella sua percorribilità in 15 minuti di bicicletta”. Prospettive e sfide.
Sfide, che per quanto riguarda l’ultima proposizione tecnologica, Intel aiuta ad indirizzare – con i sistemi di computing e l’evoluzione dei primi laptop Intel Evo. Lo scorso settembre Intel ha presentato il nuovo brand della piattaforma Intel Evo per i laptop certificati per le specifiche e i Key Experience Indicator (Kei) della seconda edizione di Project Athena e ad oggi sono più di 20 laptop sono stati certificati per la piattaforma Intel Evo e lanciati dai partner di Intel, tra cui i modelli Acer Swift 3 e Acer Swift 5, Dell Xps 13, Lenovo ThinkPad X1 Nano, Lenovo Yoga 9i e Samsung Galaxy Book Flex 5G.
Ripercorrendo il percorso dell’evoluzione tecnologica a questo proposito, ricordiamo che in occasione del Ces 2019, Intel ha presentato i primi processori in grado di utilizzare l’architettura X86 ibrida. Ha annunciato infatti i processori Intel Core con tecnologia Intel Hybrid, nome in codice Lakefield.
Processori in grado di fornire prestazioni di livello Intel Core e completa compatibilità Windows per la produttività e la creazione di contenuti anche su dispositivi superleggeri. I processori si basano sulla tecnologia di packaging Foveros 3D di Intel e sono dotati di architettura ibrida della Cpu , per assicurare potenza e scalabilità delle prestazioni. A metà dell’anno sono quindi stati resi disponibili i primi sistemi, tra cui Lenovo ThinkPad X1 Fold, svelato per la prima volta in occasione Ces 2020, come il primo pc del tutto funzionante dotato di uno schermo Oled pieghevole, e Samsung Galaxy Book S basato su processore Intel.
All’inizio di settembre di questo anno Intel ha poi presentata la famiglia di processori Intel Core Mobile di undicesima generazione. Si tratta di processori volti ad indirizzare la creazione di contenuti anche su sistemi Thin&Light appunto. I nuovi processori Intel Core di undicesima generazione con grafica Intel Iris Xe (nome in codice Tiger Lake) rappresentano la scelta adeguata per la produttività, la collaborazione, il gaming e l’intrattenimento in scenari d’uso quotidiano su laptop basati su Windows e ChromeOs.
In pratica, utilizzando la nuova tecnologia di elaborazione SuperFin di Intel, l’undicesima generazione ottimizza l’efficienza con prestazioni e prontezza di risposta migliorate, funzionando a frequenze superiori rispetto alle generazioni precedenti.
Ora sono in fase di sviluppo più di 150 prodotti basati da parte di numerosi partner tra cui Acer, Asus, Dell, Dynabook, HP, Lenovo, LG, MSI, Razer, Samsung e altri, ma soprattutto i processori di undicesima generazione consentono esperienze immersive e personali potenziate dall’AI.
Grazie a nuovi set di istruzioni è possibile sfruttare al meglio la Cpu con il set Dlna o la Gpu per esempio per abilitare funzionalità già integrate in alcune suite software come l’assegnazione dei colori alle immagini in bianco e nero, piuttosto che per l’upscaling della risoluzione dell’immagine, o la riduzione intelligente dei rumori di fondo nelle confcall.
Sono presenti poi funzionalità di sicurezza hardware come Total Memory Encription, la possibilità di utilizzare la nuova generazione di Pci-Express (quarta generazione) e Thunderbolt 4, supporto Usb 4 integrate, oltre all’integrazione di Wifi 6 Gigabit Plus, scalando le performance e i consumi.
Non solo, i processori mobile Intel Core di undicesima generazione associati alla grafica Intel Iris Xe Max, rilasciata alla fine di ottobre, sono in grado di fornire una creazione di contenuti basata su AI molto più veloce rispetto a laptop simili configurati con grafica di terze parti, e una codifica fino a 1,78 volte più veloce rispetto a una scheda grafica per desktop di fascia alta. Risolti infine i problemi di ottimizzazione tra Cpu con grafica integrata e grafica discreta dedicata di terze parti. La funzione Dynamic Power Sharing di Deep Link consente di dedicare tutte le risorse di alimentazione e gestione termica alla Cpu quando la grafica dedicata non è in uso, con un miglioramento delle prestazioni della Cpu fino al 20% nei carichi di lavoro grafici sostenuti.
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