Opentext, automatizzare con i dati matura il business
Opentext World Europe 2024 - La valorizzazione dei dati a vantaggio del business è possibile solo facendo leva su automazione 'trusted' e AI. Mark J. Barrenechea, Ceo e Cto, e Muhi Majzoub, Cpo di Opentext delineano strategie e orizzonti di sviluppo
E’ quasi un tour de force quello di Opentext in Europa. In quattro giornate consecutive Opentext World Europe 2024 tocca infatti tre città europee: Londra, Monaco e Parigi. Incontriamo l’azienda nel suo approdo nel vecchio continente. Dopo l’avvio del tour in terra americana, a Las Vegas, è infatti all’ombra di Westminster (Queen Elizabeth II Center) che si radunano circa mille addetti ai lavori tra partner, system integrator, service provider, clienti ed esperti che desiderano mettere alla prova il potere trasformativo dell’information management e dell’intelligenza artificiale per “elevare il potenziale umano nell’information journey”.
E’ lo spunto chiave dell’evento ripreso nei keynote di Mark J. Barrenechea, Ceo e Cto, e Muhi Majzoub, Opentext Evp and Chief Product Officer.
Alla base delle possibilità per continuare a competere in un agòne sfidante, come quello attuale, è richiesto di “valorizzare i dati, in sicurezza, tenendone alta la disponibilità e la visibilità – così come il controllo – in ogni contesto architetturale e di business”.
Quattro parole, quelle evidenziate, alla base della proposizione di Opentext. Una proposta che è sempre più articolata, “ha digerito l’acquisizione di Micro Focus, tiene come punto di riferimento l’observability, il testing e l’attenzione all’application delivery nel guidare i clienti a sfruttare le soluzioni nel trusted cloud, con l’AI e in sicurezza”, vuole dettagliare Barrenechea. Prosegue il Ceo: “Solo in un cloud trusted è possibile utilizzare l’AI per automatizzare il lavoro con i dati a vantaggio del business, perché l’obiettivo primo e ultimo è quello di non mandare mai un essere umano a fare il lavoro di una macchina lasciando che siano le macchine a fare il lavoro quando è possibile sia così”. Consapevoli ora del fatto che l’intelligenza artificiale è onnipresente “e sia inevitabile e non rimandabile doverci fare i conti”. Un messaggio recepito dai clienti che seguono Opentext nel suo percorso di evoluzione dell’offerta.
“L’azienda conta solo tra UK ed Europa oltre 50mila clienti, seguiti da circa 5mila dipendenti distribuiti nei 21 Paesi europei – precisa Barrenechea – con un offering che opera come vero collante tra il cloud e i sistemi critici aziendali, indirizza oggi anche tutti gli aspetti di sviluppo DevSecOps e nel rilascio tiene in primaria considerazione le esigenze di compliance nella gestione di dati ed informazioni che caratterizza l’UE. Aiutiamo inoltre i clienti a comprendere quali dati è necessario importare nel nostro cloud e come possiamo contribuire a proteggerli, gestirli, archiviarli e dargli vita”. L’utilizzo dell’AI è vitale per questo come l’evoluzione dei large language model, “che è fondamentale verticalizzare e preservare per mantenere intatto il corretto trattamento dei dati”.
L’evento, tra gli spunti, offre in proposito anche l’annuncio di un Llm specifico dedicato allo sviluppo. “La piattaforma Athena, in roadmap ad un anno, consentirà di vedere un’intera applicazione, generata automaticamente dall’intelligenza artificiale”.
Manifatturiero, insurance e rischi legali, sviluppo, sanità, farmaceutico, biotech, ma anche finance, PA, energy & utilities i verticali nel mirino di Opentext sulla base della consapevolezza secondo cui “la gestione delle informazioni è essenziale perché l’utilizzo dell’AI sia vantaggioso, a partire dai processi di automazione nel trattamento di set di dati molto grandi”. Due sono i framework di riferimento: “Il primo riguarda Internet, che è oggi da osservare più come un insieme di cloud, non come l’abbiamo vista alle origini, ed il secondo framework riguarda la direzione di Opentext che si propone come integratore di quei cloud”. Obiettivi ambiziosi quindi.
Le aziende clienti ne beneficeranno nel solco di un metodo che richiede cinque punti di attenzione: l’adozione di un mindset orientato all’AI – così da abbracciare un processo decisionale senza attriti, automatizzato in modo fluido per re-immaginare il business -; lo sblocco della produttività con attenzione a fare in modo che automazione e AI non siano disgiunte; la protezione e governance dei dati, con domini e standard di conformità specifici – così da potersi fidare delle decisioni prese tramite AI – e un’elaborazione precisa, eliminando il rischio di errori umani. Tornano i tema di apertura trusted e di delega alle macchine del lavoro quando è possibile, ma arriva così anche la giustificazione necessaria al messaggio dell’evento “elevare il potenziale umano che – prosegue Barrenechea – significa offrire alle persone nuove opportunità attraverso una nuova mentalità, nuovi livelli di produttività e nuova fiducia nei confronti delle decisioni autonome, semplificando i processi per aumentare la creatività, l’efficienza e l’immaginazione”.
Tempo di entrare quindi nell’approfondimento dei temi tecnologici: la sfera Opentext Cloud, “che è per definizione una data cloud in grado di fare information management su dati strutturati come non strutturati”, quindi documenti, archivi, asset, contratti, service desk, IoT come pure video, voci, immagini, registrazioni, “è in espansione in Europa, e abbraccia a tutto tondo la proposta di experience, declinata nella cloud platform, gli ecosistemi entro cui operano le aziende (Sap, Google, Microsoft, etc.), lo sviluppo DevSecOps, la sicurezza (intesa anche come Xdr), le componenti di infrastructure and application automation, le business fabrics (Microsoft Dynamics, Oracle NetSuite, etc.)”.
Opentext Titanium X
La roadmap strategica ora è dettata dallo sviluppo di Titanium X che di fatto approderà su Opentext Cloud Editions 25.2 (NextGen Cloud); concreta oggi c’è già la disponibilità di CE 24.2 matura (ne parliamo più avanti).
Per comprendere l’offering di Opentext è importante mettere a fuoco tre elementi chiave, tre binari guida che sono gli stessi binari entro cui si giocano i passi in avanti già maturati da Opentext sia nella proposizione cloud (CE), sia in quella che riguarda l’integrazione dell’AI (Opentext Aviator). I pilastri sono: Business Cloud, Business AI e Business Technology. OpenText vuole proporre soluzioni pratiche che comprendano gli assistenti basati su AI per le operation aziendali, le tecnologie di ricerca e l’IoT di nuova generazione. Mentre si punta a combinare strategie dati e di gestione delle informazioni affidabili con avanzate funzionalità basate sull’AI. I tre punti delineano, ciascuno, una specifica area di miglioramento. La prima (Business Cloud) riguarda la conoscenza e la sicurezza come vantaggi competitivi per i clienti di ogni settore attraverso la disponibilità di una tecnologia integrata e sicura che porti importanti vantaggi in termini di semplificazione ed efficienza. La seconda (Business AI) è relativa a quegli aspetti di data governance, conformità e autenticazione indicati come sfidanti. Ecco che OpenText propone allora assistenti basati sull’intelligenza artificiale che operano su grandi dataset privati, per consentire alle persone giuste di ottenere le giuste informazioni (siamo già all’interno della sfera operativa di Aviator). La terza area (Business Technology) legge i dati connessi come imperativo e prerequisito in uno scenario in cui i carichi di lavoro continuano a spostarsi verso il cloud. OpenText propone quindi piattaforme dati di livello enterprise che possano essere implementate ovunque e in qualsiasi modo, in particolare su cloud privato, pubblico o tramite Api.
Così chiude allora il Ceo: “Ogni applicazione che forniamo, ogni pezzo di tecnologia della piattaforma che forniamo, ogni aspetto della nostra attività, l’intelligenza artificiale che forniamo deve essere possibile chiamarle semplicemente tramite Api disponibili pubblicamente. Siamo una all-software company e questo caratterizza la proposizione e rappresenta una forza“. E’ anzi quasi il tratto distintivo che dovrebbe accomunare tutte le aziende in trasformazione oggi tese alla valorizzazione del dato per il business
Centrale allo stesso modo dell’evoluzione con Titanium X è lo sviluppo della proposizione che permette di reimmaginare il lavoro applicando l’intelligenza artificiale ai flussi di lavoro quotidiani. Ecco che OpenText Aviator – più di semplice brand, e di platform, è correttamente presentabile come una “famiglia di funzionalità di AI generativa che sfrutta modelli linguistici di grandi dimensioni (Llm) e set di dati privati per risolvere casi d’uso specifici”. Scendiamo allora con Muhi Majzoub, OpenText Evp and chief product officer, ancora un po’ più in profondità.
Cloud Editions 24.2 e Aviator, accrescere il potenziale umano
Majzoub spiega come cloud e AI convergano nella trasformazione del business, in un percorso che vede ogni tipo di azienda diventare un’azienda software. Approfondisce quindi la roadmap di OpenText Cloud ed evidenzia come DevOps e tracciabilità della supply chain possano essere portate a un nuovo livello. Mentre lavora su CE 25.2, Opentext ha quindi proseguito lo sviluppo sia su CE 24.2 sia su Aviator.
Ne mettiamo a fuoco allora i punti principali seguendo la traccia di Majzoub che spiega come CE 24.2 riaffermi l’intelligenza artificiale come moltiplicatore di forza per il potenziale umano, insieme alla suite OpenText Aviator di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. “Continuiamo a integrare l’intelligenza artificiale all’avanguardia direttamente nei nostri prodotti, creando soluzioni che non sono solo reattive ma anticipatrici. In CE 24.2 in particolare, approfondiamo il ruolo cruciale della gestione delle informazioni nell’alimentare e salvaguardare la qualità dei dati, un prerequisito per massimizzare il potenziale dell’intelligenza artificiale per risolvere i problemi più complessi di domani”.
Rientriamo quindi nei tre binari di lettura inizialmente proposti.
Per quanto riguarda il primo, OpenText Business Cloud 24.2 ora include OpenText Experience Cloud che con OpenText Core Journey supporta i clienti consentendo loro di migliorare strategia, progettazione ed esecuzione delle comunicazioni con clienti terzi in modo efficace e su scala per le esperienze di onboarding, compliance e retention. La componente Business Network Cloud vede OpenText Trading Grid ora integrato con Oracle NetSuite e Microsoft Dynamics 365 per consentire alle aziende di medie dimensioni di gestire senza problemi le connessioni tra i vari fornitori. I passi avanti su OpenText DevOps Cloud sono da leggersi in OpenText Application Lifecycle Management che viene integrato con Sap Cloud per consentire ai clienti di velocizzare i test e accelerare i cicli di rilascio di Sap, mentre per le Operations Cloud, ora OpenText OpsBridge dispone di nuove funzionalità di telemetria aperta per l’osservabilità delle applicazioni, al fine di migliorare il monitoraggio e gli insight in tempo reale su tutto il patrimonio IT. Infine, sulla security, OpenText Cybersecurity Cloud, con OpenText Fortify, propone un’esperienza utente rinnovata per gli sviluppatori, che possono eseguire senza problemi controlli di vulnerabilità del codice e misure di sicurezza.
I binari di evoluzione per quanto riguarda Business AI e Business Technology, riguardano di fatto tutto lo sviluppo di Opentext Aviator.
Di proposito non vogliamo ripecorrere tutti i dettagli delle novità ma solo quelle per noi più importanti.
In un incontro dedicato al tema Majzoub insiste in modo particolare su OpenText Content Aviator, come assistente intelligente che semplifica il recupero delle informazioni grazie a ricerca conversazionale, riassunti dei contenuti e funzioni di traduzione. Integrato con OpenText Core Content, Extended Ecm e Documentum, viene automatizzata l’analisi dei contenuti e degli spazi di lavoro, aumentando l’efficienza del flusso di lavoro e il riutilizzo delle conoscenze senza dover spostare i dati. Operations Aviator rappresenta invece un assistente virtuale basato sull’AI generativa privata. Precedentemente esclusiva degli utenti Itsm, questa soluzione di gestione dei servizi avanzata estende il supporto agli agenti del service desk. Con un agente basato su AI in grado di riassumere i ticket in arrivo e di offrire soluzioni, gli agenti possono risolvere i problemi in modo più efficiente, aumentando la soddisfazione degli utenti, migliorando la produttività e riducendo le difficoltà in termini di organico.
L’estensione di Aviator in modo trasversale sugli strumenti offerti da Opentext impatta in ambito Business AI anche sulla possibilità, per la risoluzione di problemi, di avere a disposizione un’interfaccia di ricerca guidata e semplice che li aiuti a trovare rapidamente le informazioni pertinenti e i passaggi risolutivi (Operations Bridge con Aviator), mentre per gli sviluppatori è disponibile la ricerca conversazionale integrata con un assistente “Ask-me-anything” basato su AI (DevOps Aviator). Due strumenti ancora meritano la segnalazione nelle parole di Majzoub: “Experience Aviator come esperienza con l’AI generativa per migliorare le esperienze di comunicazione con i clienti, nell’ambito della CX e Axcelerate con Aviator in grado di semplificare le indagini legali e fornire informazioni efficacemente sulla strategia dei casi”. In questo modo i team legale possono “identificare e riassumere documenti e concetti cruciali in modo rapido e preciso. Questo miglioramento mira ad accelerare le indagini e i processi di revisione, garantendo decisioni tempestive ed informate”.
Il terzo binario – Business Technology – vede maturare Opentext Aviator Platform su un poker di proposte. OpenText Aviator Core Analytics Database è proposto come data lake SaaS di livello enterprise che unisce i vantaggi del database OpenText Vertica alla flessibilità di una piattaforma multi-tenant. OpenText Aviator Search offre nuove funzionalità per l’estrazione e l’arricchimento delle informazioni in tutti i formati di file, supportate da funzioni di sicurezza avanzate come l’intelligenza artificiale generativa e i Llm, così da accedere a funzioni conversazionali avanzate, che consentono di recuperare facilmente le informazioni. Non solo: è possibile individuare l’origine delle risposte e convalidarle attraverso fonti di dati, garantendo maggiore precisione ed efficienza. Aviator IoT permette invece agli utenti di tracciare e gestire tutti i tipi di beni ad alto valore per la propria azienda con una visibilità end-to-end progettata per aumentare la coerenza e la trasparenza dei dati, migliorando al contempo le operation nella supply chain e la gestione degli asset ed infine Aviator Thrust Studio è l’assistente digitale progettato per supportare gli sviluppatori durante il processo di creazione delle applicazioni. Già è disponibile una versione early access che permette di ricevere assistenza sulla generazione di codice ed utilizza le Api Thrust di OpenText. Un assistente intelligente che semplifica le attività di sviluppo, migliorando la produttività e l’efficienza.
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