Quali saranno i lavori del futuro. E’ un continuo chiederselo, in uno scenario che ha visto cambiare i profili ricercati dalle aziende, non solo pensando alle nuove generazioni ma anche al ridisegno delle competenze di chi sul mercato del lavoro già c’è. Da decenni.
Sì perché il reskill – come va di moda chiamarlo – non è un dettaglio, soprattutto dopo due anni di Covid che hanno ridisegnato il modo di lavorare, spinto l’uso della tecnologia in molte professioni, stravolto approcci al lavoro. Ma una necessità.
Fanno riflettere gli spunti di due ricerche circolate in rete in questi giorni, dal taglio tra loro ben diverso (Linkedin e Ranstad), che evidenziano le professioni di cui c’è bisogno oggi in Italia, in un scenario europeo che ci vede nelle retrovie per gli skill digitali (25esimo posto, Indice Desi) e per la voglia di mettere in campo progetti non emergenziali legati a istruzione digitale ed e-learning (27esimo posto, dietro a Slovacchia, Spagna e Portogallo, su un panel di 32 paesi al mondo, studio Praply).
La ricerca di Linkedin fa della tecnologia il perno delle nuove figure professionali ricercate, la ricerca di Ranstad guarda in modo più allargato le competenze richieste dai progetti legati a tutti i settori dell’economia, dagli ospedali ai cantieri per il recupero energetico, al Pnrr.
Sono studi importanti per delineare i trend che stanno definendo il mercato del lavoro futuro, con indicazioni per capire dove stiamo andando, che lavoro valutare o come orientare i propri studi. Valgono la lettura.
Linkedin dice che…
Ecco i 25 lavori in più rapida crescita negli ultimi cinque anni, secondo la ricerca di Linkedin Economic Graph condotta su milioni di posizioni lavorative ricoperte dall’1 gennaio 2017 al 31 luglio 2021. In ordine dal profilo più ricercato.
1. Ingegnere robotico: si occupa di progettazione, costruzione e collaudo di robot, con competenze in robotica, automazione dei processi e programmazione e una esperienza minima di 4 anni. Una figura ricercata nei settori nei servizi informatici, dell’Industria 4.0 per progetti di automazione industriale e nei servizi finanziari.
2. Ingegnere esperto di machine learning: si concentra su progettazione, realizzazione e manutenzione di algoritmi di apprendimento automatico e sistemi di intelligenza artificiale. Richiede competenze in machine learning, reti neurali, analytics ed è ambìto nei servizi IT, sia lato software che hardware, con una esperienza triennale.
3. Cloud architect: deve progettare e costruire ambienti cloud scalabili e resilienti, che si adattino il più possibile alle esigenze di business di un’impresa. Deve conoscere cloud computing, Xml, Linux con possibilità di sbocchi sia nei servizi informatici sia nella consulenza direzionale. Necessaria però una esperienza consolidata (13 anni) nell’ingegneria del software.
4. Ingegnere dei dati: studia e imposta gli algoritmi per trasformare i dati grezzi in formati di dati utili, ordinati e strutturati, con competenze in big data, Hadoop, Scala. Deve aver maturato un’esperienza quinquennale, come data analyst o data scientist, per progetti in ambito IT o nella consulenza aziendale.
5. Sustainability manager: definisce strategie di sostenibilità, legate a un particolare progetto o all’intera azienda, con competenze di rendicontazione e di responsabilità sociale d’impresa, oltre che conoscenze di life cycle assessment. I settori che più di altri lo ricercano sono legati alla consulenza direzionale, a servizi ambientali e alle energie rinnovabili.
6. Consulente di data management: gestione strategica dei dati con competenze di machine learning, Etl, Python, e 5 anni di esperienza come data scientist.
7. Analista delle risorse umane: partendo dai dati, definisce regole di reclutamento e di gestione dei talenti in linea con le politiche e gli obiettivi aziendali. Deve avere capacità di sviluppo organizzativo e di problem solving, con sbocchi sia nel mondo delle risorse umane sia nella consulenza aziendale, con 4 anni di esperienza sul campo.
8. Talent acquisition specialist: specialista nell’acquisizione di talenti necessari all’organizzazione per le sue esigenze future. Per questo gli si richiedono competenze accumulate negli anni di ricerca e selezione del personale, capacità di gestire interviste e colloqui anche da remoto.
9. Software account executive: deve gestire l’intero ciclo di vendita di un prodotto, via software, con competenze nella vendita di soluzioni e di software entreprise, con sbocchi sia nel settore dei servizi IT sia sul Web. In precedenza nel ruolo di account manager, account executive o direttore vendite.
10. Cyber security specialist: a lui spetta la definizione di una strategia di sicurezza informatica aziendale con competenze di vulnerability assessment, network security, information security. Una figura ricercata in tutte le aziende ma in particolare dalle banche che richiedono esperienza maturata nell’ambito dell’ingegneria del software (8,4 anni).
11. Banker: profili non solo IT, che gestiscono su misura i patrimoni dei clienti. Servono competenze di retail banking, gestione portfolio e del credito, formata come consulenti finanziari, venditori o avvocati.
12. Data scientist: sviluppo di modelli e strategie di gestione dei big data con l’obiettivo di trarne informazioni rilevanti per il business aziendale. Anche in questo caso le competenze sono legate a machine learning, Python, data mining, con una esperienza di business analyst per almeno tre anni.
13. Sviluppatore back-end: programmatori specializzati nella codifica lato server, con competenze in Git, Framework Spring, Javascript, per lavorare in ambito servizi informatici o internet.
14. Product manager: responsabilità sul ciclo di vita di un prodotto, dalla sua ideazione alla sua collocazione sul mercato, con competenze di agile project management, Scrum, gestione prodotti, maturate come project manager, business analyst, ingegnere software.
15. Clinic manager: deve supervisionare tutte le operazioni quotidiane all’interno di strutture ambulatoriali o mediche, con capacità di gestione vendite e stesura di business plan, grazie a un trascorso come responsabile di negozio, consulente di vendita.
16. Consulente di vendita al dettaglio: la capacità di problem solving è la competenza necessaria per gestire le vendite in qualsiasi contesto.
17. Business developer: ha il compito di individuare nuovi mercati dove espandere la presenza dell’azienda, contattando i potenziali clienti e sviluppando offerte che soddisfino nuovi bisogni. Deve saper gestire le vendite, definire le strategia di marketing e avere doti di negoziazione, con competenze di strumenti IT anche Web.
18. Client manager: deve migliorare l’esperienza del cliente e rafforzare il suo rapporto con l’azienda, grazie a capacità di business plan, marketing, gestione del rischio, con sbocchi in marketing e pubblicità, servizi informatici, Internet.
19. Gestore degli investimenti: attività rivolta alla consulenza finanziaria al fine di massimizzare il rendimento del portafoglio di privati e aziende, con competenze in private equity, business plan, finanza d’impresa. Servono esperienza nella gestione del portfolio, come analista e consulente finanziario.
20. Ingegnere full stack: coinvolto nelle aree dello sviluppo del software, dalla progettazione ai test fino all’implementazione con competenze Javascript, jQuery, Git, una ottima esperienza (7 anni) come sviluppatore web.
21. Infrastructure architect: deve progettare e poi implementare sistemi informatici a supporto delle infrastrutture aziendali, con conoscenza di tecnologie di cloud computing, virtualizzazione, Linux, con richiesta anche nel mondo dei servizi IT e delle utility.
22. Payroll specialist o Specialista buste paga: gestione dell’intero processo di consegna delle buste paga, dalla conta delle ore lavorate al versamento del denaro, con competenze in risorse umane, amministrazione e diritto del lavoro.
23. Sviluppatore front-end specializzato nell’interfaccia utente: un ruolo che richiede equilibrio tra estetica e funzionalità, con competenze più diffuse (Sass, Bootstrap, Git) maturare come sviluppatore Web, ingegnere software, ingegnere full-stack.
24. Consulente Erp: implementa e segue il gestionale aziendale che integra i più importanti processi di business e le funzioni. Richiede competenze SQL, di business intelligence o sui processi aziendali maturate in una decina di anni come consulente informatico o analista del business.
25. Addetto all’assistenza dei clienti, al customer service: figura importante che per interagire con il pubblico deve manifestare competenze di problem solving e di negoziazione maturate come venditore, cassiere, recruiter.
Randstad dice che…
I 15 profili più richiesti sul mercato del lavoro secondo l’analisi realizzata da Randstad, che prende in considerazione gli annunci di lavoro a inizio 2022, manifestano l’effetto della ripartenza di alcuni settori (manifattura, sanità, industria 4.0) con 4mila posizioni aperte.
Sul podio il magazziniere grazie all’espansione della logistica e al boom dell’e-commerce (1), l’operaio metalmeccanico o addetto al montaggio soprattutto per la ripresa vitalità del settore manifatturiero italiano (2) e l’infermiere che evidenzia la cronica carenza di professioni sanitarie messa in luce dalla esigenze di assistenza, cura e dalla pandemia (3).
Seguono l’addetto al call center legato al boom dell’e-commerce (4), l’impiegato amministrativo (5), l’operatore di macchine utensili per la ripresa del manifatturiero soprattutto nel Nord Italia (6), l’operatore sociosanitario (7), l’elettricista soprattutto al Centro Sud (8), lo sviluppatore Java (9), il saldatore (10).
Competenze verticali per operatori dell’industria alimentare (11), ma trasversali per il system administrator (12), specifiche per l’addetto alle macchine per la lavorazione del legno soprattutto nel Nord-Est (13), come per l’operatore multiservizi nella ristorazione e nella Gdo (14) e l’addetto all’help desk (15).
Interessanti queste due classifiche, proprio per la loro diversità. Molte delle nuove professioni “previste” da Linkedin, che non esistevano 10 anni fa, ripongono nella centralità del dato il loro sviluppo futuro (machine learning, AI, cloud, fino alla customer experience) e saranno determinanti per definire le città, le aziende, le istituzioni di domani. Trend da tenere in considerazione per chi deve definire piani di studio, scegliere un percorso lavorativo, decidere di orientarsi verso nuovi filoni come quello della sostenibilità, una strategia già entrata nei piani industriali di molte aziende. Senza dimenticare, seppur poco citate nella ricerca, le soft skill, indispensabili per il lavoro di squadra.
Ma la continuità con i lavori tradizionali rimarcata dalla classifica di Ranstad, che affonda le radici nella storia italiana – dalla manifattura all’industria, dall’edilizia alla sanità, dalla pmi alla grande azienda – riporta l’attenzione non solo sulle competenze digitali (tre professioni digitali tra le 15 segnalate) ma sul mondo del lavoro a 360 gradi, che chiede al digitale una mano per ridefinisi. I piani per Industria 4.0 o per attuare il Pnrr sono solo esempi di un legame stretto fra tradizione e innovazione.
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