Se Hitachi Vantara – società di Hitachi Ltd – è sempre più il braccio digitale del gruppo Hitachi (storicamente ne rappresenta l’anima IT), è oggi anche l’azienda più globale che permette al gruppo di raggiungere il mercato in maniera capillare, portando in dote i clienti che guardano alla transizione digitale e ecologica. Un tema che ha riguardato molte aziende anche nell’ultimo anno. Hitachi Vantara ricopre il ruolo di digital factory del gruppo stesso e accompagna la digitalizzazione delle imprese”.
E’ Marco Tesini, vice president & general manager Southern Europe di Hitachi Vantara, a commentare l’andamento del piano industriale di Hitachi Vantara presentato nel 2020 con una valenza pluriennale, confortato dai risultati dell’anno fiscale. “In segmento IT del gruppo Hitachi rappresenta oggi il 20% del fatturato dell’intero gruppo con risultato importanti in termini di profitto – sostanzia Tesini -. Una strategia portata avanti dalla presenza globale di 11mila dipendenti e dai 28 centri di eccellenza, volta alla digitalizzazione di tutte le aziende del gruppo, grazie a un portafoglio di soluzioni applicative che possono essere messe a fattore comune internamente e per i clienti”.

Marco Tesini, vice president & general manager Southern Europe di Hitachi Vantara
Marco Tesini, vice president & general manager Southern Europe di Hitachi Vantara

Una virata decisa dal nuovo presidente di Hitachi Ldt (“Hitachi è una azienda che fa dell’innovazione il proprio core business”), che ha visto ruotare attorno a Hitachi Vantara un business da 87 miliardi di dollari nel 2020, in crescita del 7,8% rispetto all’anno precedente (chiusura a marzo), facendo di Lumada il cappello sotto il quale si raccolgono tutte le tecnologie hardware, software, servizi e le soluzioni applicative che governano i dati, per identificare nuovi modelli di business. “Un tempo chiamavamo questo mercato crescente IoT oggi è più corretto parlare di tutto ciò che ruota attorno ai dati” puntualizza.
La crescita è stata importante, facendo di Lumada il collante dei cinque ambiti ad alto investimento in cui il gruppo si concentra: mobilità, smart life, healthcare, industria-manufacturing, energia e IT “che oltre ad essere un comparto industriale è un abilitatore” precisa Tesini.

Due le business unit che catalizzano l’attenzione di Hitachi Vantara: una si occupa di infrastrutture digitali che raccoglie l’eredità del passato legata a storage, server e che ruota attorno a data center e cloud. L’altra è la business unit delle digital solution, che sta crescendo attorno al framework Lumada che va sul mercato, da sola o con altre aziende del gruppo Hitachi. “Investiamo ogni anno in ricerca e sviluppo circa 3 miliardi di euro per portare soluzioni in nuovi settori, che siano trasporti, città, energia e quant’altro. L’impegno ambientale è diventato centrale insieme a quello della diversità per Hitachi”

Un impegno quest’ultimo che ritorna anche tra le priorità della società in Italia che “nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, ha registrato una crescita a doppia cifra nell’ultimo anno fiscale” che si traduce in una transizione ecologica e nel supporto a iniziative per ridurre l’impatto ambientale a partire dal consumo dei data center fino alle applicazioni.

Obiettivi e acquisizioni

I punti chiave della roadmap sono modernizzazione applicativa, interoperabilità e servizi multicloud, infrastrutture digitali a basso impatto energetico, gestione e condivisione dei dati tra le industry. “Ad oggi i servizi e le infrastrutture digitali sono responsabili di circa il 4% delle attuali emissioni globali di carbonio, e questo dato potrebbe peggiorare nei prossimi anni a causa del trend della creazione di dati che cresce esponenzialmente. L’Europa ha bisogno di sviluppare le infrastrutture necessarie (dai data center al cloud, hardware & software) e le relative strategie per dar vita ad un sistema digitale a basse emissioni di carbonio ed il gruppo Hitachi si sta già da qualche tempo muovendo in questa direzione per supportare la transizione ecologica” puntualizza Tesini.

Strategiche anche le ultime acquisizioni di Hitachi: GlobalLogic, specializzata in ingegneria digitale avanzata, experience design e data service che amplia l’offerta di soluzioni digitali e Io-Tahoe che unisce data engineering ed analytics su una piattaforma unificata, consentendo ai diversi gruppi di lavoro di collaborare e innovare più rapidamente incrementando le soluzioni del portfolio di Lumada. “Quella di GlobalLogic si distingue per essere una grande acquisizione da 10 miliardi di dollari e perché è la prima volta che Hitachi non investe nel comparto industriale ma in un’azienda dedicata al mondo digitale” precisa Tesini per spingere la trasformazione digitale delle industrie clienti. “Acquisizioni a livello globale che permettono a Hitachi Vantara di avere maggiori competenze e soluzioni digitali per cogliere le opportunità offerte dal Recovery Plan nel pubblico e nel privato”.

In Italia, focus anche sulle pmi

Salvatore Turchetti, country manager di Hitachi Vantara Italia
Salvatore Turchetti, country manager di Hitachi Vantara Italia

La strategia mondiale si cala anche in Italia guidata da Salvatore Turchetti, country manager italiano di Hitachi Vantara, che vede quattro trend importanti da gestire. “Il mercato chiedende sempre più soluzioni elastiche (1) anche per le infrastrutture. Serviranno maggiori competenze (2) perché le aziende sempre più digitalizzate dovranno trarre valore dai dati, fare evolvere tecnologie, architetture, ma anche i modelli organizzativi. Sarà sempre più marcata la convergenza tra IT e OT (3) e prenderà piede la modalità di utilizzo a consumo (4, Anything as a service)” precisa.

Un approccio che ha riconfermato clienti enterprise ”storici” dei settori pubblica amministrazione, manifatturiero, energia, telecomunicazioni e servizi finanziari: da una parte grazie alle soluzioni infrastrutturali, con i nuovi prodotti di storage di fascia enterprise (Vsp 5000) e mid-range (Vsp serie E), soluzioni object storage, converged e hyperconverged, dall’altra con le soluzioni applicative di data analytics e IoT, con progetti per la gestione e controllo del territorio e delle infrastrutture.

Una strategia che si è tradotta in una crescita annuale del 14.9% annua negli ultimi 5 anni, anche in questo anno di pandemia, dimostrando che le aziende hanno bisogno di partner per la trasformazione digitale. “Per l’anno fiscale in corso il nostro obiettivo in Italia è la costante focalizzazione sui mercati enterprise e della pubblica amministrazione, ma anche portare avanti la recente focalizzazione sulle Pmi intrapresa dallo scorso anno. Le pmi ci chiedono strumenti che le rendano elastiche e flessibili ma rapide nelle risposte ai clienti”, dichiara Turchetti. L’offerta as a service viene inoltre declinata con la proposta Everflex e con partneship tecnologiche, come quella delle soluzioni integrate e convergenti realizzate con Cisco.

Ritorna sul portfolio suddiviso tra soluzioni per l’infrastruttura digitale e soluzioni digitali (“soluzioni tra loro integrate e sinergiche”) Andrea Neri, senior solution consultant di Hitachi Vantara, definendo gli obiettivi principali dei team di lavoro in Italia: lavorare sulle infrastrutture con attenzione alla data operation (“l’impegno è fornire infrastrutture agili che siano autoadattative, in grado di autoapprendere i comportamenti, eliminare le operation semplici ripetitive, dall’edge fino al cloud ”), fare intelligent data operation (“cioè data governance, con soluzioni digitali che fanno correlazioni tra dati, analisi predizione per dare informazioni utili al business”), creare soluzioni data driven (“che fanno leva su servizi, soluzioni verticalizzate per le varie industry, che fanno leva sul  framework Lumada) con una piattaforma a disposizione anche in ottica di co-creation per nuovi use case.

Per quanto riguarda il pillar infrastrutturale, la logica proposta è quella di realizzare data center sempre più automatizzati per ridurre i costi di gestione, di proporre ai clienti infrastrutture di cloud ibrido con estensione verso il cloud pubblico e di gestire in modo centralizzato tutte le componenti fino ai sensori periferici con i dati generati dagli utenti in mobilità, con un unico punto di controllo. “Questa è la visione, è dove stiamo andando. Per quanto riguarda la modernizzazione del core abbiamo soluzioni per memorizzazione dei dati strutturati e non strutturati con capacità di posizionare il dato nel posto giusto con controllo delle prestazioni e dei livelli di servizio” conclude Neri. Al portfolio prodotti si affiancano i servizi consulenziali orientati ad aiutare i clienti ad attuare la “cloudification” e supportare la modernizzazione delle applicazioni, il tutto fruito as a service.

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