Una partnership aperta per collaborare all’accelerazione ed alla digitalizzazione del Paese attraverso l’utilizzo delle risorse del Pnrr: così Engineering e Lutech definiscono la loro Alleanza Digitale per l’Italia che le porta, insieme, a lavorare su iniziative comuni nel digitale attraverso progetti di modernizzazione dei sistemi e processi produttivi della pubblica amministrazione e di soggetti privati di interesse nazionale. L’iniziativa prevede lo sviluppo di specifiche collaborazioni con enti di ricerca e con le startup innovative iscritte al registro nazionale, si parla anche di Pmi specializzate e partner tecnologici da coinvolgere con la missione di orchestrare le commesse dei progetti, affinché possano arrivare meglio e più velocemente a termine.

Maximo Ibarra, Ceo di Engineering
Maximo Ibarra, Ceo di Engineering

“Viviamo in una fase storica in cui diventa sempre più indispensabile creare partnership tra diversi soggetti produttivi, finalizzate a supportare lo sviluppo economico e sostenibile del Paese attraverso le grandi potenzialità del digitale. – sintetizza così lo spirito dell’alleanza Maximo Ibarra, Ceo Gruppo Engineering -. In Italia abbiamo competenze e risorse per esercitare un ruolo importante nel mercato del digitale e per supportare la crescita economica del Paese. L’alleanza che promuoviamo con Lutech ]…[ mi auguro possa essere un esempio per tutte le realtà industriali pronte a mettere a fattor comune competenze e conoscenze, con cui disegnare e realizzare insieme progetti innovativi e capaci di dare benefici reali alle persone ]…[”.

L’alleanza, come accennato, è aperta agli operatori che vorranno farne parte e pronta ad accogliere anche aziende non operanti nel settore IT, che stanno affrontando la transizione digitale e che per competenze e capacità possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi programmatici dell’iniziativa. Iniziativa che ha visto il varo presso il dipartimento per la Trasformazione Digitale nel corso dell’incontro proprio tra Maximo Ibarra e Giuseppe Di Franco, Ceo del Gruppo Lutech, con Alessio Butti, sottosegretario all’Innovazione Tecnologica e Serafino Sorrenti, chief innovation officer presso la Presidenza del Consiglio e consigliere del sottosegretario. Un battesimo che ha rappresentato anche l’occasione per un primo passaggio operativo e uno scambio di idee con il sottosegretario rispetto alle proposte e ai progetti del nuovo soggetto giuridico costituito dalle due aziende.

Alleanza Digitale per l'Italia tra Engineering e Lutech
Alleanza Digitale per l’Italia tra Engineering e Lutech. Da sinistra: Giuseppe Di Franco, Maximo Ibarra, Alessio Butti e Serafino Sorrenti

In particolare, dal punto di vista giuridico l’alleanza opererà secondo le modalità previste dal contratto di rete, sotto la guida di un organo di controllo e coordinamento collegiale nominato dalle due entità promotrici, incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l’esecuzione degli eventuali contratti sottoscritti con gli enti appaltanti.
Le due aziende italiane (insieme impiegano nel mondo oltre 20mila specialisti del settore tecnologico), mantengono la piena autonomia e restano del tutto indipendenti ma mettono a fattor comune le conoscenze dei mercati di riferimento e si impegnano ad assicurare l’applicazione dei migliori principi gestionali di ordine tecnico, qualitativo ed economico.

Giuseppe Di Franco, consigliere delegato del Gruppo Lutech e amministratore delegato di Lutech Advanced Solutions
Giuseppe Di Franco, Ceo di Gruppo Lutech

Sul tema spiega in dettaglio Giuseppe Di Franco: “]…[ L’Alleanza Digitale per l’Italia metterà a disposizione dei programmi digitali del Pnrr migliaia di professionisti dell’information technology, dotati delle competenze ed esperienze più avanzate, al fine di garantirne una tempestiva implementazione”

Per quanto riguarda le attività, esse saranno focalizzate su cinque aree tematiche in una logica coerente agli ambiti di competenza sia di Engineering, sia di Lutech: acqua, energia, infrastrutture, produttività e AI, sicurezza. Per il primo punto sappiamo quanto in Italia il problema idrico sia serio per ogni settore produttivo e la società anche in relazione ai cambiamenti climatici, ma non solo (si pensi alla dispersione).

A questo si potrebbe collegare anche il tema infrastrutturale per le componenti digitali collegate agli investimenti nelle reti di mobilità, trasporto e logistica del Paese; allo stesso modo anche sul tema energia è evidente come questa rappresenti un fattore della produzione critico per un sistema manifatturiero e importatore come il nostro da accompagnare nella transizione verso la decarbonizzazione. Strettamente ancora più pertinenti al digitale la questione AI che riguarda non solo lo sviluppo economico, ma anche il grande tema demografico che interessa tutti i settori produttivi e quella relativa alla sicurezza per la tutela che serve considerata la maggiore esposizione dei sistemi digitali agli attacchi informatici di cui si è rilevato negli ultimi anni l’aumento in numerosità e dannosità.    

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