Quel mix in presenza, con Marc Benioff sul palco del Dreamforce a San Francisco in un evento dal vivo, e in streaming con partner, aziende, giornalisti da ogni parte del mondo, ridà all’evento annuale di Salesforce una parvenza di normalità. Un ritorno che lo stesso Benioff, ceo e fondatore di una azienda che oggi punta ai 26,3 miliardi di dollari di fatturato (come dichiara nel suo keynote), ha voluto con determinazione, inviando ai partecipanti (vaccinati con doppia dose) il kit per fare il tampone prima dell’arrivo nella baia. Condizione per il rilascio del Dreampass, il certificato per accedere a ogni momento della manifestazione in sicurezza gestito dalla piattaforma di casa. “Il badge che avete attorno al collo con il Qr code è gestito dal nostro Health Cloud 2.0 e permette a chiunque di essere collegato al sistema di tracciamento, in qualsiasi incontro durante la manifestazione”. Una ripartenza che prende il via da quella che in molti in Usa stanno definendo la Vaccine Economy, con impatti sul futuro del lavoro, sui temi cari da sempre al Dreamforce (sostenibilità, healthcare, education).
Così l’evento mondiale torna in parte in presenza (un migliaio di partecipanti, all’aperto nei giardini del Moscone Center), con un keynote che porta da subito l’attenzione sui punti nuovi della strategia: l’importanza del ruolo di Slack nella creazione di un digital headquarter, il valore della soluzione Salesforce Health Cloud 2.0 e, come sempre, il ruolo dell’ecosistema dei trailblazer – partner, clienti, studenti e sviluppatori – che contribuisce ad accrescere la presenza sul mercato (“sono loro che hanno creato queste incredibile company e hanno permesso di raggiungere il fatturato stimato per quest’anno, 26.3 miliardi di dollari”). Partner che sono maturati nel tempo, hanno cambiato profilo, hanno proposto dalle soluzioni ai servizi gestiti e preso confidenza con le tecnologie oramai acquisite e integrate di Mulesoft e Tableau. Ora di Slack. Tutte componenti che via via nel tempo hanno dato vita alla nuova offerta di prodotti.
Digitale asset per aziende enterprise
Ma se la Salesforce Tower ha cambiato lo skyline di San Francisco, il nuovo digital headquarter cambierà la vita dei dipendenti. L’headquarter sarà digitale, grazie all’integrazione di Slack, che permette di lavorare anche da casa e non solo in sede, dove il rientro su base volontaria è già iniziato con un programma che consente ai dipendenti di rimanere in smart working fino al 31 dicembre. “Una sede digitale diventa una elemento essenziale per costruire una azienda enterprise oggi” precisa il Ceo e incalza Bret Taylor, presidente e Coo di Salesforce. “Ogni azienda ha bisogno di un quartier generale digitale per connettere dipendenti, clienti e partner e crescere in un mondo in cui è possibile lavorare da qualsiasi luogo. Aziende e organizzazioni di tutto il mondo costruiscono i loro quartier generali digitali su Salesforce e Slack in modo che possano lavorare meglio e crescere più velocemente. Non conta più dove svolgi il lavoro ma come lo svolgi e i risultati che consegui”. Se Salesforce fosse creata oggi, difficilmente sarebbe nata nell’appartamento del 1449 di Montgomery Street.
L’integrazione annunciata tra le piattaforme Salesforce e Slack (a valle dell’acquisizione dello scorso luglio, per 27,7 miliardi di dollari) con relative innovazioni di prodotti (alert, messaggi video integrati) è alla base della nuova concezione di ufficio, che riparte da quella fiducia pillar da sempre nella strategia del vendor e che dà vita secondo Benioff a una “new trusted enterprise company” per clienti e partner. La crisi globale dovuta alla pandemia Covid, ai disastri ambientali, alle iniquità di genere richiede un impegno per portare più equità. “Quando sommi tutte le diseguaglianze evidenziate in modo evidente dalla crisi degli ultimi anni, si percepisce che c’è una crisi di fiducia generale” che richiede impegno per portare più uguaglianza tra le diseguaglianze e preservare l’impatto ambientale. “La fiducia è il punto di partenza per una azienda enterprise, deve esserci” precisa il Ceo.
Funzionalità aggiunte
Le novità tra Salesforce e Slack seguono quelle annunciate ad agosto per sales, service, marketing e analytics, con nuove integrazioni per la maggior parte delle soluzioni di Salesforce (commerce, experience, platform, Trailhead, MuleSoft e Quip) e per le industry (Sustainability, Corporate e Investment Banking, Healthcare e Life Sciences, Filantropia, Nonprofit e Education).
Oltre all’integrazione anche nuove funzionalità di Slack per ampliare gli strumenti per lavorare da remoto visto che le aziende stanno definendo un modello ibrido basato sul digitale per impostare il lavoro del futuro e rivedere i processi, e per collaborare con l’intera filiera di clienti e partner in modo protetto. “Le innovazioni introdotte da Salesforce e Slack consentono a tutti di collaborare in modo sicuro su canali che uniscono team interni ed esterni e semplificano i flussi di lavoro basati sui dati Crm, offrendo un’unica fonte per la propria attività e una visione affidabile e condivisa del cliente” dichiara l’azienda. Nascono cosi le clip per creare e condividere audio, video e registrazioni dello schermo; viene migliorato Slack Connect per creare e gestire connessioni, anche per clienti o partner che non utilizzano già Slack; viene dedicato al mondo federale americano una versione ad hoc di Slack, GovSlack, rispondente a rigorose misure di sicurezza e normative delle varie agenzie con cui il governo collabora.
“Costruire il proprio quartier generale digitale significa investire nell’infrastruttura digitale che collega tutti all’interno dell’attività, clienti, partner, dipendenti e stakeholder, aiutandoli a trovare nuovi modi per innovare, collaborare e rimanere in contatto – aggiunge Stewart Butterfield, Ceo e cofondatore di Slack -. La nuova soluzione offre anche a ogni azienda la possibilità di reinventarsi per rendere il lavoro più flessibile, inclusivo e produttivo. Non poteva esserci un momento storico più rilevante e avvincente per Salesforce e Slack per unirsi e aiutare ogni azienda ad avere successo nel nuovo mondo digitale”.
Secondo Idc il nuovo modo di lavorare in azienda, le relazioni con clienti e fornitori, l’attenzione al tema della sostenibilità spingeranno le tecnologie cloud quest’anno, che rappresenteranno il 27% della spesa IT per l’innovazione e cresceranno fino al 37% nel 2026. Idc prevede che l’impatto della migrazione globale dal software onpremise al cloud potrebbe ridurre fino a 1 miliardo di tonnellate di CO2 entro il 2024, alzando la palla al tema della sostenibilità caro a Benioff.
Strumenti per esportare la sostenibilità
Un tema che spinge anche la sostenibilità del business, l’impegno in Salesforce a raggiungere emissioni zero grazie all’impiego di energia rinnovabile per tutte le operation (lavoro da remoto, infrastrutture, viaggi di lavoro e catena di approvvigionamento) fornendo al contempo ai clienti un caso reale a cui ispirarsi. Con la soluzione Sustainability Cloud 2.0 (che porta il concetto di Net Zero as-a-service) Salesforce dà alle aziende uno strumento gestito per aiutarle ad accelerare verso l’obiettivo zero emissioni, che si avvale anche dello strumento Slack-First Sustainability per creare una collaborazione efficace.
Nel contesto del Dreamforce, Salesforce ha presentato il proprio piano di azione per il clima e confermato gli obiettivi per contenere il rialzo delle temperature (entro 1,5 gradi), concentrandosi su sei priorità di sostenibilità: riduzione delle emissioni, rimozione del carbonio, piantumazione di trilioni di alberi e ripristino dell’ecosistema, formazione e mobilitazione, innovazione, definizione di regole e policy. L’obiettivo condiviso a livello globale è quello di riduzione le emissioni di circa il 50% entro il 2030 e di portare emissioni prossime allo zero entro il 2040.
In questo scenario la Salesforce economy, porterà a creare a livello globale 9,3 milioni di nuovi posti di lavoro e 1,6 trilioni di dollari di nuovi ricavi entro il 2026. In Italia, a parità di periodo, porterà alla creazione di 34 miliardi di dollari di nuovo fatturato e 93.300 nuovi posti di lavoro.
Partnership come quella con Aws dello scorso giugno, per semplificare lo sviluppo di app che utilizzano la tecnologia di entrambe, rimarcano le alleanze per far crescere market share e fatturato che negli obiettivi dichiarati dal Ceo punta ai 56 miliardi di dollari entro il 2026.
Nella mente di Benioff la realizzazione di un Dreamforce 2021 pacchettizzabile, esportabile in tanti piccoli eventi (“100mila Dreamforce”) replicati porta a porta, nelle aziende, nei team in tutto il mondo. “Quello di San Francisco è il primo dei 100mila, vogliamo portare l’energia, la motivazione, la spinta di questo evento direttamente nelle aziende. Imballeremo il tutto per replicarlo”. Anche in presenza, in sicurezza.
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