Garantire la business continuity guardando al parco applicativo esistente e realizzare un progetto per prepararsi al futuro, attraverso una piattaforma scalabile in grado di rendere l’azienda autonoma nell’affrontare le sfide dell’integrazione. Sono questi i principali obiettivi con cui Foscarini, decide di ridefinire la propria strategia di integrazione applicativa volta all’implementazione di flussi “virtuosi” di interazione tra i sistemi Erp (Business Central), gli applicativi b2b e-commerce (Magento), il Crm (Salesforce), i portali dei partner (spedizionieri), il datawarehouse, ma anche i portali clienti e l’identity provider (Azure b2c).

Scenario

L’azienda (manufacturing) nasce nel 1981, nell’isola di Murano (Venezia), e si occupa inizialmente di sistemi di illuminazione destinati al contract. Nel 1983 decide di aprirsi a nuovi mercati e canali distribuitivi e propone la prima collezione a catalogo di lampade di design. Oggi conta circa 110 dipendenti è presente in tutti e cinque i continenti, pur avendo mantenuto il quartier generale a Venezia per un fatturato di 39 milioni di euro all’anno. Innovazione e sperimentazione contraddistinguono il percorso di Foscarini che si vede quindi impegnata anche a guardare avanti per quanto riguarda la digitalizzazione nel comparto IT, volta all’integrazione applicativa, con il partner Beantech.

Sfide

Si tratta di sfide impegnative, anche in relazione alle risorse utilizzate dai vari comparti aziendali. A partire dall’esistenza ancora di sistemi legacy (AS400), a Foscarini servono soluzioni di migrazione a sistemi moderni (Business Central, e-commerce), senza rischi di down-time. Serve lo studio di una importante roadmap di evoluzione delle business application (Crm, etc. …) che, oltre alla difficoltà intrinseca della migrazione da sistemi legacy, affronti le sfide legate alla gestione dell’integrazione con un nuovo sistema “da zero”.

L’azienda ha bisogno concretamente di lasciare un ecosistema eterogeneo di applicativi terzi con i quali interagisce (oltre ai precedenti applicativi citati: portali clienti, portali fornitori, spedizionieri, identity provider…) per uno omogeneo, lavorando anche sulla soluzione di orchestrazione utilizzata, che fornisce alcune integrazioni punto-punto custom, ma risulta troppo dispendiosa e difficile da configurare e manutenere. Fondamentali da indirizzare infine sono la possibilità di alimentare il datawarehouse con dataset certificati, gestire lo shift di priorità tra Crm e Magento e supportare la crescita e la strutturazione di una funzione IT da rendere il più possibile autonoma e consapevole.

Metodo e soluzione

Foscarini e Beantech lavorano con metodo al progetto. Si parte da una fase iniziale di analisi di dettaglio del contesto aziendale, si progettano l’architettura della possibile soluzione e i flussi di integrazione, si definisce la roadmap di integrazione per l’implementazione dei flussi tra Erp (Business Central), applicativo b2b e-commerce (Magento), Crm (Salesforce), trading partner (spedizionieri), datawarehouse, portali clienti, e identity provider, e quindi si cadenza un piano di rilasci (metodologia agile) strutturato in base alle esigenze e deadline del cliente fino alla formazione, allo sviluppo e al testing a quattro mani col cliente, per garantire l’autonomia e la conoscenza dei flussi necessarie

Con BeantechFoscarini valuta le diverse tecnologie di riferimento disponibili per l’integrazione, analizza la proposizione dei diversi player di mercato ed organizza anche una serie di laboratori di testing delle piattaforme fino a scegliere come base per l’integrazione la piattaforma Atomsphere di Boomi, azienda che opera nel mercato IPaaS (Integration Platform as a Service). Con il seguente modello: l’architettura implementata, oltre che sulla piattaforma cloud native Atomsphere si avvale di un runtime brevettato (Boomi Atom), installato localmente presso il data center del cliente, che esegue fisicamente i processi che sono stati definiti sulla piattaforma.

Marco Giora, head of Ict Foscarini
Marco Giora, head of Ict Foscarini

Spiega Marco Giora, head of Ict di Foscarini: “La scelta di Boomi è stata quasi naturale una volta avuta l’occasione di testarlo sul campo. Siamo stati colpiti dalla semplicità nella creazione dei flussi, la ricca libreria di Api e connettori nativi e la modularità, che permette di scalare e aggiungere nuove funzionalità, al crescere delle nostre esigenze di business”.

Una volta valutate le esigenze nel lungo periodo, Foscarini sceglie l’ecosistema completo basato su quattro moduli Boomi, indipendenti e complementari, con una strategia di implementazione step by step fondata sugli obiettivi progressivi che l’azienda si era posta nella realizzazione della propria strategia digitale.

A partire dal modulo Integrate, fondato su una libreria di connettori nativi, si abilita la comunicazione da e verso i principali applicativi di mercato utilizzati da Foscarini. Attraverso il modulo, i processi e i flussi da implementare vengono analizzati nel dettaglio e realizzati, allo scopo di creare un’unica “source of truth”, per agevolare lo scambio di informazioni fra le diverse piattaforme e la filiera del dato all’interno dell’ecosistema IT Foscarini.

Set e deployment sono basati su una UI grafica con componenti drag and drop e un motore di AI in grado di suggerire le connessioni, facilitando e velocizzando il processo di configurazione. In questa fase l’attenzione è focalizzata anche sullo sviluppo dei moduli di integrazione, per gestire i flussi di dati, attraverso connettori nativi che permettano lo scambio di informazioni tra un sistema e un altro. Con il modulo Flow di Boomi si indirizza invece la possibilità di generare semplici applicazioni e workflow collaborativi, basati sulla medesima infrastruttura tecnologica, in modalità codeless per garantirne una veloce implementazione e una facile personalizzazione ed agevolare la rapida risposta alle richieste del business. La gestione delle Web Api necessarie all’interno di un medesimo ecosistema integrato è abilitata dal modulo Mediate, mentre con Exchange (il quarto modulo Boomi utilizzato) si lavora per l’integrazione con i sistemi terzi dei singoli fornitori e degli spedizionieri.

Una vista di Atomsphere di Boomi
Una vista di Atomsphere di Boomi

“L’approccio modulare di Boomi, l’integrazione con gli strumenti già presenti in azienda e la velocità di implementazione si sono rivelate caratteristiche in grado di fare la differenza – , spiega Marco Giora – e la possibilità di creare delle applicazioni veloci con un approccio codeless ha permesso di sostenere in modo rapido e snello le istanze del business”.

Vantaggi e risultati

Azienda e partner apprezzano gli aspetti tecnici legati alla modularità della proposta Boomi, alla flessibilità ed alla scalabilità e in particolare l’azienda pone l’accento sulla duttilità del modello di licensing su misura offerto da Boomi, cucito in base alle esigenze specifiche del cliente e all’insegna dell’approccio pay per use. Un ulteriore aspetto della soluzione apprezzato da Foscarini è l’autonomia che la piattaforma ha garantito alla funzione IT interna, grazie a un’ampia disponibilità di risorse di training, gratuite e fruibili attraverso i portali Web e anche a un sistema di monitoraggio end-to-end, per l’analisi dettagliata di quanto implementato tramite un singolo anello di controllo, accessibile via browser, con un’interfaccia utente semplice e intuitiva.

Il risultato delle scelte porta a Foscarini riscontri concreti da più punti di vista, per esempio, l’effettiva integrazione dei sistemi AS400, Business Central, Salesforce, Magento, datawarehouse, portale b2b, portale e-commerce, e dei cinque portali spedizionieri, ed evidenti guadagni sul risparmio del tempo investito dall’IT nella manutenzione dei vari flussi di implementazione, con l’apprezzamento riguardo la velocità e dinamicità dell’implementazione della roadmap di integrazione. A seguito della riuscita del progetto iniziale, si punta ora all’estensione del modello di integrazione anche ad alcune logiche del Plm aziendale. Oggi Foscarini dispone di una piattaforma facilmente scalabile, che lo rende autonomo nell’affrontare le sfide dell’integrazione.

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