In un sistema sanitario che deve necessariamente evolvere verso una rapida digitalizzazione e automazione dei processi, oggi si richiede un ripensamento dei modelli di cura e delle architetture digitali. Un contesto in cui i solution provider del settore giocano un ruolo sempre più strategico, anche a fronte del contributo che possono portare al superamento dell’emergenza pandemica grazie all’impiego delle risorse in arrivo dal Pnrr. Ne parla in quest’intervista Carmine Auletta, Cio di InfoCert nell’ambito del progetto Sanità Digitale – Report Italia, un’iniziativa di NetConsulting cube che in collaborazione con gli operatori e gli stakeholder del sistema sanitario studiano dinamiche e soluzioni per sostenere lo sviluppo di progetti IT di digital transformation nella filiera del lifescience.
Sanità Digitale – Report Italia delinea una situazione relativa al settore magmatica e in evoluzione, caratterizzata però ancora da luci e ombre. Secondo il vostro punto di vista quali sono le leve su cui occorre operare per fare un vero salto nella digital transformation della sanità e quale ruolo vi sentite di giocare in questo contesto?
Non v’è dubbio che il Covid-19 abbia agito da forte acceleratore nel processo di digitalizzazione della sanità. La digitalizzazione in un ambito delicato come è quello della sanità per essere efficace deve necessariamente essere incardinata su solide basi di privacy e digital trust come avvenuto ad esempio nel caso del Green Pass dove la firma digitale è stata usata a garanzia dell’autenticità e dell’integrità del certificato vaccinale. In diversi paesi del mondo si è rapidamente sviluppato un mercato clandestino di certificati vaccinali contraffatti, mercato che non si potrà sviluppare in Europa grazie alle tecnologie di digital trust adottate.
Probabilmente il principale ambito di intervento in Italia è il superamento dell’eccessiva frammentazione del sistema sanitario e la grande distanza che si è creata tra i soggetti più digitalmente evoluti e gli altri. Esistono casi di eccellenza come, ad esempio, il caso della Asl di Bolzano, della Asl Roma1, o della Regione Lazio che, provenendo da una consolidata tradizione di digitalizzazione dei processi, sono riusciti ad affrontare le sfide poste dall’emergenza Covid decisamente meglio di altri.
Il Pnrr destinerà fondi consistenti al mercato complessivo dell’Ict e dei dispositivi medicali della sanità. Quali i vostri commenti e come affiancherete i vostri clienti nell’utilizzare al meglio i fondi che dovessero arrivare, con quale visione?
Grazie al Pnrr, il Paese ha l’opportunità storica di dotarsi di un sistema sanitario all’avanguardia. Per riuscirci sarà fondamentale mettere in campo le giuste competenze e ragionare in termini di sistema creando le condizioni affinché, in un settore così strategico, si riescano a costruire delle filiere di fornitura nazionali. InfoCert è il principale operatore Europeo in ambito digital trust, opera in oltre venti paesi e garantisce quotidianamente milioni di transazioni nel mondo digitale. In una sanità che, inevitabilmente, sarà caratterizzata da una progressiva ed inevitabile migrazione dal mondo fisico a quello digitale, diventa fondamentale accompagnare il cittadino in questa transizione assicurandogli la corretta tutela dai rischi e dalle minacce del mondo cyber con cui non è abituato a confrontarsi.
Dal vostro punto di vista quali ambiti della sanità e del lifescience in generale risulteranno trainanti nella digital transformation nei prossimi anni e quali le strategie e i modelli di offerta che proporrete a sostegno?
IoMT (Internet of Medical Things) , artificial intelligence, human-to-machine interaction e identità digitale come abilitatore dei servizi diagnostici a distanza riteniamo rappresentino gli ambiti di principale evoluzione della Sanità e Healthcare. InfoCert è attiva in tutti questi ambiti di frontiera, ad esempio grazie ad un finanziamento Horizon 2020, insieme a Framestore (società specializzata in effetti speciali cinematografici e vincitore di diversi premi oscar) stiamo sviluppando il modello di interazione uomo-macchina destinato a rappresentare probabilmente il principale canale di accesso alla sanità del futuro.
Guardando alla strategia e ai modelli di offerta, InfoCert opera nel mercato della sanità sia direttamente che attraverso partnership strategiche. La nostra componente di digital trust agisce da “abilitatore” per garantire la corretta identificazione delle controparti, l’autenticità dei dati scambiati, la conservazione a norma oltre che la totale riservatezza delle transazioni. Il livello applicativo/gestionale viene normalmente erogato dai nostri partner.
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