All’interno del portafoglio di soluzioni e di software Adobe, Firefly è una famiglia di modelli basati sull‘intelligenza artificiale generativa già disponibile ma sempre in fase di sviluppo all’interno dei prodotti del vendor. Si tratta di modelli per la generazione di effetti per immagini e testo che vogliono suggerire nuovi modi di ideare, creare e comunicare, migliorando i flussi di lavoro dei creativi.
Una sorta di estensione naturale della tecnologia Adobe che permette di sviluppare la visione creativa descrivendo ciò su cui si desidera lavorare, anche a voce, come con un semplice gesto all’interno dell’applicazione, per esempio per modificare un video o tagliare una traccia audio ‘descrivendo’ al software il proprio “sentiment” del momento, oppure più semplicemente per replicare centinaia di variazioni del proprio lavoro.

Tra i passi avanti più recenti compiuti da Adobe Firefly c’è l’estensione del supporto per messaggi di testo in 103 lingue, così da generare immagini ed effetti di testo utilizzando la propria lingua madre nel servizio Web Firefly standalone che verrà localizzato in 20 lingue, mentre sono già disponibili – oltre a quella inglese – francese, tedesco, giapponese, spagnolo e portoghese brasiliano. Ely Greenfield, Cto, Digital Media di Adobe: “L’annuncio di oggi rende Firefly accessibile a un maggior numero di persone nelle loro lingue preferite, in modo che possano continuare a fare leva sul nostro modello unico per dare vita alla loro immaginazione e creare risorse di ]…[ qualità sicure per un uso commerciale”.

Ely Greenfield
Ely Greenfield, Cto Digital Media, Adobe

Cresce quindi il numero di utenti raggiunti/raggiungibili, oltre a quelli che già in questi mesi (da marzo) hanno generato oltre un miliardo di contenuti sul sito di riferimento e su Photoshop. L’azienda già da tempo utilizza l’AI nelle sue soluzioni.

Basta fare riferimento ai servizi di Adobe Sensei GenAI che aiutano le aziende a modellizzare le esperienze dei clienti, garantendo maggiore velocità e produttività nei flussi di lavoro di Adobe Experience Cloud e a generare e modificare istantaneamente esperienze basate sul testo in qualsiasi touchpoint con i clienti, sfruttando diversi modelli linguistici.

Parliamo quindi anche delle innovazioni integrate in Adobe Experience Platform, che riunisce i dati e i contenuti dei clienti di un’organizzazione in un unico modello linguistico comune. Adobe è impegnata inoltre a distribuire le funzionalità di AI con un approccio incentrato sul cliente e secondo i suoi principi di etica dell’AI, garantendo la trasparenza dei contenuti e dei dati.

Questo approccio guida anche la proposta di Firefly come “copilota creativo”. In particolare, l’integrazione con Photoshop, Express e Illustrator, aiuta gli utenti a potenziare la propria creatività, eliminando le barriere tra l’immaginazione e la pagina bianca direttamente nelle applicazioni e nei flussi di lavoro della Creative Cloud. Preservando le possibilità di verifica sull’originalità e la provenienza dei contenuti.

Infatti, è sentita l’esigenza di capire se i contenuti fruiti sono stati generati o modificati dall’AI e quelli generati con Firefly vengono addestrati su un set di dati unico ed etichettati automaticamente con le Content Credentials, progettate da Adobe nell’ambito della Content Authenticity Initiative (Cai) che conta oltre 1.500 membri globali, tra cui AFP, Associated Press, BBC, Getty Images, Leica, Microsoft, Nikon, Omnicom, Reuters, etc..

Si tratta di una tecnologia gratuita e open source, una sorta di etichetta informativa digitale che veicola informazioni come il nome, la data e gli strumenti utilizzati per creare un’immagine, nonché le eventuali modifiche apportate all’immagine stessa. Sono informazioni che restano associate ai contenuti ovunque vengano utilizzati, pubblicati o archiviati e quindi favoriscono anche una corretta attribuzione, rivelandosi utili in fase di valutazione anche per le persone che devono prendere decisioni informate sui contenuti digitali.

L’evoluzione della proposta Adobe con Firefly for Enterprise comprende inoltre la possibilità per le aziende di addestrare il servizio in modo personalizzato a partire dalle risorse del brand, così da semplificare e accelerare la creazione di contenuti, ottimizzando i costi. I dipendenti possono generare contenuti in linea con il brand e pronti per essere condivisi, modificabili in Express o Creative Cloud, indipendentemente dalle specifiche competenze creative e le aziende possono ottenere da Adobe un indennizzo per la proprietà intellettuale dei contenuti generati da alcuni flussi di lavoro Firefly, per distribuirli in tutta l’organizzazione in sicurezza.

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