Il processo di digital transformation che sta caratterizzando le attività aziendali e la vita delle persone vede il coinvolgimento di diverse tecnologie, a partire dall’intelligenza artificiale e da Internet of things.
Tra i vari paradigmi tecnologici anche i wearable, device indossabili e intelligenti in grado di scambiare dati con applicazioni e servizi di terze parti, che, oltre a permettere l’ottimizzazione e l’efficientamento dei sistemi produttivi, ci supportano nella vita di tutti i giorni.
Questi device si distinguono in tre diverse particolari tipologie in base al loro livello di “intelligenza”:
- dispositivi non autonomi che necessitano del supporto di altri device per essere operativi
- accessori “smart” in grado di svolgere solo alcune funzioni in autonomia tramite la connessione internet
- smart wearable capaci di funzionare autonomamente
L’interesse verso questa tipologia di device è sempre più forte; a dimostrarlo anche le ricerche effettuate su Google durante il 2018.
Ma il fenomeno non è circoscritto alla sola curiosità. Secondo uno studio condotto da ABI Research entro il 2021 saranno consegnati in tutto il mondo 154 milioni di dispositivi wearable, di cui circa 52 milioni destinati al mondo industriale e della logistica.
Ambiti di applicazione trasversali
La rapida diffusione di questi dispositivi smart (sempre secondo ABI Research, nel 2016 erano 34 milioni) è iniziata principalmente dal mondo consumer dove trovano maggior diffusione nell’ambito fitness/wellness.
Dispositivi indossabili come braccialetti elettronici e indumenti intelligenti (ad esempio T-shirt e scarpe), infatti, consentono agli utenti di poter monitorare i propri parametri vitali (es. battito cardiaco e pressione sanguigna) e raccogliere dati utili (es. tracking del sonno e dei passi o chilometri compiuti) per raggiungere un miglior livello di benessere.
Un ulteriore ambito di applicazione nel settore consumer è quello inerente il gaming/entertainment; in questo caso, smart glasses/head-mounted display, con il supporto di tecnologie come la realtà aumentata e la realtà virtuale consentono di vivere esperienze di gioco visive e immersive migliorando nel complesso l’esperienza ludica.
Gli utenti grazie a queste tecnologie possono inoltre velocizzare alcune azioni quotidiane come quelle riguardanti la gestione della casa (domotica) o i pagamenti contactless al momento dell’acquisto.
I wearable, come detto, si stanno diffondendo in ambito business spinti anche grazie all’Industria 4.0.
Supply chain ottimizzata
Nel mondo industriale, le tecnologie indossabili trovano applicazione in vari ambiti lungo tutta la supply chain permettendo alle aziende di poter ottenere dei benefici sia in termini di costi che di tempi.
Nella gestione delle giacenze, ad esempio, l’utilizzo di smart device permette agli operatori di ridurre sensibilmente le tempistiche dei processi di pick & place tramite la navigazione assistita all’interno del magazzino e la corretta localizzazione dei prodotti e degli scaffali.
Inoltre, tramite questi strumenti intelligenti, è possibile ottimizzare le attività di inventario con la conseguente opportunità di migliorare le analisi di forecasting e ridurre bottle neck lungo la supply chain.
Spinta alla manutenzione predittiva
L’ottimizzazione della produzione, tuttavia, passa anche dal loro diretto utilizzo sulla linea produttiva. I wearable, infatti, possono essere implementati per migliore la qualità del lavoro degli addetti di linea che trovano in questi dispostivi validi alleati per agevolare i loro compiti, come ad esempio il controllo del rispetto degli standard o il miglioramento dell’efficienza dei macchinari.
Su quest’ultimo aspetto, gli smart device consentono di prolungare la vita utile degli impianti agevolando le attività di predictive maintenance (grazie anche alla diffusione dell’edge computing) e permettendo di svolgere attività di manutenzione da remoto tramite applicazioni di field workforce automation su smartglass forniti agli addetti.
Un ulteriore vantaggio del loro utilizzo si può riscontrare nel training degli addetti; le aziende che hanno la necessità di svolgere formazione a distanza a tecnici ed operatori sul campo, anche dislocati geograficamente, possono infatti beneficiare dell’utilizzo combinato di dispositivi wearable e applicazioni di realtà aumentata.
Guardando poi alla fase trasporto/distribuzione, le realtà operanti nella logistica possono usufruire delle apparecchiature smart per monitorare le consegne e dematerializzare i documenti inerenti il processo, come ad esempio i DDT (Documento di trasporto).
Tema chiave, sicurezza
I wearable permettono di rendere più sicuro il luogo di lavoro attraverso varie funzionalità come la localizzazione dei lavoratori, il rilevamento di incidenti e il monitoraggio del corretto uso dei dispositivi personali di protezione.
Vi è, infine, un ambito di applicazione che lega il mondo consumer a quello industriale: l’healthcare.
Questi dispositivi indossabili, oltre a monitorare, come detto, i parametri vitali, consentono di abilitare servizi di teleassistenza e telemedicina permettendo ai medici di assistere da remoto i propri pazienti.
Gli smart device, hanno ormai iniziato a diffondersi prepotentemente e nel prossimo futuro vedranno ampliare le loro funzionalità e casi di utilizzo grazie allo sviluppo del 5G. Tutto ciò richiede e richiederà una forte attenzione (con annessi investimenti) al tema della cybersecurity per le aziende… ma “this is another story”.
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