Energy e utilities sono tra i verticali che più oggi possono ottenere vantaggi concreti ed importanti nell’utilizzo delle tecnologie cloud ed abbracciare così la trasformazione digitale. Che si tratti di monitorare gli impianti, renderli più efficienti, riuscire a prevenire i possibili incidenti, così come ottimizzare la distribuzione di energia e risorse – come è anche previsto dalle agende europee relative alla transizione ecologica – o tenere il passo con il continuo cambiamento dei regolamenti e delle procedure è evidente quali e quanti benefici sia possibile ottenere grazie alla gestione del dato sfruttando il cloud computing e la sua flessibilità, tanto più in un mercato così “volatile” come questo in cui il controllo puntuale dei costi può fare la differenza tra un business profittevole ed uno no.

In questa direzione si è mossa anche Italgas, con NetApp. Italgas, nata nel 1937 a Torino, guida il mercato della distribuzione del gas in Italia (oltre il 34% di market share), e rappresenta il terzo più grande operatore del comparto a livello europeo. Quotata in Borsa, l’azienda – grazie alla sua rete diffusa nelle diverse geografie – fornisce ad oltre 1.800 comuni italiani i suoi servizi energetici digitalizzati, tenendo come prima mission, appunto, la distribuzione efficiente, affidabile e sicura del gas in Italia.

Italgas è riuscita a trasformare il proprio business proprio facendo leva sulla digitalizzazione ed investendo in tecnologie all’avanguardia; non solo il cloud quindi ma anche IoT, per esempio utilizzando in modo diffuso sulla rete i sensori ed integrando i dati nei sistemi di monitoraggio. Questo per migliorare gli standard di qualità e sicurezza del servizio, ridurre l’impatto ambientale delle attività di distribuzione, ed incrementare l’efficienza complessiva dei sistemi di distribuzione.

Per esempio, già oggi, sfruttando un semplice tablet, i tecnici di Italgas sono in grado di monitorare le condizioni degli impianti, comunicare con la sede competente, e ricevere feedback per la corretta manutenzione direttamente sul campo.

Italgas, cloud storage con i costi “sotto controllo”

Il dato al centro rappresenta per l’azienda l’asset fondamentale da valorizzare e preservare e le tecnologie più adeguate lo strumento per farlo. Il fine resta invece migliorare l’efficienza, il saving sui costi, e la possibilità di offrire un servizio migliore agli utenti. Proprio la cultura del dato, il bisogno di preservarlo e valorizzarlo, tenendone alta la disponibilità, hanno portato Italgas a rivoluzionarne la gestione.

Già nel 2018, l’azienda ha spostato nel cloud pubblico i suoi sistemi, per beneficiare dei vantaggi correlati alla gestione agile dell’infrastruttura e liberare così risorse preziose per i progetti più innovativi. In questo modo è riuscita ad automatizzare parte dei workload del datacenter evitando un upgrade fisico del proprio DC che solo parzialmente si sarebbe rivelato vantaggioso ed avrebbe consentito una reale riduzione dei costi. L’azienda ha quindi deciso di portare, su Microsoft Azure, 55 importanti istanze Oracle che supportano applicazioni mission critical in ambito finance, relativi alle misurazioni e alla fatturazione dei costi.

La soluzione

Anche se per quanto riguarda la gestione dei costi del DC i benefici della relativa migrazione sono stati immediati, l’azienda non è riuscita ad ottenere subito i riscontri sulle performance attesi. In particolare, su alcuni workload, Italgas si sarebbe attesa performance maggiori rispetto a quanto in grado di offrire i servizi cloud standard, in relazione al controllo dei costi relativi ai volumi storage in cloud ed alla flessibilità necessaria per adattare i volumi alle diverse necessità quotidiane, ma anche alla crescita esponenziale dei dati da gestire. 

Giuliano Caglio, Responsabile team Cloud Services & Infrastructure di Italgas
Giuliano Caglio, Responsabile team Cloud Services & Infrastructure di Italgas

Da qui la scelta di Azure NetApp Files in grado di coniugare proprio flessibilità e scalabilità di una soluzione cloud storage con le prestazioni necessarie, richieste dai workload Oracle. “Le capacità di archiviazione su risorse storage native Azure – spiega Giuliano Caglio, Responsabile team Cloud Services & Infrastructure di Italgaserano direttamente correlate alle esigenze prestazionali del DB e delle VM, per questo per migliorare le prestazioni serviva aggiungere storage, ma di fatto veniva sprecato spazio storage non così facile da gestire, conclusi i picchi, con il relativo impatto negativo su costi e operations ad ogni aggiunta/rimozione dei dischi da ciascuna VM”.

Dopo il necessario Proof of Concept, Italgas ha quindi scelto Azure NetApp Files per la sua capacità di adattare spazio e performance in modo estremamente semplice. La soluzione rappresenta per l’IT un vero “game changer”, in quanto permette di adattare rapidamente gli ambienti a qualsiasi nuovo progetto tenendo sotto controllo i costi.

NetApp e Microsoft quindi hanno aiutato Italgas allo sviluppo dei diversi scenari di test che avrebbero soddisfatto le performance attese, e trovato che Azure NetApp Files è effettivamente in grado di assicurare la migliore gestione delle risorse necessarie alle applicazioni, mantenendo alte le performance e basse le latenze. “Con Azure NetApp Files – spiega Caglioè possibile ridimensionare a caldo i volumi fino alla dimensione necessaria, senza rinunciare alle performance grazie anche alla capacità di generare snapshot “istantanei”, clonare i volumi, beneficiare di tiering, provisioning e gestione dinamica, senza interruzione di servizi e sfruttando l’automazione”. ItalGas ha infatti sviluppato un layer di automazione basato su Ansible e Jenkins che permette all’IT di fare deploy rapido e shaping dei volumi storage, snapshot e cloni dei volumi senza impatto sulle performance.

Italgas ha proceduto con la migrazione graduale dei DB, e registrato la crescita dei relativi vantaggi attesa, fino a portare sia l’ambiente di produzione sia quello di sviluppo su Azure NetApp Files.

I vantaggi

Oggi Italgas gestisce oltre 370 TB di dati su Azure NetApp Files in ambienti di sviluppo, pre-produzione e produzione (tra applicazioni Sap, applicazioni di cartografia e diverse altre applicazioni custom). Beneficia quindi anche di tutti i vantaggi relativi al “volume shaping”, alla possibilità di estendere e “contrarre” i volumi in modo dinamico e rapido e questo permette di raggiungere migliori livelli di servizio a costi più bassi.

Il modello evolutivo del progetto NetApp Microsoft per Italgas
Il modello del progetto NetApp/Microsoft per Italgas

Concretamente, per esempio, Italgas è riuscita a ridurre le operations a carico dei sistemi nel ciclo di app refresh da 12-15 a poche ore, ma anche i tempi di backup da ore a frazioni di ora, passando da un modello di backup classico (basato sulla copia dei dati su disco) ad un modello snapshot-based. Questo ha portato anche alla possibilità di spostare i DB in produzione in un intervallo di tempo misurabile in ore, invece che in giorni. E porta inoltre il vantaggio di poter studiare specifiche strategie innovative, per migliorare efficienze e ridurre i costi, accelerare il testing, ridurre i colli di bottiglia. 

Un esempio pratico dei vantaggi: grazie all’automazione implementata è possibile ogni sera a fine giornata ridurre i volumi e le prestazioni richieste per tutta la notte e riattivarle all’inizio del giorno dopo, quando torna a crescere la domanda gestendo il billing in modo molto granulare e facendo leva sulla fatturazione con granularità oraria offerta dal servizio Azure Netapp Files.

Di fatto l’azienda riesce oggi a garantire adeguate prestazioni in ogni momento in base alle richieste applicative con miglioramenti sensibili rispetto ai servizi cloud standard o anche on-premise; ha ridotto in modo significativo l’oversizing (tipico problema delle soluzioni di cloud storage), evitando di dover adattare le applicazioni al cloud, quando deve sempre accadere il contrario. Con la riduzione delle operations per backup e movimentazione del dato, l’accelerazione dei tempi di application refresh, e l’automazione del volume shaping riesce infine ad adattare prestazioni e costi di servizio più volte nel corso di un’unica giornata.
Italgas in questo modo inoltre mantiene un controllo più granulare sull’infrastruttura storage per lo studio anche di una roadmap evolutiva in caso di replatforming applicativo o per abbracciare una logica cloud basata su microservizi e l’eventuale migrazione degli ambienti Sap di produzione.

Con Azure NetApp Files non solo quindi si è guadagnato in precisione nella gestione delle risorse, nell’esecuzione dei backup o nella clonazione di un database in pochi secondi tramite snapshot, ma Italgas ha pensato anche ad un utilizzo aggiuntivo di Azure NetApp Files per altri carichi di lavoro, per esempio virtual desktop e applicazioni virtuali e ambienti di sviluppo containerizzati.

Qualità ed esteso utilizzo dei sistemi di automazione di Azure Netapp Files hanno permesso a Italgas di avere l’effettivo controllo sull’utilizzo delle risorse in cloud, per potere continuamente “ridefinirle” a seconda dei bisogni, riducendo i costi relativi ai consumi, ma anche alle operation per la gestione infrastrutturale.

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