Valorizzare i dati disponibili, provenienti da fonti eterogenee e memorizzati su diverse piattaforme è fondamentale per le aziende che hanno bisogno di informazioni “effettivamente” consumabili ed in grado di suggerire azioni per migliorare il business. Come se ce ne fosse stato bisogno, il lungo periodo di crisi ha evidenziato ancora di più l’importanza di questo tema, per esempio in relazione alle esigenze di migliorare le supply chain, ottimizzare le operation, cambiare i processi per una maggiore efficienza. Sono ambiti in cui la proposizione di Tibco si caratterizza in modo specifico. Presente sul mercato oramai da quasi 25 anni, l’azienda opera nella sfera della gestione dei dati (in tutte le sue evoluzioni – da Soa all’integrazione con le applicazioni) che oggi si declina in modo univoco con la buzzword della data governance che contiene di fatto le tre direttrici di azione su cui si sviluppa l’offerta Tibco: Unify, Connect, Predict per razionalizzare le informazioni, rendere possibile il collegamento tra i dati in modo che siano effettivamente pronti per l’analisi e la reportistica e consentirne un efficace utilizzo.
Oggi l’azienda è presente in tutti i verticali di mercato e di recente ha anche dato ulteriore impulso alla forza vendita dedicata alla pubblica amministrazione.
Il “viaggio” di Autostrade per valorizzare i dati
Tra i casi d’uso più interessanti e recenti, di utilizzo e implementazione sul campo delle soluzioni, quello di Autostrade per l’Italia. Ne parla Francesco Del Greco, Cio dell’azienda. “In piena trasformazione, Autostrade centra sul digitale il suo nuovo posizionamento – attacca Del Greco – posizionamento, che ha anche come obiettivo la standardizzazione e la semplificazione delle piattaforme ed ha richiesto una riflessione su quali siano effettivamente i pillar di un ecosistema scalabile e più sostenibile“.
Il bisogno di standardizzazione e accesso al dato e di analisi descrittiva si rivelano elementi chiave che portano Autostrade a valutare la proposizione Tibco. Ad aprile 2020 si avvia così il percorso dell’azienda: tema fondamentale e critico iniziale è proprio quello relativo alla capacità di spostare i “baricentri”.
“Di fatto fino allo scorso anno il posizionamento del comparto IT era abbastanza “annegato” all’interno dei vari piani organizzativi, riportando all’HR” – spiega Del Greco. Ora invece “quella che era una funzione è diventata una direzione”; la divisione riporta direttamente all’amministratore delegato, ed “è arrivata la possibilità di investimenti IT cospicui e mirati”. Il tema della “cultura aziendale” per la trasformazione digitale è fondamentale e richiede un disegno e l’individuazione dei piani a medio e lungo termine, “allo stesso tempo bisogna riuscire a portare risultati in tempo rapido per offrire subito anche il conforto di un effettivo cambiamento in atto”.
Autostrade, con l’aiuto di consulenti, si è inizialmente mossa nella generazione di un “Ceo cockpit” con gli indicatori aziendali per aiutare i processi decisionali sulla base di oltre 600 Kpi che sono poi stati ridotti a poco più di cento. Il primo esercizio compiuto però è stato proprio chiudere con un tipo di impostazione “ingessata” ed adoperarsi nello sviluppo di un data lake, lavorare sulla data quality, e sulla convinzione che “l’utilizzo stesso del dato aiuta a migliorare il dato”. Su questo sono stati sviluppati strumenti di visualizzazione flessibili per favorire l’accesso all’informazione.
Si è scelto di compiere il lavoro di sviluppo sulla base di modalità collaborative basate sull’agilità, e nel giro dei primi sei mesi sono stati resi disponibili tutti i principali indicatori sfruttando Tibco Spotfire (con 130 Kpi attivi a sostituzione della reportistica cartacea), che consente il consumo del dato real time, l’utilizzo di dashboard immediato da parte della C-suite, mentre resta sempre attiva un’efficiente macchina di sviluppo e analisi dei Kpi .
Del Greco: “Le cose che servono per innestare la trasformazione, sono in primis proprio la facilità d’uso, la consumabilità delle informazioni e di sviluppo delle dashboard che si sono rivelati elementi vincenti, fondamentali per partire. Dagli indicatori di performance finanziarie transazionali poi, l’azienda ha maturato una certa dimestichezza e da qui Autostrade per l’Italia ha deciso di utilizzare la stessa piattaforma per analisi sul traffico, la viabilità, gli incidenti sulle strade e, partendo da un semplice contesto transazionale, di avviare una serie di nuovi progetti, facendo leva sulla flessibilità della piattaforma”.
Automatizzare la gestione delle informazioni e renderle disponibili real time anche online elimina una serie di task “manuali” che richiedono tanto tempo ed anche per questo impoveriscono il valore del dato. La possibilità di valutare anche l’efficienza dei sistemi IT in questo modo ed alimentare un clima di “confidenza” con le soluzioni ne estende le possibilità applicative. Autostrade per l’Italia, tra gli esempi pratici, evidenzia quello per esempio relativo alla gestione dei cantieri (e allo studio della messa in opera dei cantieri in modo ragionato ed intelligente, con analisi degli impatti sulle code), alla sicurezza e all’arricchimento dell’esperienza utenti.
Tra le criticità possibili da valutare, invece, quella dell’integrazione tra diversi strumenti che operano sui medesimi dati. Autostrade ha rappresentato per un lungo periodo il terreno di conquista dei vendor che hanno proposto le proprie soluzioni, al punto da poterne contare attive oggi oltre 1.200 (intese come “configuration item”). La razionalizzazione dell’ecosistema quindi è ora per l’azienda un obiettivo da raggiungere attraverso il lavoro di una “design authority” con, a capo un Cto che ha mandato specifico per disegnare lo stato “to be”.
Al centro ci saranno le piattaforme di riferimento per la gestione dei macro processi: Salesforce per il Crm e per il field, Service Now per il Ppm (Project Portfolio Management) interno, Sap come Erp, Aws per il cloud, Tibco Spotfire per gli analytics. “Per la validazione e la condivisione delle informazioni – prosegue Greco – Autostrade conta su un ecosistema di Api che permette di modellare il dato ed esporlo un’unica volta, per consumarlo più volte attraverso un Enterprise Service Bus. E questo nel tempo permetterà di favorire un buon consumo del dato, che sarà favorito dall’analisi della qualità del dato stesso. Anche per questo Autostrade da questo mese introduce nel suo organigramma la figura del Cdo in grado di definire la strategia sui dati”.
Il periodo attuale di sicuro ha impresso un’importante accelerazione allo sviluppo dei progetti di valorizzazione dei dati. “Le organizzazioni– interviene Gianfranco Naso, vice president Emea south-west di Tibco – hanno scoperto che oltre gli slogan è importante far leva sui dati per intervenire in modo da rivedere i processi interni, analizzarli e efficientarli (process mining), integrare informazioni frammentate o non ‘qualitativamente’ disponibili”.
I vantaggi della proposizione Tibco
Tibco consente in questi ambiti di creare un layer di virtualizzazione per l’accesso ai dati, di disporre di un livello di normalizzazione adeguato, di qualità e certezza nell’accesso al dato in velocità. Aspetti che poi che si riflettono sul business di tutti i vertical e sono esigenze trasversali. Di recente, infatti, anche Istat ha scelto Tibco, la cui piattaforma si presta per le sue caratteristiche modulari ad incontrare le esigenze delle aziende dove esse si trovano nel loro percorso di valorizzazione del dato end-to-end, dalla raccolta fino agli insight tramite AI e ML. E in ambito manufacturing, per esempio, la piattaforma Tibco è in grado di permettere lo studio su come ottimizzare le supply chain e i processi.
Alessandro Chimera direttore strategie di digitalizzazione per Tibco: “Gli studi di McKinsey evidenziano che le sollecitazioni a carico delle supply chain, anche in ambito retail, logistica e manufacturing, saranno sempre più frequenti anche in futuro. La disponibilità dati non a silos, ma nei data lake, e la possibilità di utilizzarli per disporre di una vista end-to-end di quanto succede nelle catene di distribuzione si rivelerà fondamentale”. Con la consapevolezza che il valore dal dato, anche per la valutazione dei rischi (e la scelta dei fornitori non solo in tier 1) e l’analisi delle dinamiche di mercato (in primis nell’e-commerce – Tibco tra i clienti vanta ora anche un’importante realtà della Gdo che ha sviluppato servizi di vendita e la consegna online, Ndr.), è tanto più alta quanto l’informazione che può generare è effettivamente vicina ai tempi di produzione del dato stesso (real time).
Il tema dell’utilizzo del patrimonio dati aziendali presenta diverse sfaccettature e l’offering di Tibco, modulare abbiamo visto, è pensato per coprire il ciclo di vita del dato nel complesso, dal primo approccio al completamento del journey. Massimo Milano, director solutions consultants di Tibco: “Serve quindi sfruttare le sinergie di integrazione tecnologica di Tibco relativa ai tre pillar: Connect (integrazione tra i sistemi dei dati ed esposizione degli stessi tramite microservizi e interfacce basate su Api); Unify per organizzare i dati (grazie alle soluzioni di master data management e per la gestione dei dati “shared”), federando e rendendo disponibili le informazioni da fonti eterogenee anche grazie all’approccio cloud.
Con il tema ultimo dell’estrazione del valore dei dati (Predict) che si lega direttamente al precedente. “Tibco Spotfire – prosegue Milano –copre tutte le esigenze di reporting ma include la possibilità di operazionalizzare i modelli statitici per capire trend, aggregazioni, fare “what if” analisi etc., sfruttando una dashboard grafica per visualizzare cosa accadrebbe a seconda dei modelli, ben oltre l’analitica di base”.
L’analisi e la gestione real time del “cambiamento” dell’informazione è uno degli elementi per cui Tibco con i suoi strumenti di integrazione è scelta anche in relazione al suo approccio al cloud e al supporto per la navigazione delle informazioni sulle architetture cloud.
Chiude Naso: “Per sfruttare le tecnologie di analisi e i dati, tanto più nel contesto attuale, le competenze saranno fondamentali: ci siamo mossi per questo con l’offerta di training e formazione, anche attraverso campagne gratuite, in periodi definiti, per formare e certificare partner e clienti, ma ci siamo attivati anche tramite accordi specifici con le università con sessioni ad hoc e l’offerta delle tecnologie Tibco a titolo gratuito con relativo supporto per la formazione di studenti e professori”.
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