Circa tre anni fa Vodafone Business decide di entrare nel mondo dei servizi informatici con una nuova piattaforma Cloud infrastructure-agnostic, basata su una rete di datacenter green sul territorio nazionale, completamente integrati al backbone della Vodafone Network, per l’erogazione di servizi cloud secondo un modello hybrid.
Con Davide Riso, responsabile Solutions Centre of Expertise di Vodafone Business, vi raccontiamo come i servizi cloud di Vodafone Business hanno supportato, in questi anni Aziende e PA nel lanciare velocemente sul mercato nuovi prodotti e servizi abilitando modelli di business derivanti dall’utilizzo di big data, analytics e IoT e garantendo ai clienti finali una esperienza pienamente digitale.
Dalla conversazione con Riso emerge il posizionamento di Vodafone Business come partner tecnologico per tutte quelle aziende che hanno la necessità di esternalizzare le proprie infrastrutture ICT e gestire la complessità tipica delle architetture hybrid.
Il successo commerciale e tecnologico
Da aprile 2018, l’adozione della piattaforma Cloud di Vodafone Business è cresciuta senza sosta. “A meno di tre anni dal lancio – puntualizza Riso – sulla nostra piattaforma, ospitiamo oltre 700 clienti Enterprise che utilizzano il modello cloud IaaS. Allargando l’analisi alle medie imprese e all’uso di applicativi in SaaS, parliamo di migliaia di clienti”.
Un successo che poggia sia sull’approccio commerciale di Vodafone Business sia sulle capability della piattaforma cloud.
“Se guardiamo all’approccio commerciale – dettaglia Riso – in questi anni, Vodafone è stata capace di porsi sul mercato come partner in grado di farsi carico della complessità dei sistemi informativi aziendali consentendo alle imprese di impiegare il tempo e le competenze nella gestione di attività core per il proprio business”. La piattaforma Cloud Vodafone Business, infatti, è stata da subito offerta alle aziende non tanto come prodotto ma attraverso una proposta tecnologico-commerciale che ricalcasse pienamente il paradigma cloud “as a service”.
Dal punto di vista tecnologico, entra in dettaglio Riso, “la piattaforma Cloud di Vodafone è basata su tecnologie best-of-breed e permette, quindi, alle aziende di poter beneficiare di servizi cloud caratterizzati da elevata granularità, massima flessibilità e possibilità di personalizzazione”.
La ricerca di Net Consulting cube, svolta a fine 2020, su un campione di circa 150 aziende, attesta che le architetture hybrid cloud, edge cloud e multicloud rappresentano rispettivamente il 65%, 63% e 52% del campione di aziende in esame. In tutti i casi, i tassi di adozione previsti sono superiori a quelli attuali, in linea con i trend della digital transformation.
“Analizzando le esigenze dei nostri clienti – spiega Riso – abbiamo capito che le applicazioni business-critical richiedono risorse dedicate per poter garantire elevate perfomance in base ai diversi workload da gestire. Questi sistemi – tipicamente residenti su architetture di private cloud – devono frequentemente interagire con applicativi che risiedono nel mondo public. Ecco perché la piattaforma Cloud di Vodafone Business – grazie agli asset proprietari di rete – è stata basata sul modello hybrid”.
Sul tema della sicurezza, Davide Riso conferma come “le aziende sono sempre più consapevoli che se da un lato il modello cloud introduce indubbie opportunità nella proposizione di nuovi servizi digitali e benefici economici per investimenti e costi da sostenere, dall’altro espone a diversi rischi legati alla sicurezza nella gestione e nella localizzazione dei dati aziendali”.
Per questo motivo, la data protection è, ad oggi, un tema centrale, all’interno del portafoglio di servizi ed alle funzionalità erogate dalle infrastrutture di Vodafone Business, non solo di quelle cloud. “È un tema tecnologico che stimola a dotarci delle più evolute e recenti soluzioni in grado di rafforzare la sicurezza delle nostre piattaforme. Ma è anche un aspetto per cui adottiamo un approccio di miglioramento continuo che ci spinge a rivedere costantemente i nostri modelli di gestione nel rispetto sia delle normative che delle certificazioni richieste dal mercato”.
Vodafone Business per la gestione degli ambienti hybrid e multicloud
La piattaforma Cloud di Vodafone Business mette a disposizione dei propri clienti un ambiente IT in grado di rispondere efficacemente ad esigenze tecniche, funzionali e di business in continuo cambiamento. “In questo contesto – spiega Riso – il valore di Vodafone risiede nel suo footprint internazionale che le permette di siglare partnership a livello globale con i principali player OTT, come Microsoft (Ndr. – di cui Vodafone è anche Cloud Solution Provider), Amazon AWS, Google e IBM, e che le consente di offrire soluzioni multicloud abilitate dalla interconnessione diretta di datacenter privati con infrastrutture public cloud”.
Ambienti hybrid e multicloud poggiano, secondo Vodafone, sull’interconnessione di più datacenter e sulla distribuzione delle risorse IT e computazionali su più cloud provider a seconda delle richieste di perfomance e di latenza delle applicazioni, che spesso hanno bisogno di ambienti PaaS a supporto di modelli di sviluppo DevOps.
Come evidenzia la ricerca di NetConsulting cube l’adozione di architetture PaaS appare in forte crescita. Ad oggi, sono utilizzate dal 29% degli intervistati; nei prossimi due anni il 38% dei partecipanti all’indagine prevede di adottare soluzioni PaaS, in linea con una possibile propensione crescente delle aziende a svolgere internamente attività di sviluppo e test di applicazioni.
Nonostante i suoi indubbi vantaggi, una strategia multicloud di questo tipo presenta anche una serie di impatti negativi sulla dimensione tecnologica delle aziende. Davide Riso porta esempi concreti: “In prima battuta, la gestione di ambienti così eterogenei è estremamente complessa. La facilità del cloud provisioning può, inoltre portare alla proliferazione incontrollata del cloud, con dati sparsi su varie piattaforme e nessuna supervisione centrale. Infine, la migrazione e la gestione dei dati da una piattaforma cloud all’altra possono portare ad una perdita di dati”.
Per aiutare le aziende nella gestione di questa tipologia di architetture, Vodafone Business sta puntando sulla velocizzazione del design degli ambienti hybrid e multicloud, riducendone i tempi di configurazione e gestione, semplificando e unificandone la governance. “Proponendosi verso i propri clienti come solution integrator, Vodafone Business ha sviluppato competenze, introdotto tool di orchestrazione, definito team e processi di service management & operation per gestire con efficacia gli ambienti e le infrastrutture di hybrid cloud e multicloud”. In questo modo, le aziende clienti hanno una visibilità ed un controllo E2E centralizzato che consente loro di non preoccuparsi della complessità architetturale e tecnologica.
Vodafone Business potenzia il ruolo abilitante del cloud computing
La flessibilità e la scalabilità offerte oggi dalle architetture cloud permettono di raccogliere ed ospitare la grande quantità di dati prodotti ogni giorno da qualsiasi dispositivo. La centralizzazione della capacità computazionale, resa possibile dal cloud, permette, inoltre, di elaborare e di analizzare questi dati per aiutare le aziende ad ottenere informazioni e prendere decisioni.
A volte, però, tale centralizzazione non è sufficiente a supportare quei modelli di servizio che richiedono tempi di risposta sempre più brevi, interazioni o elaborazioni in tempo reale e una soglia di tolleranza, relativa alla latenza, piuttosto bassa.
“Sono tutti elementi che caratterizzano gli ambienti IT dove risiedono le applicazioni che utilizzano i big data raccolti dai sensori IoT installati in ambito sanità, trasporti, sicurezza, smart city e smart energy – puntualizza Davide Riso – ovvero di tutte quelle applicazioni che devono essere installate in prossimità dei dispositivi connessi, che devono per forza poggiare su infrastrutture di edge computing, che sono delocalizzate ma fortemente integrate ed orchestrate a livello centralizzato”. In alcuni casi, i sensori IoT utilizzati per raccogliere dati sono anche in mobilità. “In tutti questi scenari, dove banda e latenza giocano un ruolo fondamentale il 5G è destinato a diventare un abilitatore tecnologico sempre più fondamentale”.
Vodafone, grazie ad oltre 112 milioni di oggetti connessi nel mondo e più di 11 milioni in Italia, conosce bene quali sono i bisogni dei nuovi modelli di business che si stanno affermando grazie ai paradigmi IoT, big data ed analytics. “Per questo motivo – sottolinea Riso – Vodafone ha integrato nella sua piattaforma cloud centralizzata modelli di edge computing che consentono di elaborare i dati sull’edge di una rete. Grazie anche alle competenze in ambito 5G, Vodafone è così in grado di aumentare la qualità dei servizi offerti attraverso la riduzione drastica dei tempi di scambio delle informazioni tra i nodi finali della rete e il cloud”.
Il Cloud di Vodafone Business aiuta le aziende nella nuova normalità
Per rispondere all’emergenza sanitaria, le aziende hanno iniziato a richiedere tutte quelle categorie di servizi cloud ready-to-use che fossero in grado di abilitare in tempi rapidi lo smart working e di preservare l’operatività e la continuità del business.
“Vodafone Business ha assistito ad una crescente domanda di servizi SaaS da parte anche, e soprattutto, delle piccole e medie imprese, solitamente più reticenti a migrare verso il modello as a service – racconta Riso – le categorie di servizi che sono state maggiormente richieste includono soluzioni di virtual desktop, di collaboration, di gestione documentale, di e-commerce e analytics”.
Se guardiamo infatti ai dati della ricerca NetConsulting cube, l’adozione del SaaS come piattaforma software strategica è meno frequente; piuttosto l’utilizzo di servizi SaaS si concentra su soluzioni specifiche guidata da una scelta tattica. Il 36% delle aziende utilizza attualmente il cloud per questo tipo di applicazioni e un ulteriore 25% prevede di investire in quest’ambito nei prossimi due anni. Le suite di office automation, Crm, BI, Srm e Hcm sono solo alcuni esempi di applicazioni sempre più utilizzate con un approccio SaaS.
Vodafone si è dimostrata essere un partner ideale grazie al suo ampio portafoglio di soluzioni che coprono tutte le principali esigenze di business delle aziende, alle sue competenze verticali in ambito Ict e alla capacità di operare come provider di riferimento nell’ecosistema di fornitori di soluzioni per le aziende.
Davide Riso descrive i punti di forza di Vodafone: “La presenza di Vodafone a fianco delle aziende è end-to-end: dal design alla delivery ed esercizio della soluzione. Come solution integrator, Vodafone garantisce SLA sulla soluzione e non sulla tecnologia: il cliente non si deve più preoccupare della catena delle tecnologie (e fornitori) che implementano la soluzione e grazie a questo approccio può avere la garanzia di livelli di servizio adeguati alle proprie esigenze di business”.
Il perdurare delle condizioni emergenziali e la generale soddisfazione delle aziende verso modalità di lavoro smart o da remoto fanno sì che il cloud continuerà ad abilitare la nuova normalità aziendale anche in futuro. “Vodafone è pronta a rispondere a questa sfida – conclude Riso – e ad indirizzarla non più come una semplice riposta ad uno scenario di emergenza ma come un nuovo modo di lavorare che impatta persone, processi e tecnologie”.
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