Nfon celebra i quattro anni di attività in Italia e ripercorre le tappe del proprio vissuto nella telefonia in cloud. Un momento per condividere con la stampa il percorso di crescita della società – che prosegue con annunci di prodotto e strategie -, ma anche per delineare lo scenario digitale nel quale Nfon si trova oggi ad operare. Parte da quest’ultimo aspetto Marco Pasculli, VP Revenue Operations di Nfon Group e amministratore delegato di Nfon Italia, descrivendo un settore mai così dinamico come negli ultimi anni, nel quale l’azienda si è mossa in anticipo, quando parlare di telefonia in cloud era ancora pioneristico.
Nfon, le tappe del business
“In Italia, quando siamo partiti nel 2019 (con il lancio della piattaforma Ncti – Nfon Computer Telephony Integration e dell’integrazione con Microsoft Teams), il mercato era ancora immaturo e abbiamo dovuto fare formazione per spiegare alle imprese i nostri progetti e far comprendere loro quanto fosse importante valutare l’adozione di soluzioni in cloud”, esordisce Pasculli. Nel 2020 lo scenario è cambiato repentinamente, con milioni di persone passate in Europa al lavoro remoto; “sono state allora le stesse aziende ad interpellarci per abilitare la telefonia in cloud”. In parallelo è aumentata la necessità di videocomunicazione e collaborazione online all’interno dello stesso strumento di telefonia, con un’ulteriore accelerazione a fine anno.
“Il mondo in quel momento si è diviso in due – spiega il manager – da una parte le aziende che hanno adottato tecnologie oggi diffuse come Microsoft Teams, Google Meet, Zoom, Cisco Webex e dall’altra i fornitori di telefonia che hanno dovuto allargare i propri orizzonti e aumentare il portafoglio d’offerta integrando soluzioni di unified communication o integrarsi con le tecnologie di questi giganti”. Nello stesso anno Nfon ha aperto un centro di R&S a Lisbona elevando le capacità di creazione di nuove applicazioni. Il 2021 è stato l’anno dell’esplosione dell’UC e per Nfon della business integration con Microsoft Teams e il mondo dei Crm, con il lancio di Cloudya Meet&Share e Crm Connect. Nel 2022 infine un’ulteriore svolta “perché le aziende hanno cominciato a chiedere di migliorare gli strumenti che avevano già implementato”. Nfon ha allora proposto al mercato Contact Center Hub, una soluzione che abbraccia il mondo del contact center che consente alle aziende di lavorare attraverso tutti i canali disponibili nel mondo della comunicazione e collaborazione online (social media, whatsapp, email, webchat, etc. ) per migliorare la customer experience e perché “oggi il concetto di integrazione verso tutti gli strumenti di business, di produttività e i canali di comunicazione diventa fondamentale per rimanere competitivi”, sottolinea Pasculli.
Quello descritto è un mercato radicalmente mutato, dove a cambiare non sono solo le esigenze di clienti, ma anche gli attori in gioco. “All’inizio del nostro percorso interagivamo con operatori e rivenditori telefonici – afferma Pasculli -; oggi parliamo con aziende che forniscono servizi in cloud a livello globale; ci confrontiamo ancora con gli operatori di Tlc, che sono però sempre più fornitori di soluzioni di nuova generazione”.
Risultati 2022 e strategie 2023
Nfon è cambiata radicalmente negli anni diventando una struttura internazionale. La società nasce infatti a Monaco di Baviera e in Germania realizza una percentuale consistente del proprio business, ma non è un’azienda germano-centrica bensì un conglomerato di aziende che operano in 15 paesi che dà la possibilità di crescere all’interno del gruppo e dove il talento viene valorizzato. Un ecosistema, sottolinea Pasculli, in cui “l’Italia registra il livello di maturità più elevato in Europa”.
Nfon Italia è cresciuta sia in termini di organico (oggi conta un team di 20 persone) sia all’interno del gruppo dove ha performato meglio, fino a essere diventata un punto di riferimento per il Sud Europa, come dimostra l’estensione della carica di Paolo Fortuna a managing director Italy, France and Iberia.
Il business italiano contribuisce positivamente ai risultati del gruppo, che chiude il bilancio 2022 in crescita anno su anno con aspettative di miglioramento per il 2023. La quota delle entrate ricorrenti è del 91,1% sul totale “una percentuale estremamente positiva perché significa poter prevedere il nostro futuro, essendo il nostro fatturato di natura ricorrente a garanzia di stabilità”, spiega Pasculli. In valori assoluti, le entrate ricorrenti aumentano nell’anno dell’8,3% a 73,6 milioni di euro.
Guardando al trend del mercato nel suo complesso, risponde il manager: “La crescita del fatturato del comparto è un po’ diminuita negli ultimi tre anni a fronte delle dinamiche economiche, ma il mercato è ancora lontano dall’essere saturo”. Nel mercato europeo il tasso di adozione del sistema di telefonia professionale in cloud si attesta ancora al 15-20% secondo gli analisti.
Le strategie di Nfon per il 2023 comprendono l’estensione delle capacità di integrazione con il mondo Microsoft. Nfon è oggi certificata Microsoft Teams attraverso servizi di interconnessione Microsoft Operator Connect lanciati nel 2023 in Germania, Austria e Uk, che verranno estesi a breve anche a tutti gli altri paesi. Si punta inoltre ad investire sempre più nella soluzione di Contact Center Lab, come avviene a livello europeo, e ad elevare la brand awareness dell’azienda sul mercato.
Nfon vuole anche essere sostenitrice attiva della ricerca e collaborare in questa direzione con le istituzioni e gli esperti di settore. Interviene a questo proposito Fortuna: “Abbiamo sempre investito non soltanto nel prodotto, ma anche in analisi e studi per capire come la tecnologia influisca sui nostri comportamenti sia privati sia aziendali; come operatore ci sentiamo infatti responsabili non soltanto di veicolare soluzioni tecnologiche, ma anche di capire come queste soluzioni tecnologiche possano migliorare sia il nostro modo di vivere che la nostra produttività aziendale”. In questo contesto si inseriscono le ricerche condotte dagli ananlisti di NetConsulting cube e del PoliMi, entrambe sul tema dello smart working.
Clienti e partner, si allarga l’ecosistema
I clienti di Nfon vanno dalle strutture individuali, come gli studi commercialisti, scalando di dimensione fino alle grandi imprese, perché la telefonia è un mercato verticale, ci spiegano. Volendo evidenziare un mercato, quello che si sposa perfettamente con il modello Nfon, è il mondo supply chain e della gdo, che vede la presenza di aziende con numerose filiali e centinaia di negozi. Tra gli esempi citati Maxi Zoo, super store per la vendita retail di accessori ed alimenti per animali, presente anche in Italia, Schwabe Pharma Italia o il settore dell’hospitality, dove Nfon serve diversi hotel.
Si conferma indiretto il modello di vendita, come scelta fondamentale dell’azienda. In Italia sono 74 i partner ad oggi (distribuiti tra dealer 72%, wholesale 19%, commercial 9%%) e in continua crescita. Nfon punta in questo senso ad estendere ulteriormente l’ecosistema per poter portare sempre più servizi a valore aggiunto sui clienti. Lo racconta Fortuna, spiegando come le iniziative a favore dei partner si intensifichino, per esempio con un tour dedicato già partito e in divenire (All you can IT tour) che punta ad un sempre maggiore coinvolgimento attraverso iniziative congiunte. Come il partner Portal dove “stiamo cercando di ottimizzare e migliorare ogni anno che passa la comunicazione con i nostri partner. Vogliamo creare una sorta di canale privilegiato dove possano andare a confluire tutti gli aspetti della relazione con i nostri partner – contenuti, news, aree riservate, deal registration e incentivi, e non solo, in un rapporto win-win e in un network in continua crescita”.
“A livello territoriale, siamo partiti dal nord Italia e oggi ci stiamo estendendo anno su anno in altre regioni per essere presenti capillarmente sul territorio – spiega Fortuna: -. Siamo nati con un approccio Nord-centrico, proprio perché la soluzione si prestava a privilegiare il mercato retail e della logistica, ma ci stiamo estendendo anno su anno in altre regioni; negli ultimi due anni abbiamo una importante presenza di partner in Campania, in Puglia, Abruzzo, Lazio e continuiamo a estenderci per raggiungere una copertura completa a livello nazionale”, conclude Fortuna.
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