L’innovazione digitale è al centro delle strategie di crescita delle aziende italiane che stanno investendo in soluzioni avanzate per trasformare i propri processi di business. E’ il macro-scenario entro cui Filippo Giannelli, Area VP Israel & Italy e Country Manager ServiceNow Italia, colloca l’annuncio dell’apertura dei primi due data center di ServiceNow in Italia, a Milano e Roma, come passo significativo che conferma l’impegno dell’azienda nel supportare il percorso di trasformazione digitale delle imprese italiane e della pubblica amministrazione.
“L’apertura dei due nuovi data center – esordisce Giannelli – è un grande traguardo per noi e rappresenta un motivo di orgoglio. Ed è anche il riconoscimento del ruolo strategico che il mercato italiano ha assunto a livello globale, anche per ServiceNow. Siamo infatti convinti che l’Italia abbia tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per l’innovazione e la digitalizzazione nella regione Emea”. Con questo investimento, ServiceNow conferma a sua volta la strategia globale di espansione, adattata però alle specificità del mercato locale, dove la vicinanza geografica e la sicurezza dei dati sono fondamentali.
La centralità dell’Italia nella strategia di ServiceNow
Il posizionamento dei data center a Milano e Roma non è casuale, quindi, ma risponde a una logica precisa di supporto alle realtà italiane e ai settori strategici per il Paese e per l’area Emea. Prosegue Giannelli: “I due nuovi data center permetteranno alle aziende italiane di usufruire di una latenza molto ridotta e di un accesso rapido e sicuro ai dati, migliorando l’efficienza e garantendo un controllo completo sulle informazioni”. E questo è particolarmente importante per le aziende che operano in settori regolamentati come quello finanziario, assicurativo e della pubblica amministrazione, dove la compliance e la sicurezza dei dati sono cruciali. Questi, ma non solo, sono poi tra gli ambiti che il Paese, grazie anche agli investimenti legati al Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), vede ora vivere un momento di forte evoluzione tecnologica. “L’Italia ha recuperato diverse posizioni nelle classifiche internazionali per l’adozione di tecnologie digitali – afferma Giannelli -. E stiamo assistendo a una fase di cambiamenti sostanziali, per cui siamo orgogliosi di poter contribuire a questa trasformazione con le nostre soluzioni, il nostro know-how e la disponibilità delle nuove infrastrutture”.
Il valore dell’innovazione e della trasformazione digitale
ServiceNow si propone come partner strategico per tutte le aziende che affrontano la sfida della digitalizzazione, grazie alla sua piattaforma basata sull’intelligenza artificiale che consente di trasformare profondamente i processi aziendali. “Now Platform integra algoritmi di intelligenza artificiale che permettono di automatizzare processi complessi, migliorando l’efficienza e riducendo i tempi di risposta – dettaglia Giannelli-. “ServiceNow ha integrato l’AI nella sua piattaforma sin dal 2017, è stata tra le prime a inserire anche la GenAI e ora, con Now Platform Xanadu, stiamo introducendo agenti AI autonomi che sono in grado di comprendere il contesto e interagire con gli utenti in modo molto più naturale ed efficace, rispetto a quanto era possibile fare con il semplice prompt”.
Questo consente un’interazione più naturale, ma anche più puntuale, ed innesta la capacità di raccogliere informazioni non solo dalla Now Platform, ma anche da altre piattaforme, così da avere un unico punto di accesso per una maggiore efficienza.
L’adozione dell’intelligenza artificiale sta crescendo rapidamente in tutti i settori, e le aziende italiane sono sempre più consapevoli delle opportunità offerte da queste tecnologie. Continua Giannelli: “Molti amministratori delegati sono passati da un atteggiamento di curiosità verso l’AI a formulare precise strategie di business centrate su queste tecnologie. È un cambiamento radicale che sta ridefinendo il modo in cui le aziende operano e servono i loro clienti”.
E IDC stima che l’impatto dell’intelligenza artificiale sull’economia globale raggiungerà gli 11 mila miliardi di dollari nei prossimi tre anni, e che aziende e governi spenderanno oltre 500 miliardi di dollari per trasformare i propri servizi entro il 2027. “C’è quindi una rivoluzione in atto, e ServiceNow è in prima linea nel supportare le aziende in questo percorso, grazie a una piattaforma che combina potenza, flessibilità e sicurezza”… Ma non solo.
L’importanza dei data center per sicurezza e compliance
I nuovi data center di Milano e Roma offrono performance elevate e bassa latenza secondo i requisiti di eccellenza previsti per tutti i data center e l’infrastruttura ServiceNow, e rispondono anche alle stringenti normative locali ed europee in materia di sicurezza e protezione dei dati. Saranno i clienti, quelli futuri come quelli che già utilizzano Now Platform a poter scegliere dove far girare i propri workload optando, se lo ritengono opportuno, per i data center italiani. “ServiceNow è da sempre molto attenta a rispettare tutte le normative locali, europee e globali – sottolinea Giannelli -. Proprio questo permette di offrire ai clienti una piattaforma che garantisce sicurezza e conformità, fondamentale per tutte le aziende che devono investire in ambiti trasformativi e che hanno come priorità la sicurezza e il rispetto delle regolamentazioni”. Il rispetto delle normative, come il Gdpr, è essenziale per le aziende che operano in Europa e che gestiscono dati sensibili e “per noi è un punto fermo – aggiunge Giannelli -. Perché vogliamo essere un partner affidabile per tutte le aziende che si affidano a noi per la loro trasformazione digitale, offrendo loro un’infrastruttura sicura e conforme, che risponda a tutte le loro esigenze“.
Il lavoro con i partner per crescere
I partner continuano ad avere un ruolo centrale nella strategia di ServiceNow e oggi con l’apertura dei nuovi data center l’azienda punta a rafforzare ulteriormente il proprio ecosistema di collaborazione. “Abbiamo costruito un ecosistema di partner che condividono la nostra visione e il nostro impegno verso l’innovazione. Con il supporto delle nuove infrastrutture, i nostri partner avranno la possibilità di sviluppare nuovi progetti e ampliare la loro offerta di servizi, contribuendo così alla digitalizzazione del Paese”, dettaglia il country manager. E’ importante ricordare poi che i partner di ServiceNow sono coinvolti nella maggior parte dei progetti di settori chiave come il manufacturing, il retail, il finance e il public sector, dove la domanda di soluzioni digitali è in costante crescita e i vantaggi dei nuovi data center si riverbera ulteriormente. “Con le nuove disponibilità infrastrutturali ci saranno molteplici opportunità per i nostri partner di crescere insieme a noi, supportando le aziende italiane nella loro trasformazione digitale”, precisa Giannelli.
Sostenibilità e innovazione: i pilastri della strategia di ServiceNow
Uno degli aspetti più importanti dell’impegno di ServiceNow resta la sostenibilità, sia ambientale che sociale. Anche i nuovi data center saranno alimentati con energia rinnovabile, in linea con l’obiettivo globale dell’azienda di raggiungere il net zero entro il 2030. Specifica Giannelli: “Siamo molto orientati a seguire i criteri di sostenibilità che vengono richiesti dal mercato e anche i data center in Italia saranno carbon-neutral”. Oltre all’aspetto ambientale, ServiceNow è impegnata nella sostenibilità sociale a 360 gradi, promuovendo una cultura aziendale inclusiva e supportando la crescita professionale dei propri dipendenti perché “crediamo che persone soddisfatte e motivate possano offrire un servizio migliore e più innovativo. E questo è uno dei motivi per cui siamo stati riconosciuti tra i migliori luoghi di lavoro in Italia e una delle migliori aziende per la diversità e l’inclusione”. L’idea di lavoro “sostenibile” è nel Dna di ServiceNow anche a partire dalle capacità della Now Platform di ottimizzare processi e risorse e l’innesto dell’AI facilita ulteriormente la possibilità di portare a termine task che sarebbero a scarso valore aggiunto. La disponibilità di data center di prossimità in Italia, vicini, rappresenta un aiuto infrastrutturale importante che l’azienda propone, anche in questa direzione. Giannelli: “Risolvere i problemi meglio e in minor tempo rappresenta un risparmio di tempo e risorse, per tutti”.
Uno sguardo al futuro
Guardando al futuro, Giannelli è ottimista sul ruolo che l’Italia potrà giocare nella trasformazione digitale globale. “Vogliamo fare dell’Italia un centro di eccellenza a livello mondiale, e per farlo investiamo costantemente in programmi di formazione e sviluppo per i nostri dipendenti, collaborando con università e istituzioni per promuovere l’adozione delle tecnologie digitali nel Paese.
Il supporto alle competenze locali sarà fondamentale per garantire che le aziende italiane possano sfruttare appieno le potenzialità delle nuove tecnologie. Conclude Giannelli: “La nostra missione è supportare la crescita e l’innovazione del tessuto economico italiano, offrendo infrastrutture di eccellenza e soluzioni tecnologiche all’avanguardia. Crediamo che l’Italia abbia un potenziale straordinario, e l’apertura dei data center – così come tutto il nostro impegno per l’ecosistema e le competenze dimostra che siamo pronti a fare la nostra parte per aiutare le aziende a crescere e innovare”.
Per saperne di più scarica il whitepaper realizzato da NetConsulting cube per ServiceNow: Italia, region strategica per lo sviluppo del cloud in Europa
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