Il mercato necessita oggi di soluzioni di gestione avanzate capaci di aumentare la produttività delle imprese e di ottimizzare gli sforzi delle risorse interne. Una gestione delle spese aziendali all’insegna dell’agilità rappresenta in quest’ottica lo strumento per dare ai reparti amministrativi massima visibilità e controllo sulle finanze aziendali. Cresce infatti il business di Soldo, il cui know-how poggia su una combinazione di soluzioni digitali che rendono i processi di pagamento veloci ed efficaci.
Attraverso quali strategie si sviluppa il potenziale della società, lo racconta Davide Salmistraro, country manager per l’Italia di Soldo, alla guida di uno dei mercati chiave in Europa. Il nostro Paese, insieme agli UK, è infatti la country che per prima ha avviato le operazioni della società che si prepara ad aprire anche nei mercati dei Paesi Bassi, di Francia, Germania e Spagna. “In Italia la digitalizzazione è ancora considerata come un costo, soprattutto dalle aziende del manufacturing, e della meccanica in particolare, che rappresentano la gran parte del tessuto imprenditoriale del paese. Aziende che lavorano benissimo sulla produzione e che esportano il made in Italy in tutto il mondo ma dove l’adozione della tecnologia è ancora piuttosto limitata – esordisce Salmistraro definendo lo scenario in cui si muove l’azienda -. Un elemento penalizzante, soprattutto se ci compariamo ai paesi del Nord, dove il digitale nei processi è un must per essere time-to-market, aggredire il mercato e apportare innovazione. Guardando ad esempio ai mercati Soldo di Italia e Inghilterra, la differenza sul livello di maturità dei clienti nell’uso dei sistemi di pagamento digitale è macroscopica, seppure l’Italia abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni. Gli inglesi sono infatti molto più bendisposti a sperimentare le nuove tecnologie mentre gli italiani vogliono tangibilità, ponderare la scelta e per questa ragione il ciclo di vendita è da noi mediamente molto più lungo. Per contro, come elemento positivo, mentre in UK il turnover dei clienti è molto alto, in Italia lo è molto meno, perché una volta che il cliente arriva alla selezione del prodotto e si fida di noi, è molto improbabile che torni sui propri passi e il rapporto rimane duraturo. Abbiamo ormai aperto le operazioni in Italia da 5 o 6 anni e abbiamo clienti fedeli da allora, e assolutamente soddisfatti di utilizzare la nostra piattaforma”.
Il mondo delle imprese è quello a cui Soldo indirizza le proprie soluzioni in modo esclusivo. Il modello di vendita prevede che le aziende dello small business, ovvero sotto i 100 dipendenti, possono registrarsi, ordinare le carte di pagamento e gestirsi in autonomia sul sito di Soldo, ricevendo il dovuto supporto ove necessario. Ai clienti con più di 100 dipendenti Soldo garantisce invece un team dedicato all’onboarding e al training per familiarizzare con la piattaforma; a clienti con particolari esigenze, può anche essere affiancata una figura di Customer Success Manager per aiutare il cliente a ottimizzare l’uso della piattaforma e ad averne un ritorno immediato. “Riteniamo che questo sia un modo efficace per mettere in atto un’integrazione automatizzata e il supporto dei team dedicati che interagiscono con il nostro team commerciale per realizzare tale integrazione sia il vero valore aggiunto della piattaforma Soldo”.
“Soldo è una macchina perfetta per la gestione delle spese tramite pagamenti digitali – dichiara Salmistraro raccontando le peculiarità dell’offerta -; la sua forza sta in una piattaforma in grado di raccogliere tantissime informazioni sul flusso dei pagamenti, da poter ridistribuire all’interno dell’azienda. Parliamo ad esempio di sistemi gestionali, sistemi di payroll, sistemi di procurement, sistemi di HR e molto altro. Soldo risponde così alle sempre più frequenti esigenze di integrazione automatizzata, riuscendo ad eliminare tutti i lavori ripetitivi, manuali e a rischio di errore, dando così la possibilità alle persone di dedicarsi a mansioni più virtuose all’interno dell’azienda”.
Le imprese che adottano la tecnologia Soldo sono trasversali a ogni mercato, spiega Salmistraro: “Non abbiamo settori a cui siamo particolarmente legati. Il nostro mercato primario è guidato dalle use case che in gergo chiamiamo T&E, Travel & Expenses, ovvero aziende che hanno la necessità di automatizzare le spese delle persone che si spostano maggiormente sul territorio. Tra queste, proprio le aziende del manufacturing, del settore meccanico e dei servizi sono quelle che traggono i maggiori benefici. Un altro un segmento interessante su cui abbiamo sviluppato molto del nostro business è quello dell’edilizia e delle costruzioni dove la piattaforma Soldo può limitare il problema degli anticipi di cassa e dei rischi connessi, assegnando alle persone che gestiscono i cantieri una carta aziendale spendibile. Questo vale altrettanto per le aziende che gestiscono le film production, come Magnolia e Banijay, che usano le nostre carte esattamente allo stesso modo ma su un set cinematografico. Ogni volta che viene effettuata una transazione, il record viene mandato all’amministrazione, che sa esattamente cosa sta succedendo nell’industria, nel cantiere piuttosto che nel cast. Ecco, questi sono i segmenti di mercato dove siamo più proattivi. Non siamo invece presenti ad oggi nella pubblica amministrazione per i complicati aspetti regolamentatori relativi alle carte prepagate, ma lo consideriamo un settore che potrebbe trarre enormi vantaggi nell’utilizzo nella piattaforma per tenere sotto controllo le spese e che speriamo un giorno di poter supportare”.
Avere dei laboratori di ricerca e sviluppo sul territorio rappresenta per Soldo un grosso vantaggio. “Soprattutto per chi come me ha la responsabilità commerciale del mercato – sottolinea Salmistraro -; avere il tuo team di sviluppo seduto nello stesso paese è infatti estremamente conveniente perché crea maggiore intesa e velocizza le decisioni. Questo anche perché nei laboratori di Soldo Technology basati a Roma la stragrande maggioranza degli sviluppatori è italiana e con un livello di competenze molto alto. L’animo internazionale di Soldo viene comunque preservato dal fatto che in Italia si sviluppa fisicamente il prodotto, che però viene pensato e disegnato prevalentemente in Inghilterra, consentendoci di essere sempre all’avanguardia sul mercato”.
Parlando di strategie future, Soldo rilascia una roadmap che aggiorna ogni tre mesi circa, rendendo pubbliche le migliorie che quotidianamente vengono apportate al prodotto. “Abbiamo sempre molte più idee di quelle che riusciamo a realizzare – afferma il manager -. Attualmente stiamo lavorando in maniera più decisa su due aspetti: il primo è il completamento della piattaforma sui pagamenti che vengono estesi anche ai bonifici bancari, arricchendo così la piattaforma di un sistema di pagamento più classico e in linea soprattutto con il mercato italiano; il secondo ambito su cui ci stiamo concentrando è la tokenizzazione delle nostre carte su Apple Pay e Google Pay, ovvero stiamo cercando di fare in modo che si possa emettere una carta virtuale in anticipo rispetto alla carta fisica per accorciare i tempi di disponibilità della carta stessa. Un’opzione che qualche cliente sta già cominciando a chiedere. Completeremo inoltre la parte di gestione della nota spese che abbiamo introdotto lo scorso anno con qualche piccolo elemento per renderla ancora più accattivante”.
Per mettere a terra la propria strategia, Soldo si avvale anche di alcune partnership per il completamento dell’offerta. “Attraverso il mondo Zucchetti, e in particolare con il mondo ZTravel, forniamo ad esempio un sistema di note spese avanzato per le grandi aziende perfettamente integrato facendo in modo che tutte le transazioni effettuate con una carta Soldo vengano viste dal sistema senza che l’utente finale debba intervenire in alcun modo. La stessa cosa avviene con Doxinet che ha un sistema di note spese piuttosto avanzato. Inoltre, abbiamo appena finito di sviluppare l’integrazione con Sap Concur, un sistema adottato da molte multinazionali; con questo partner abbiamo un’interazione che ci permette di andare sui clienti mediamente grandi e complicati con una soluzione completa e integrata”.
Soldo sta cominciando a lavorare anche all’apertura di nuove sinergie che si concentrano soprattutto sulla definizione di partnership di canale. “Sfruttando le potenzialità di essere una piattaforma aperta, stiamo lavorando per cercare di coinvolgere alcuni system integrator attivi sul mercato italiano che siano in grado di portare innovazione ad aziende molto grandi e a fare in modo che il nostro ultimo miglio, ovvero il pagamento fisico (in questo ci consideriamo un po’ di nicchia), venga integrato nei loro processi. Oggi abbiamo un team italiano interno dedicato alle integrazioni; i clienti sono tanti e la domanda non manca. Abbiamo ora bisogno di scaricare di più a terra i cavalli per fare in modo che i clienti abbiano comunque dei riferimenti sul territorio”, conclude Salmistraro.
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