Il tema della riabilitazione è cruciale per tutte le fasce di età ma assume contorni ancora più marcati in un Paese che invecchia, con curva demografica in calo. Le caratteristiche della riabilitazione e della cura a lungo termine (tema che caratterizza la Fondazione don Gnocchi dalla sua nascita 78 anni fa) richiedono scelte sulle tecnologie innovative particolari, tenendo conto che la popolazione che avrebbe bisogno della riabilitazione sarebbe il 40% della popolazione globale. Parla di questo Furio Gramatica, direttore Sviluppo Innovazione della Fondazione Don Gnocchi, sottolineando come la riabilitazione influisce sull’innovazione e tenendo conto del trend deve essere impostata oggi. Cosa è speciale nella riabilitazione? “Può esserci nell’infanzia, dopo un evento acuto, o per gli anziani. Questa ubiquità chiede una grande personalizzazione perché si parte da condizioni molto diverse. A queste si accompagna una grande attitudine, volontà, perché ci sia efficacia ed efficienza nel processo riabilitativo. In questo contesto non possiamo arrivare impreparati al futuro”.
Una criticità rimane nella relazione all’interno dell’ecosistema tra chi opera nel campo della riabilitazione e l’industria, spesso assente. Quali rapporti servirebbero?
Centrale rimane la gestione del dato, che deve essere di qualità. “Noi come provider di healthcare dobbiamo aiutare la mediazione culturale tra i vari operatori dell’ecosistema. Serve sviluppare dei business model in una forma di partnership, non clientelare”. Nella videointervista i dettagli.
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