Annullata l’edizione del 2020 e posticipata in forma “ibrida” quella del 2021 (si è tenuta alla fine di giugno per consentire “anche” la partecipazione in presenza), l’edizione Mobile World Congress 2022 (Mwc 2022) segna, per la fiera organizzata da Gsma, il ritorno alla normalità, anche se la guerra in Ucraina ha portato l’ente organizzatore ad escludere il padiglione della Russia.
Così come nel 2021 l’evento ha celebrato l’importanza della connettività per l’impatto ed i benefici nel consentire la prosecuzione delle attività ed il superamento delle difficoltà – il claim era Connectivity Impact -, quest’edizione 2022 vuole evidenziare invece il “potenziale” delle reti e delle connessioni nelle sue varie forme (Wifi 7, 5/6G, etc.) per la crescita delle economie digitali (Connectivity Unleashed). A farlo ci pensano i circa mille relatori, insieme ai 1.500 espositori da 37 diversi Paesi che in questi giorni a Barcellona animano la fiera.
L’attenzione è ancora puntata sullo sviluppo delle reti 5G e sul loro potenziale come driver per la crescita, tema chiave anche del keynote organizzato da Gsma. “Questa edizione di Mwc mostra come l’ecosistema digitale sia in grado di trasformare concretamente il nostro modo di vivere e di supportare la ripresa globale – esordisce Mats Granryd, direttore generale di Gsma -. E il tema Connectivity Unleashed evidenzia come la connettività sia ora in grado di trasformare in modo intelligente le diverse industry mentre si passa dalla semplice disponibilità di una connessione a una connettività “potenziata””.
I numeri del Global Mobile Economy Report 2022, presentati in occasione dell’evento, lo confermano. Dicono che entro il 2022 si raggiungerà il miliardo di connessioni 5G attive e, grazie agli investimenti nelle infrastrutture di rete da parte degli operatori, sarà possibile arrivare a ridurre il digital divide, fino ad appena il 6% della popolazione mondiale “scoperta”, anche se il percorso è ancora lungo.
L’adozione di servizi Internet mobili, per esempio, non tiene il passo con l’espansione della copertura di rete.
Infatti, nonostante dispongano di almeno una rete mobile a banda larga, ancora 3,2 miliardi di persone (circa il 41% della popolazione mondiale) non utilizzano Internet in mobilità per mancanza di convenienza e competenze, e questo si riflette sugli obiettivi di inclusività e sull’accelerazione nei progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) – prima della scadenza delle Nazioni Unite fissata al 2030 – che includono un maggiore accesso all’istruzione, all’assistenza sanitaria e alla lotta alla povertà e alla disuguaglianza, proprio grazie al digitale.
Non manca però una serie di riscontri positivi: entro la fine del 2025, il 5G rappresenterà circa un quarto delle connessioni mobili e più di due persone su cinque in tutto il mondo potranno disporre di una rete 5G, mentre già nel 2021, le tecnologie e i servizi mobili hanno generato 4,5 mila miliardi di dollari di valore economico, pari al 5% del Pil globale, e saranno 5 mila miliardi nel 2025. Decrescerà contemporaneamente l’adozione del 4G per cui nel 2025 saranno il 55% sul totale (rispetto al 58% dell’anno appena chiuso).
Per colmare il gap attuale, emerge nel keynote di apertura, serve però ancora l’impegno della politica: “Bisogna infatti investire nella formazione delle competenze digitali, utilizzare fondi pubblici per la connettività, adottare un approccio equilibrato nella riscossione delle entrate attraverso tasse e oneri nel settore mobile e dare priorità alla trasformazione digitale nei servizi pubblici“.
Mwc 2022 mostra di fatto un’anima sempre più “business”, con in prima linea oltre alle PA, anche partner come Accenture attivi in iniziative come Industry City con demo innovative sulle potenzialità della connettività mobile intelligente e della robotica, in ambito fintech, manifatturiero e automotive; oltre ai passi in avanti compiuti dalle tecnologie di volo autonomo, per esempio grazie ai droni in grado di sfruttare l’AI e la rete 5G, per la trasmissione dei video in streaming.
L’anima business di Mwc 2022 si riflette anche negli annunci tecnologici. I vendor hanno deciso di diluire anche durante l’anno la presentazione di novità dei nuovi smartphone (Samsung per esempio ha presentato già da tempo la nuova lineup di smartphone Galaxy), ma non rinunciano comunque a presentare nuovi device (la stessa Samsung ha annunciato in fiera la serie Galaxy Book2 Pro, ma anche Lenovo ha portato a Barcellona nuovi modelli Thinkpad e Thinkbook, oltre agli smartphone Motorola Edge 30 pro e Edge+) ed allo stesso tempo estendono all’ambito di utilizzo b2b l’evoluzione delle loro proposte, sottolineandone il valore come ecosistema per intercettare anche le nuove esigenze legate al lavoro ibrido, per esempio. Come ha scelto di fare anche Huawei.
Il vendor cinese annuncia la disponibilità di Huawei MateBook 16, ma presenta pure le nuove funzionalità Hms (Huawei Mobile Services) per pc che potenziano l’esperienza Smart Office e permettono di scaricare applicazioni mobile su alcuni computer portatili Huawei, mentre con le funzionalità Super Device per lo Smart Office viene migliorata la connettività e la collaborazione tra i dispositivi Huawei supportati. Crescono anche i servizi Mobile Cloud per pc, che permettono agli utenti di accedere a funzionalità cross-device e live-sync attraverso un unico login con l’ID di Huawei.
Sbloccare il potenziale delle reti con le soluzioni Open Ran
Reti e connettività sono gli elementi essenziali al centro degli annunci della fiera. Rispecchiate nell’offerta, che punta a migliorare l’esperienza della rete a casa (e nella casa smart) dell’utente finale (gli annunci di Avm con le proposte per la fibra, Wifi 6 e Mesh Wifi, valgono come esempio), fino all’edge, con gli apparati necessari a rendere le “reti intelligenti”, ed intercettare le esigenze di Csp e Msp. Centrale quindi anche l’evoluzione del Wifi e del 5G, per l’utente finale, ma soprattutto per i progetti digitali delle industry, con uno snodo centrale negli annunci che riguarda le soluzioni Radio access network (Ran) e vRan. Consentono, anche in modo virtualizzato e sfruttando il cloud di collegare singoli device a diverse parti della rete tramite apparati radio (con la disaggregazione della Ran “classica”), un elemento abilitante negli ambienti di rete misti e per i collegamenti tra generazioni radio differenti (xG). La modernizzazione dell’infrastruttura Radio Access Network ricorre nell’offerta di diversi service provider che sono in procinto di passare alla vRran o alla Open RAN, o stanno pianificando il passaggio.
Riprendiamo in proposito la visione di Sanjay Uppal, senior vice president e general manager, Service Provider e Edge di Vmware che spiega i vantaggi di un’evoluzione in cloud dei sistemi Ran, un ambito in cui la proposta Vmware è in evoluzione: “Le società di telecomunicazioni stanno costruendo reti 5G in tutto il mondo e creano nuovi servizi che cambiano il modo di lavorare e vivere. L’approccio multicloud di Vmware differenzia i nostri clienti in questo cambiamento epocale, aiutandoli a innovare, dal core e dalla Ran all’edge, fino al cloud, e a fornire servizi avanzati per migliorare il loro business”.
Ambiti in cui anche le proposizioni Ericsson e Qualcomm hanno consentito negli anni, spesso, di leggere la declinazione tecnologica dei trend, ma in cui giocano un ruolo importante anche i vendor di chip. Proprio Ericsson prosegue la sua strategia volta a rafforzare il portafoglio Ran (Reti di Accesso Radio) con le soluzioni necessarie a soddisfare gli obiettivi di sostenibilità e rapida implementazione del 5G degli operatori (risparmio energetico, maggiori capacità e ingombri ridotti caratterizzano le novità Radio 4490, per esempio).
E Qualcomm identifica la rete moderna, in grado di indirizzare i diversi casi d’uso, come un’infrastruttura Ran aperta e virtualizzata mentre lavora all’integrazione delle funzionalità legate all’AI ed all’evoluzione dello standard (6G, atteso tra il 2025 ed il 2027). Nel tempo l’azienda ha esteso in modo pervasivo il proprio portafoglio di soluzioni ad indirizzare mobile computing, XR, automotive, Industrial IoT, 5G networking e connettività wireless fiber. In occasione di Mwc 2022 ha portato un’ulteriore evoluzione della piattaforma Snapdragon (chipset), ma soprattutto ha annunciato la disponibilità per la metà del 2022 del primo sub-system commerciale Wifi 7 (FastConnect 7800). Ancora per quanto riguarda i chip invece, Intel con il suo Network and Edge Group ha annunciato a Barcellona migliorie nei sistemi Intel Xeon Scalable (Sapphire Rapids) e prestazioni superiori per le implementazioni vRan (Virtual Radio Area Network) e il nuovo system-on-chip Intel Xeon D per il software-defined network e l’edge.
La centralità dei sistemi Ran di nuova generazione, in grado di sfruttare virtualizzazione e cloud è evidenziata infine anche nella proposta Nokia. Il vendor per esempio propone la soluzione Intelligent Ran Operations per gestire attraverso il machine learning (ML) la complessità delle reti 5G. Con framework e soluzioni per consentire agli operatori mobili di migliorare la qualità della rete 5G, l’efficienza e l’esperienza degli utenti, riducendo al contempo i costi operativi ed i consumi.
Si legge tra i trend più evidenti delle offerte b2b in occasione di Mwc 2022 un’ulteriore spinta sulle proposizioni As a Service e la sicurezza, proprio per Csp e Msp. Per esempio, sempre Nokia propone servizi Software-as-a-Service (SaaS) nell’ambito della sicurezza e dell’analytics, come parte della sua strategia per i Csp. Con Nokia AVA Network Data Analytics Function, erogato in modalità SaaS, si punta a migliora le operazioni di rete facendo leva sull’innovazione guidata da AI/ML e fornendo analisi al network edge, mentre iSim Secure Connect è la proposta per gestire abbonamenti machine-to-machine e device consumer per dispositivi abilitati all’utilizzo di eSim e iSim, un tema su cui siamo tornati in diversi contributi.
L’AI si conferma centrale nei progetti anche di Microsoft che annuncia nuovi servizi e soluzioni legate ad Azure for Operators, la piattaforma sviluppata per consentire agli operatori di sfruttare le capacità del 5G, per avvicinare cloud ed edge ed abilitare applicazioni a bassa latenza, con relativo risparmio dei costi.
Lato sicurezza, infine, vale la pena di ricordare l’evoluzione dell’offerta per la gestione intelligente degli apparati: i managed service provider si trovano ad affrontare sfide impegnative per fornire servizi Security Access Service Edge (Sase) su scala a costi contenuti, in quanto le attuali soluzioni SD-Wan e di accesso sicuro per la forza lavoro ibrida mancano di automazione, richiedono configurazione manuale e l’integrazione manuale di soluzioni e Api differenti. E’ l’ambito indirizzato da Palo Alto Networks che, in occasione di Mwc 2022 introduce con una serie di proposte progettate per gli Msp, tra cui un portale gerarchico di gestione cloud multitenant e un framework Api aperto.
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