E’ il Global Cloud Data Center di Aruba, a Ponte San Pietro (BG), ad ospitare la tappa italiana di NetApp Insight Xtra, il roadshow organizzato da NetApp per clienti, partner, innovatori ed esperti del settore. Oltre 400 i partecipanti, per una data speciale considerata la prima partecipazione italiana di George Kurian, Ceo di NetApp. Il tema chiave della giornata è la messa a fuoco della strategia di NetApp per consentire alle organizzazioni di sostenere le sfide dell’era dei dati e dell’intelligence. In questa fase, caratterizzata dalla continua crescita dei dati digitali, le aziende ne devono affrontare di complesse per estrarre valore e, per farlo, considerare la gestione stessa del dato come abilitante.

L’intervento di Kurian vuole sviluppare proprio questi temi. “Da strumento, a valore strategico. I dati consentono alle organizzazioni data-driven di superare e fare meglio di quelle cui manca il pieno controllo. E questo vale sia in termini di crescita, che di capacità di gestione del rischio. E’ uno scenario chiaro che NetApp ha messo a fuoco già da anni” – entra nel vivo il Ceo -. Per questo è urgente la necessità di trattare i dati come un asset essenziale nella strategia aziendale. “Per anni, le aziende si sono concentrate sul miglioramento dei processi aziendali digitalizzati, oggi devono andare oltre: è necessario pensare al cliente e a tutti i dati associati a quel cliente e valorizzarli in modo trasversale – attraverso un approccio trasversale – ma unico”. E questo approccio implica un’integrazione che supera i confini tradizionali dei sistemi aziendali e degli applicativi (Erp, Crm, etc.). 

NetApp e gestione dati, approccio multilivello ma integrato

Serve allora una moderna architettura per i dati per evolvere senza rischiare di mettere in gioco stabilità e business continuity. “Non è responsabile dire ai clienti di cambiare tutto nella loro attività – chiarisce Kurian -. Questo approccio, infatti, comporterebbe rischi enormi. Invece, l’idea è quella di mantenere l’architettura integrata, cambiando solo ciò che è necessario e in questo modo allineare tutti i modi in cui si interagisce con il cliente, perché i clienti vogliono un’esperienza uniforme attraverso online, mobile etc.. Mentre le applicazioni evolvono rapidamente, i dati sottostanti devono rimanere disponibili per garantire una coerenza totale”. Vale per il banking, vale nell’ambito della sanità. Vale, soprattutto considerando come mentre il volume dei dati è cresciuto mettendo a rischio il controllo, perché “le modalità di gestione, protezione e governance dei dati non sono cambiate con la stessa rapidità”. Questo divario rappresenta una minaccia significativa, amplificata dall’uso di strumenti di intelligenza artificiale nei cyber attacchi.

NetApp Intelligent Data Infrastructure
NetApp, l’Intelligent Data Infrastructure spiegata da George Kurian, Ceo di NetApp

Il Ceo offre una visione “temporale” componibile in tre ere fondamentali. Quella della digitalizzazione delle operation aziendali (1), in cui l’obiettivo principale era registrare gli eventi e le operazioni, quella dell’analisi storica dei dati (2), in cui le aziende hanno iniziato a conservare e analizzare i dati per identificare tendenze e comportamenti; quella dell’unificazione e analisi avanzata dei dati (3). E’ la nostra, che si concentra sull’integrazione e sull’analisi di dati complessi, utilizzando strumenti avanzati come l’intelligenza artificiale generativa. Ma è necessario portare l’AI vicina ai dati, non viceversa”. Sarà un tema chiave questo nell’arco della giornata, su cui NetApp insiste e asseconda nello sviluppo della proposizione tecnologica. Unificare i dati è allora la sfida cruciale per le aziende, ma anche un’opportunità per ottenere vantaggi competitivi. “La frammentazione dei dati su sistemi diversi è uno dei maggiori ostacoli – sottolinea Kurian. E per questo NetApp ha sviluppato soluzioni di storage unificato che combinano file, blocchi e oggetti, integrando ambienti on-premise e cloud. Kurian: “Abbiamo sempre creduto che una base di storage dati unificata sia fondamentale per avere successo nell’era dei dati e dell’AI”. E per indirizzare anche il tema della sicurezza: “Gli attaccanti cercano i tuoi dati – chiosa Kurian – si contano ben 662 milioni di attacchi ransomware solo nell’ultimo anno, con perdite globali che superano i 250 miliardi di dollari”.

L’approccio di NetApp è quindi un approccio multilivello, con funzionalità avanzate e caratterizzanti come i sistemi di Cyber Vaulting e lo studio della crittografia quantistica per proteggere i dati. Sicurezza e AI gli assi di un unico binario entro cui si muove l’azienda oggi, ma con un monito: “I dati vanno preparati per un loro utilizzo efficace con l’AI, la loro qualità è essenziale, e funzionale anche ad indirizzare meglio l’utilizzo di infrastrutture e servizi, serve proprio un processo di comprensione su come imparare a gestire i dati nell’era AI per liberarne il potenziale, attivare meccanismi in grado di interagire tra loro”. E NetApp a portafoglio evidenzia Data e AI Services – per la sicurezza, la protezione, la governance e l’utilizzo dei dati in mobilità – così come Infrastructure & Workload Services, basati sull’osservabilità, ottimizzazione e gestione open-source.
Kurian chiude il suo intervento delineando quindi quattro messaggi essenziali per fare bene nell’era dei dati: disporre di una strategia dei dati – le aziende devono trattare i dati come una risorsa strategica; conoscere il proprio business come vantaggio competitivo unico (esigenze comprese); sperimentare per adattarsi rapidamente e innovare ed infine puntare su un ecosistema dei dati robusto. 

Il confronto diretto con il Ceo, aggiunge ulteriori spunti di riflessione. Per esempio riguardo “l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non solo come un motore di innovazione, ma anche come uno strumento di difesa contro le minacce alla sicurezza”, per cui NetApp implementa da tempo strumenti di AI per monitorare e rilevare minacce in tempo reale, con un approccio che punta a creare (e consentire di gestire) copie sicure e immodificabili dei dati, utili per un rapido ripristino in caso di incidenti.

George Kurian, Ceo di NetApp
George Kurian, Ceo di NetApp

“Le innovazioni infrastrutturali si muovono anche sulla base delle partnership così da consentire di supportare i workload dell’AI on-premise come nei principali cloud pubblici“. Secondo Kurian, sono tante le aziende che stanno esplorando le potenzialità dell’intelligenza artificiale. E tra le organizzazioni più avanzate emergono tre caratteristiche comuni: Le aziende leader hanno una visione chiara delle aree in cui l’AI può apportare valore, dispongono di un’infrastruttura dati ben organizzata, fondamentale per esperimenti efficaci con l’AI e accelerano – proprio in Europa – anche le industrie regolamentate, grazie alla disponibilità di una struttura dati già ben consolidata”.

Un tema spesso trascurato è però il ruolo dello storage nei processi con l’AI. Kurian chiarisce questo come elemento fondamentale per bilanciare esigenze di training e inferenza, perché “durante l’addestramento dei modelli di AI, lo storage funge da buffer temporaneo. Anche se la domanda di storage è relativamente limitata in questa fase, il suo ruolo resta essenziale per la continuità del processo e poi in fase di inferenza che richiede enormi quantità di dati aggiornati, rendendo lo storage un elemento chiave”. Kurian “L’80-90% della crescita dello storage legata all’AI sarà destinata alle esigenze di inferenza”.

L’evoluzione tecnologica 

La declinazione strategica del Ceo, trova attuazione nella declinazione tecnologica. NetApp ha già presentato le appliance Aff A-Series, C-Series e Asa, e propone nuovi servizi di consulenza ideati per aiutare i clienti a gestire e comprendere meglio i loro dati, sfruttando l’intelligenza artificiale per incrementare il valore del loro business. La collaborazione con partner come Nvidia, puntano a combinare software AI e il calcolo accelerato con l’infrastruttura dati intelligente NetApp per supportare applicazioni di AI generativa e in grado di operare in maniera autonoma. Inoltre, NetApp offre nuovi servizi di consulenza per i carichi di lavoro AI, tra cui AI Readiness Workshop e AI Data Discovery Assessment. Infine, al centro la disponibilità della soluzione NetApp Ontap Autonomous Ransomware Protection (ARP/AI), che utilizza l’intelligenza artificiale per rilevare le minacce ransomware con una precisione del 99%.

NetApp, la prospettiva italiana nel contesto globale

NetApp Insight Xtra è soprattutto importante opportunità di networking, cruciali per condividere le esperienze e sostenere le sfide legate ai dati. Lo sottolinea Davide Marini, country manager di NetApp Italia. Nel nostro Paese, l’azienda è riconosciuta come il vendor di storage con la crescita più rapida negli ultimi quattro anni: “NetApp è confermata da Idc come lo storage vendor che sta crescendo di più nel mercato San e Nas in Italia”. E quello italiano si rivela contesto che vive con intensità i cambiamenti in atto. Cresce quindi la sensibilità riguardo il fatto che “i dati, insieme alle persone, rappresentano i due principali asset a disposizione delle aziende”. Una ricchezza che comporta anche sfide significative, tra cui l’aumento degli attacchi informatici e la carenza di risorse specializzate, a rendere il panorama sempre più complesso.

Davide Marini
Davide Marini, country manager NetApp Italia

Secondo Marini, NetApp ha già attraverso tre momenti principali di evoluzione: quello dell‘innovazione legata a Unified Dat Storage, che ha permesso di unificare la gestione di dati strutturati e non strutturati; l’abbraccio della strategia Data Fabric, che ha facilitato la gestione dei dati in ambienti di cloud ibrido e lintegrazione multicloud, grazie alla collaborazione con i principali provider di servizi cloud pubblici. “Oggi – spiega Marini – NetApp affronta la sfida dell’intelligenza applicata ai dati e alle tecnologie: lo step ulteriore che ha fatto NetApp è rendere le tecnologie intelligenti, perché che siano solo reattive non basta per vincere queste sfide”. E lo fa facendo leva sull’ecosistema, “sullo sviluppo di una rete di partner competenti che condividono regole e valori. Che dal punto di vista della proposta tecnologica sono sostanzialmente tre: semplificazione, sicurezza, sostenibilità.
Il primo, perché “le tecnologie NetApp semplificano la gestione dei dati – è così dalla proposta di un unico sistema operativo Ontaphttps://inno3.it/tag/netapp-ontap/ centralizzato e automatizzato che libera risorse preziose all’interno delle organizzazioni”. La sicurezza: “per il panorama completo di brevetti e certificazioni a livello globale che garantiscono un livello elevato di protezione dei dati” e non ultimo la sostenibilità “nell’agenda di tutte le organizzazioni, per NetApp significa da una parte produrre tecnologie sostenibili, ma anche fornire strumenti intelligenti per massimizzare l’efficienza delle infrastrutture e le economie sui dati più favorevoli”. 

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